Tracy McGrady, il grande protagonista di Gara 1
Orlando @ Detroit 99-94
Il primo scontro tra T-Mac, il miglior marcatore della regular season e T-Rex, la difesa più intensa dell'intera NBA si è concluso come i tifosi degli Orlando Magic speravano: il numero 1 tra i cannonieri è planato nella Motown e ha fatto capire agli avversari che non ha nessuna intenzione di uscire di scena senza lottare e che, di conseguenza, ricacciarlo insieme ai compagni in quel di Orlando non sarà una passeggiata.
I suoi 43 punti (15 su 28 dal campo) dovranno per forza far riflettere i ragazzi di coach Carlisle i quali, troppo molli in difesa e pessimi in attacco (31.6%!), hanno fatto fare a McGrady ciò che voleva, evitando di raddoppiare la marcatura scavandosi la fossa da soli. Adesso sono in un buca, anche se siamo solo all'inizio, e Gara 2 sarà già decisiva.
La partita ha poi confermato ciò che già era noto a tutti: Orlando è un "one-man team" ma, domenica sera, anche il rookie Drew Gooden ha detto la sua, chiudendo con 18 punti e 14 importanti rimbalzi. Tra due giorni, con il fattore campo ormai solo un ricordo, i Pistons dovranno per forza cambiare qualcosa, soprattutto per cercare di limitare il numero 1 dei Magic, quasi sicuramente operando quei raddoppi che, per volere dello staff tecnico, fino ad ora non sono stati applicati.
Nel dopo-partita, alle facce raggianti dei giocatori in maglia blu si alternavano i volti scuri ed incupiti dei bianchi di Detroit, ancora sotto shock per la brutta prestazione offerta al Palace.
Nonostante i 28 punti di Richard Hamilton, i 21 di Billups e i 19 di Cliff Robinson le giocate offensive dei padroni di casa hanno regalato momenti di comicità surreale e dopo i primi due quarti la percentuale al tiro della squadra parlava da sola: 25.6%" notte fonda ad Auburn Hills.
"Questo ragazzo (McGrady) è il migliore del pianeta - il commento di Carlisle davanti ai microfoni - sappiamo che è capace di segnare ma lui adesso sta giocando in maniera divina. Non vogliamo cambiare la nostra impostazione difensiva ma dovremo cercare di lavorare meglio su di lui, senza dubbio".
Chauncey Billups, il quale con Cliff Robinson si è alternato nella marcatura su T-Mac, non ha usato giri di parole per definire la grandezza dell'avversario e (forse) ha lanciato qualche frecciata al proprio coach: "E' un grande campione, uno dei migliori della Lega. Abbiamo tentato di contestare i suoi tiri con ogni mezzo ma non abbiamo ricevuto aiuto dai compagni. Bisogna tenere due uomini su di lui il più possibile".
"Ovviamente il mio obiettivo è quello di non uscire nuovamente al primo turno [2-9 per lui negli ultimi 3 anni di postseason]. Voglio dimostrare alla gente che, nonostante io sia l'unico All Star player della squadra, sono capace di vincere e superare l'ostacolo".
Le parole di Tracy McGrady fanno capire quanto il ragazzo sia concentrato su questa serie e quanto forte sia il suo desiderio di proseguire nei playoffs. Nonostante la giovane età è il leader indiscusso e quando il canestro gli sembra un oceano, quando il gioco scorre con naturalezza tra le sue mani e nella sua testa, per chi gli sta di fronte è difficile opporsi.
Le prime partite sono state caratterizzate dalle grandi prove di Nowitzki, Bryant, Pierce e in particolare di Iverson ma, accanto a questi grandi nomi, brilla anche quello del "cuginetto" di Carter, il quale, nel Sunshine State sta trovando la propria dimensione, maturando sul piano professionale ed acquisendo con sempre maggiore coscienza, la consapevolezza di essere uno degli eletti, quei giocatori baciati dal Dio del basket che ci faranno sognare per gli anni a venire.
Sul fronte Detroit, da segnalare il ritorno di Ben Wallace (7 punti, 13 rimbalzi e 3 stoppate) anche se la gioia per il rientro è stata in parte smorzata da una gara nella quale il numero 3 è stato dominato da Gooden, autore, come già ricordato, di una prova molto convincente.
La presenza del miglior rimbalzista NBA è fondamentale visto che il punto di forza di Detroit è il reparto difensivo ma per vincere serve anche l'attacco, inesistente in Gara 1.
Tutto è rimandato a mercoledì sera, ad una partita che nella Motown viene già considerata una "must win game". Alla prossima.
Stay tuned!