Lucious Harris, giustiziere dei Bucks con 17 punti…
“Loro hanno giocato una gara di playoff, noi eravamo ancora in regular season”.
Questo il laconico commento a gara uno di George Karl. La partita non è mai stata in discussione e i Bucks sono stati sotto anche di 31 punti, prima di ridurre lo svantaggio a 13 nel garbage time.
Le cifre parlano chiaro: i Nets hanno stravinto la lotta a rimbalzo 48 a 28, quella dei punti in area 56 a 28 e quella dei canestri su seconde opportunità 21 a 5. Quello che i Bucks temevano si è verificato a partire dal primo quarto con Jason Kidd protagonista e autore nel quarto in questione di tutti i suoi 14 punti nel primo quarto. Poi non c’è stato più bisogno dei suoi canestri perché i Nets hanno avuto la vita fin troppo facile.
Kidd ha fatto capire che la sua mente è concentrata a fare bene con i Nets quest’anno, senza pensare, almeno per il momento, a dove giocherà la prossima stagione. Il confronto diretto con Payton è stato imbarazzante per quest’ultimo che ha sbagliato i suoi primi 8 tentativi dal campo e ha chiuso con 8 miseri punti (tutti nel garbage time) e 5 palle perse.
La sensazione è che il quintetto iniziale presentato da Karl debba essere rivisto, così come la rotazione. Ervin Johnson, impresentabile in gara 1 così come per quasi tutta la stagione, non è più in grado di reggere le lotte sotto i tabelloni e francamente ha fatto sembrare Jason Collins il fratello di Shaq.
Il problema è che le alternative nel ruolo di centro sono Gadzuric e Przybilla… L’altro lungo dei Bucks, Anthony Mason, non è in grandi condizioni, quindi la squadra si ritrova praticamente senza rimbalzisti in quintetto e andrà continuamente sotto a rimbalzo nella serie.
I Nets dal canto loro sono apparsi una squadra trasformata, rispetto a quella opaca vista negli ultimi due mesi di regular season, però è importante sottolineare che i problemi più grandi Kidd e compagni li avevano incontrati lontano dalla Continental Airlines, quindi dovranno dimostrare di riuscire a giocare così bene anche lontani dal parquet amico.
Coach Byron Scott ha commentato così: “Ovviamente è un ottimo modo di comiciare la serie. Per quaranta minuti abbiamo giocato come nel nostro miglior periodo stagionale, ci siamo concentrati molto sugli allenamenti in questi ultimi giorni e i risultati si sono visti”.
La partita dei Nets è stata pressochè perfetta, la partita si è sviluppata secondi i binari da lor previsti e cioè, difesa e contropiede, con Jason Kidd a menare le danze. Per quanto riguarda la partita dei Bucks è stata l’avverarsi dei peggiori incubi di Karl.
Il problema è sempre quello, se si riesce a limitare i danni a rimbalzo, c’è ancora speranza, altrimenti il destino della serie è segnato.