Una delle possibili future attività di MJ…
Ok, e' possibile che quando leggerete queste 4 righe senza senso, il piu' grande giocatore del Naismith's Game avra' salutato tutti per l'ultima recita (ma questa e' la terza volta), sommerso da lacrime e rimpianti da parte dei tifosi di ogni parte del globo.
Lungi da me aggiungere altre parole per celebrare questo signore: e' stato il migliore, punto e basta. Gia' da anni c'e' in giro un esercito di opinionisti e pennivendoli che cerca il suo erede, senza ricordare che meta' della sua eredita', in senso strettamente giuridico, se la pappa Lady Juanita, che non ho ancora capito se ha dato una definitiva smussata alle protuberanze, affidando la pratica agli avvocati, oppure sopporta il tutto in silenzio, limitandosi a gestire una consistente fetta del patrimonio simile a quella di una repubblica del Centramerica.
Ma a me interessa un altro problema serio: come potra' riempire le giornate uno che non e' mai riuscito a restare piu' di un anno e mezzo senza giocare? GM dei Wizards o dei Bulls? Analista televisivo? Coach di North Carolina? Nonno vigile?
Ecco quindi, nella miglior tradizione degli show americani, 5 consigli ad MJ su come vivere una serena terza eta'.
Premessa doverosa e' la seguente: chi davvero si frega le mani per il ritiro del 23 e' il sindacato dei gestori delle case da gioco. Senza la scocciatura della stressante ed intensa stagione NBA, MJ potra' sfogare la sua divorante passione per il gioco.
E siccome la sua gestione del patrimonio non e' certo di stampo Tysoniano (capacita' di perdere soldi identica a quella di mettersi nei guai), di verdoni da tirare dalla finestra ce ne sono ancora in quantita' industriale. Qualunque consiglio deve quindi partire dal presupposto che una consistente fetta del tempo sara' dedicata alle attrattive delle varie Las Vegas, Atlantic City e compagnia.
10. Rivisitatina a tutte le gare in cui MJ e' stato decisivo (diciamo il 70-80% delle partite a cui ha partecipato). Mettere a posto la collezione privata di cassette e DVD, fare uscire una raccolta “My best games”, lo occupera' di sicuro per parecchio tempo, dando lavoro ad una buona fetta dell'industria cinematografica. E gia' che ci siamo…….
9. Filmone autobiografico. Sceneggiatura di quelle belle pesanti: gli esordi, il coach che lo mette fuori strada, il titolo NCAA con il tiro decisivo in un eta' in cui ti schiacci ancora i brufoli, Olimpiadi, esordio, valanghe di punti, infortunio al piede, ritorno, 63 al Garden nei panni di “Dio travestito da Jordan” (cit.), stagioni da solista senza vincere nulla fino al 91, poi 3 titoli di fila, morte del padre e primo ritiro, baseball, I'm back parte Prima, altri 3 titoli con frequenti deliri di onnipotenza, ri-ritiro, I'm back parte seconda, cambio di casacca, lampi di classe assoluta, rischio di winning shot nell'ultimo All Star Game, Farewell Tour di quelli da lacrima facile………
Se Eminem (4 anni di notorieta') ha messo su una roba da urlo con 8 miles, direi che il Jordan parte con un discreto vantaggio.
8. Investitura dell'erede designato. Non stiamo a prenderci in giro, l'erede designato e' cresciuto in Italia con il papa' giocatore. Vi raccontino meraviglie di TMC (giustissime), ma quello che fa il Kobe e' di altro tipo. Vi basti solo sapere che, nella sconfitta contro Portland di domenica scorsa, il bimbo ne ha messi 32 nel secondo tempo, facendo tutto quanto e' possibile fare sul parquet, con frequenti escursioni anche nell'impossibile. Cosi', se volete i miei favoriti nei playoff di quest'anno, vi ho serviti………
7. Gestione delle scappatelle extraconiugali pregresse ed attuali. Nei frequenti sogni di Kicco-giocatore NBA, mi chiedevo che posto avrebbe preso la presenza di un'eventuale consorte. In effetti, se sei un giocatore NBA di fama (e qui mi sembra che ci siamo), devi mettere in conto la presenza sistematica di leggiadre fanciulle disposte a tutto pur di concederti le loro parti migliori (al mio paese tutto questo si sintetizza in una sola parola, ma avendo il massimo rispetto per chi gestisce il proprio apparato riproduttivo in modo generoso, evitero' aggettivi offensivi).
Il problemino e' che le donne risultano essere molto poco sportive quando, invece che essere titolari fisse, vengono costrette a partire dalla panchina, e tendono a farlo notare in maniera anche esplosiva. Siccome pare che anche MJ non abbia utilizzato troppa attenzione nella scelta dei soggetti per la ginnastica da camera, si dovra' gestire anche eventuali ritorsioni della gia' citata Juanita.
6. Air Jordan 10ma edizione. A quelli della Nike, che la loro gallina dalle uova d'oro si sia ritirata interessa relativamente. L'importante e' che esca periodicamente un paio di scarpe sempre piu' allucinante. Ora, io comincio a denunciare opinioni tipiche del vecchietto che ha fatto la guerra (non ci sono piu' i ragazzi di una volta, non c'e' il rispetto per gli anziani etc.etc), quindi, se sorrido guardando le prime AJ 23 a 3 colori, rabbrividisco quando vedo le ultime, vendute dalle catene di negozi in una valigia metallica che sembra nascondere il kit di 007. Aggiungiamoci che con i soldi necessari puoi comprare una bella bicicletta da passeggio, e mi metto nei panni del genitore che si sente chiedere da figlio 14enne (quindi con piedi in crescita “visiva”) le ultime astronavi della casa con il baffo.
5. Allenatore (mmm) o GM (piu’ probabile) . Visto che si associa MJ come colui che ha preso il testimone dal biondo di French Lick e dal Fenomeno dello Showtime, potrebbe anche cimentarsi nella carriera di coach (ma sappiamo tutti che la cosa al momento non lo interessa). Comunque i precedenti dei due finalisti NCAA del 79 sono un po’ diversi. La carriera in panca di Magic non e’ esaltante, quella di Larry passa per un titolo di coach of the year con tanto di viaggio in finale (lo so, sono parziale, ma questi sono fatti). Inoltre Larry e’ andato ad un passo dal divenire responsabile tecnico della nuova franchigia di Charlotte, se non fosse che i proprietari NBA hanno preferito scegliere una cordata con spiccate presenze afroamericane. Domande: di che colore e’ Jordan? Dove e’ situata l’alma mater di Jordan?
4. Il golf. Qui andiamo nella passione per il green, unico avversario che riesce a limitarlo con una certa regolarita’. E, particolare da non sottovalutare, il green e gli avversari sono oggetti perfetti per la gia’ menzionata passione per le scommesse. Si favoleggia di passate scommesse milionarie basate su singole buche o addirittura su singoli tiri. Sara’, dico solo che, dovendo raccattare soldi per l’acquisto della casa, se MJ vuole scommette 1 Milione per una buca in uno, sarei capace di un drive mostruoso anche con una cannuccia ricurva……
Come sempre, a questo punto sono a corto di argomenti, quindi passo direttamente a quello che potrebbe essere l’attivita’ principale del Jordan “dopo” ovvero……
1. Prepararsi per “I’m back parte terza”, come nella miglior tradizione di Francis for Coppola. Come dite, non e’ possibile? Ma tutti questi anni non vi hanno insegnato nulla? Non avete capito che questo signore non puo’ stare lontano dal parquet? In effetti, fra 2 anni, dopo essersi annoiato facendo qualsiasi cosa ed aver messo su ben 8 etti per l’inattivita’ (a me basterebbero 3 ore di divano), Sua Arieta’ decide che Golden State ha bisogno di lui, telefona a Max Giordan (non e’ che tutte le esclusive passano sempre per Peter Vecsey!) il quale, dopo il vaffa di prammatica per lo scherzo di cattivo gusto, viene rianimato e sguinzaglia l’intera redazione di Play It in un reportage minuto-per-minuto sull’evento planetario.
[N.d.Max: Kicco non lo sa, ma il sottoscritto è uno dei pochi in Italia che può fregiarsi del fatto di aver dato un “quasi high five” all'alieno, nel lontano 1990. In ogni caso: l'ho toccato! C'ho la prova!
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Come racconto sempre a tutti, dall'anno successivo l'Alieno ha cominciato a vincere!]
In redazione ci sono pareri contrastanti: si va da chi pensa che sverra’ al training camp, a chi pronostica 15-20 punti a gara con escursioni verso i 40 (come sempre, d’altronde). Nel frattempo la macchina propagandistica di Stern si mette in moto per seguire continuativamente le gesta di questo meraviglioso 43enne (siamo nel 2006, e l’unica cosa certa e’ che l’Inter ha fatto una campagna acquisti sontuosa, dopo aver cambiato il 45esimo allenatore in pochi anni).
Nel frattempo Golden State e’ diventata una grande squadra, per la gioia del nostro MegaPresidente Galattico, va ai playoff con il miglior record e sbaraglia il campo ad Ovest, arrivando alla Finale contro i Cleveland Cavs del prodigio Lebron “lo_marca_solo_la_mamma” James.
Dopo 6 tiratissime gare, lo showdown e’ previsto una domenica pomeriggio di giugno inoltrato: gara intensissima, James canta, porta la croce e dice messa 2 o tre volte, mentre la mamma viene portata via dal Palazzo e lasciata in un quartiere malfamato di Oakland, dove pero’ riesce a terrorizzare anche i criminali locali, che non avevano mai visto nulla di simile.
Nel frattempo la gara arriva agli sgoccioli, i Cavs sono sopra di uno, 15 secondi alla fine, MJ con la palla in mano, isolamento pauroso, il nostro eroe spalle a canestro, sulle tacche, finta, finta, finta, oddio, ancora quel dannato fadaway, la palla esce dalle mani, 2, 1, sirena…