Marbury festeggia così la sua sua incredibile bomba!
Pronti via e si inizia subito col primo botto! Sono i Phoenix Suns a realizzarlo, andando ad espugnare il campo dei San Antonio Spurs, dimostrando che le 3 vittorie conseguite nella regular season non erano frutto del caso.
La dea bendata ha senza dubbio avuto certamente un suo peso in questa gara, ma la fortuna aiuta gli audaci, no? 8 secondi alla fine dei tempi regolamentari: Phoenix è sotto di 3, dopo aver recuperato un passivo di 12 punti, con la palla in mano. Marbury è ovviamente scelto per tentare l'aggancio, ma viene raddoppiato. Passaggio a Stoudemire, che mostrando una freddezza glaciale, non ci pensa su 2 volte e spara: 87-87. E' la sua terza tripla della stagione. Duncan poi sbaglia un layup e si giocherà per altri 5 minuti.
10 secondi da giocare nel supplementare: 2 liberi per Parker sul +1 Spurs. Segna il primo e sbaglia il secondo, rimbalzo di Duncan che viene fermato col fallo: altri 2 liberi. Se segna si va tutti a casa"0-2! La palla schizza nelle mani di Marbury (8-27 fino a quel momento e 1-6 nell'OT) che scappa come una furia dall'altra parte, si arresta da 3 e lancia una preghiera sulla sirena. Qualcuno la sente e i Suns sono 1-0. Le facce dei giocatori nero argento sono a dir poco basite.
"Questo tiro è stata una regalo da Dio - dice Marbury – Le cose non andavano bene, ma non ho smesso di tirare. Tu devi voler prendere quel tiro e devi essere convinto realizzarlo. Lo hai sognato e lo hai provato centinaia di volte, fin da ragazzino. Non puoi avere paura. La nostra forza è stata il non arrendersi, ne mai ci siamo fatti cogliere dal panico. Stoudamire? Lui non ha paura di niente. Noi non crediamo che venga dal liceo. Pensiamo sia stato in qualche scuola militare e poi abbia deciso di giocare a basket. Dev'essere così. E se ora è così, immaginate tra 3 anni. Pauroso".
E infatti, trovare un rookie che alla sua prima gara di play off, contro 2 mostri come Duncan e Robinson, sfoderi una prestazione da 24 punti (7-10 dal campo), 9 rimbalzi e 2 stoppate (una delle quali ha impedito a Timoteo di schiacciare a 1 minuto dalla fine dell'OT con gli Spurs sopra di 2) non è certamente facile. E, come dice il n.3 dei Suns, è la sua sfacciataggine che mette paura.
Caratteristica che viene fuori anche dalle sue parole: "Ho visto Steph raddoppiato, sapevo che avrei dovuto tirare io. Loro non si aspettavano che lo tirassi io (Robinson infatti è addirittura indietreggiato n.d.r.), e l'ho fatto. Non sono certo uno che ha paura".
"Si, siamo entusiasti per essere venuti qui e rubato una gara. Ed è così che lo chiamo: rubare una gara - ammette candidamente l'allenatore dei Suns, Johnson, che però precisa - Ma per rubare una gara, devi essere nella posizione ideale per farlo. La fortuna entra in ballo solo in quei 2 episodi, non nel resto della gara. Sappiamo anche che questa è solo una gara. Non commetteremo l'errore di rilassarci".
Sul fronte Spurs c'è la convinzione che i Suns abbiano avuto si fortuna, ma si recita anche il mea culpa, per i tanti tiri liberi sbagliati (26-41 il computo totale) e qualche azione giocata troppo di fretta. "Noi eravamo dentro la gara, ma loro hanno fatto un gran lavoro per stare insieme a noi e avere la possibilità di prendersi quei tiri, 2 grandissime giocate - dice Duncan, 17p e 13r – La colpa è nostra che non abbiamo messo i tiri liberi. Adesso dobbiamo pensare solo a lunedi".
"Quest'anno abbiamo avuto due talloni di achille: i tiri liberi e le palle perse - dice Popovich - In tutte le nostre sconfitte c'erano di mezzo o l'una o l'altra, se non entrambe. Ovviamente questa è una sconfitta che brucia, ma queste serie sono lunghe. Dobbiamo metterci tutto alle spalle e vincere lunedi".
Per i Suns da rimarcare anche la prova di Marion (24+12), mentre dall'altra parte ci sono 18p e 9r (senza errori dal campo) per il 'ragazzino' Robinson e 23 per un concreto Jackson, vincitore del duello con Penny Hardaway.
Assolutamente inconsistente invece Parker (solo 6p), all'ennesima prova negativa contro Marbury. Il suo rendimento in gara 2 sarà una delle chiavi del match, visto la sua importanza negli schemi di Popovich, i cui sogni saranno turbati anche da un altro pensiero: Marbury non continuerà sempre a tirare così male"
Adesso dunque gli Spurs hanno un gran peso sulle spalle e domani sera non avranno altro risultato che la W. Rialzarsi da una batosta simile non è mai facile, ma gli speroni hanno dimostrato durante l'anno di essere la squadra da battere e con un gran carattere. Aspettiamoci scintille!