Finita la stagione regolare

Sarà  importante nei play-off anche l'apporto di Walter Mc Carty

Boston Celtics @ Orlando Magic 86-89
Boston Celtics @ Miami Heat 94-86
Detroit Pistons @ Boston Celtics 92-99

Si conclude positivamente l'ultima settimana della regular season per i Boston Celtics, ma la cosa più importante adesso non è cercare di vincere più partite possibili, ma prepararsi fisicamente, tatticamente e psicologicamente ai play-off, la parte più importante della stagione.

Ogni giocatore vive l'ultima settimana di stagione regolare in modo diverso: alcuni non vedono l'ora di concludere l'ottantadueesima partita per scappare in vacanza poiché la propria squadra è già  matematicamente fuori dai play-off, altri cercano di giocare il meglio possibile per trovare un contratto migliore per l'anno prossimo, altri ancora vengono tenuti prudentemente a riposo per averli al meglio fra qualche giorno, quando inizieranno le partite che contano davvero.

Eh si, i play-off sono fatti così: lì ogni partita è importante, non è come durante la stagione che anche se ne perdi una non è un dramma, tanto subito dopo ne devi giocare un'altra dove hai tutte le occasioni per rifarti. Nei play-off invece ogni sera è importante vincere, perché una sconfitta è molto negativa per la squadra, infatti potrebbe far terminare la propria avventura.

Anche nei Celtics ci sono giocatori che hanno giocato meno per preservarsi in vista dei play-off, infatti coach O'Brien prima della partita contro Detroit ha dichiarato che nessuno dei suoi giocatori avrebbe giocato più di 35 minuti, poiché il sesto posto nel ranking era assicurato.

Infatti è andata proprio così: 22 minuti per Paul Pierce e 25 per Antoine Walker è un minutaggio molto basso per giocatori abituati a medie che si aggirano sui 40 minuti per gara, infatti i Celtics sono l'unica squadra dell'Eastern Conference ad avere due giocatori tra i primi 16 come minuti giocati. Questo basso minutaggio del Dynamic-Duo ha permesso ad altri compagni di squadra di disporre di qualche minuto in più per mettere in mostra le proprie qualità , anche perché il roster di 12 giocatori da comunicare alle Lega non è stato ufficialmente deciso, infatti c'è incertezza se il dodicesimo giocatore sarà  Bruno Sundov o Mark Bryant.

Decisione non irrilevante come può sembrare a prima vista, dato che, una volta comunicato alla Lega i 12 giocatori del roster, non è più possibile apportare modifiche, anche in caso d'infortunio.

Qualche grattacapo desta anche la sala infermeria: Pierce si è leggermente infortunato la caviglia sinistra in uno scontro con Shawn Kemp di Orlando, ma non è stato niente di grave, dato che è rientrato in campo prima del termine dell'incontro. Tony Delk è tornato in forma solo da qualche giorno e non è ancora certo se ha ripreso al 100%, mentre sicuramente deve ancora terminare la guarigione Tony Battie.

Il suo infortunio prevede, come detto in altri report, un intervento chirurgico che sarà  effettuato, come richiesto dallo stesso giocatore, alla fine dei play-off. Nel frattempo è rientrato, ma non essendo al meglio non può dare interamente il suo contributo.

Sta nascendo una nuova generazione di proprietari di franchigie: non più passivi riguardo le sorti della franchigia, ma attivi nelle decisioni e molto dinamici, sempre al centro dell'attenzione. Dopo Cuban, anche Wycliffe Grousbeck è di questa generazione, probabilmente non sarà  così estroverso, ma sicuramente è molto attento alle vicissitudini della sua squadra.

In questo contesto s'inserisce un recente incontro tra Wyc stesso, John Henry, il principale proprietario dei Red Sox di baseball, Charles Jacobs, il vice presidente esecutivo dei Boston Bruins e Jonathan Kraft, vice presidente dei New England Patriots. L'ordine del giorno richiedeva di rispondere a delle questioni riguardanti il marketing dello sport nel comprensorio di Boston. Chiaro l'intento di cercare di mettersi d'accordo per far avvicinare di più la popolazione del New England ai quattro maggiori sport della città .

Per quanto riguarda le date delle partite dei play-off, sono previste queste date:
sabato 19 e lunedì 21 aprile ad Indianapolis;
giovedì 24 e domenica 27 a Boston;
martedì 29 ad Indianapolis;
giovedì 1 maggio a Boston;
sabato 3 ad Indianapolis.

Quindi la squadra designata sono gli Indiana Pacers, allenati da Isiah Thomas. C'è un ottimo motivo per cui i Celtics di Paul Pierce e di Antoine Walker hanno tutto l'interesse di fare bella figura contro quel controverso allenatore, e si chiama All-Star Game.

È apparso a tutti chiaro come Thomas abbia gestito in modo scandaloso il minutaggio di Pierce in quella partita, e letteralmente dimenticato in panchina Waker. Se teniamo conto che i critici di Thomas sono numerosi, il "ti faccio vedere io" che stanno preparando in queste ore Pierce e Walker credo sia molto significativo sull'impatto che può avere nella serie.

Due vittorie in casa e due sconfitte in trasferta è il bilancio tra le due squadre durante la stagione regolare, fattore campo sempre rispettato e questo non è un buon segnale per i Celtics che hanno il fattore-campo avverso in questa serie.

Sicuramente importante sarà  riuscire a vincere una delle prime due gare ad Indianapolis per invertire questo svantaggio ed avere la possibilità  di portare la serie a proprio favore.

In più quest'anno anche il primo turno è al meglio delle sette partite e non al meglio delle cinque come l'anno scorso, quindi sarà  un lungo play-off.

Presumibilmente si andrà  avanti molto nella serie ed i Pacers sono una squadra molto forte, nonostante l'allenatore che si ritrovano.

La mia previsione, obiettivamente, è negativa, secondo me perderanno in sei partite, ma spero che mi possano smentire perché hanno la possibilità  di batterli.

Il prossimo report verrà  pubblicato al termine della serie contro Indiana.

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