Edoardo Najera può essere una pedina decisiva nello scacchiere di Don Nelson…
Hornets 86 @ Mavericks 95
Lakers 100 @ Mavericks 89
Magic 90 @ Mavericks 108
Finita la striscia di partite lontano da casa, riecco Dallas di nuovo tra le mura amiche. Tre incontri (New Orleans, L.A.L. e Orlando) che vedrà la squadra texana consecutivamente in scena all'American Airlines Center, per poi affrontare altrettante partite da ospite.
La prima di questa miniserie, è, come già accennato, contro i "Calabroni" di Baron Davis e compagni, che non sono di certo in Texas per una visita guidata, ma per guadagnarsi il quinto posto nell'Eastern Conferen-ce.
Gli Hornets sono da sette partite senza David Wesley (problemi ad un piede), e la sua mancanza si fa sentire anche contro i Mavs. Nonostante la buona partenza del primo quarto (22-21), sono travolti dai pa-droni di casa nel secondo (23-31) e chiudono sotto di sette sul punteggio di 52-45. Nel terzo periodo Dallas trova la via del canestro e un grande Nowitzki che apre in due la difesa ospite: 75-62.
Tra la terza e l'ultima frazione poi, si apre un bel parziale di 14-4 (sempre per i Mavs) che vede protagonisti il solito tedesco e un buon Raef LaFrentz, che segna 5 dei 14 punti. A 8:50 dal termine siamo sul 82-64. Passano 4:20 e le cose non cambiano: 90-71. Dallas gestisce il vantaggio in tutta calma e vince la partita con il punteggio finale di 95-86. Altra grande prestazione di Dirk Nowitzki.
L'ala di origine tedesca segna 11 dei suoi 30 punti nel fondamentale terzo quarto - oltre a 11 rimbalzi - per l'ennesima doppia-doppia. Da elogiare anche la prova dell'ala-centro numero 45, che in soli quindici minuti ha infilato 15 punti e catturato 5 rimbalzi. Oltre a loro due, si sono mossi bene anche il play Steve Nash (17 punti, 6 assist) e l'ottimo sostituto di Michael Finley, il messicano Eduardo Najera (11 punti e 7 rimbalzi).
Subito dopo la partita, Nelson spegne le critiche di una facile vittoria elogiando i suoi, e a ciò contribuisce anche "Monster Mash" giudicando in maniera positiva sia la buona difesa sia l'ottimo attacco dei Mavericks.
Altra vittoria, quindi, che si aggiunge nel carniere.
Dallas ha raggiunto un record di 56 vittorie e 18 sconfitte, ad un passo dall'eguagliare il record storico della franchigia che è appunto di 57 vittorie. E qual è il miglior modo per farlo? Bè, sicuramente vincere contro i campioni in carica. O almeno questo è l'obiettivo, chi sa se Shaq, Kobe e gli altri sono d'accordo?!
I Texani hanno provato a domandarglielo, ma non è andata molto bene.
La partita, infatti, inizia subito in salita (27-21 nel primo quarto), ma l'orgoglio dei padroni di casa la riporta alle condizioni di partenza (49-49) grazie ad un gran secondo periodo.
Bryant non è in gran forma e così i Lakers salgono sulle grandi spalle del gigante Shaquille O'Neal che sfugge alla zona di Dallas e si procura un infinità di falli, chiudendo con 31 punti e 17 rimbalzi per la sua 40° doppia-doppia stagionale.
La chiave del successo però sta nel terzo quarto, quando L.A. strappa un parziale di 15-4, il cui artefice è ov-viamente Shaq, autore di 6 dei 15 punti per il 74-65.
Nell'ultimo periodo poi, ecco l'apoteosi. I Mavs provano a reggere l'urto e sembrano riuscirci quando a 7:36 dalla fine realizzano un parziale di 9-0. Dallas ci crede e grazie ad un eccelso Nowitzki (25 punti e season-high di 22 rimbalzi), ad un rabbioso Nash e ad un saettante Van-Exel si porta a cinque lunghezze dai cam-pioni in carica.
O'Neal non ci sta; segna un canestro e forza un turnover molto dubbio su Nowitzki. Nelson si alza dalla panchina e sfoga tutta la sua rabbia sugli arbitri, rei - a suo parere - di trattare coi guanti il gigan-te giallo-viola. Lo sfogo dell'head coach dei padroni di casa viene giudicato eccessivo e dopo aver preso due falli tecnici riceve l'automatica espulsione.
La tensione si taglia con il coltello, ma i Lakers non si impressionano e realizzano un altro parziale - stavolta di 11-4 - che li porta sul 95-83 a 1:23 dalla sirena. Oramai il match è praticamente finito e i Mavs incassano la seconda sconfitta stagionale contro i Lakers.
Una sconfitta che in casa texana non riescono ad accettare per tutti gli errori arbitrali, ma che oggettivamen-te ci può stare. Dalla ha giocato peggio e non è riuscita ad arginare O'Neal. Nell'ultimo quarto poi, a peggiorare le cose ha contribuito anche Kobe Bryant che, con un quasi perfetto 4/5 dal campo ha realizzato 10 dei suoi 19 punti totali.
I Mavericks, quindi, steccano la prova di maturità e vengono rimandati al 7 aprile allo Staple Center dove af-fronteranno di nuovo la squadra giallo-viola.
In attesa dell'esame per riparare a questa bocciatura, Dallas prova a ripassare insieme ad Orlando e a Tracy McGrady.
I padroni di casa fanno sembrare questo ripasso più semplice di quanto sia in realtà . Dopo metà gara sono in vantaggio addirittura di 19 punti: 63-44. McGrady non è molto caldo e allora Nash - autore di 28 punti (6/10 da tre) e 11 assist - e Nowitzki ne approfittano e seppelliscono i poveri Magic. Senza il loro leader al massimo della forma per problemi fisici, gli ospiti provano a rispondere all'onnipotenza di Dallas e sembrano anche riuscire a non perdere troppo terreno.
A 7:22 dall'intervallo, il rookie Drew Gooden prova, con una so-spensione, a tenere acceso un piccolo lume di speranza (39-28), ma subito dopo la squadra di casa realizza un pesante parziale di 17-3. Nel resto della gara, poi, nessun problema per i texani che controllano bene la situazione. Anzi, all'inizio del terzo quarto raggiungono il massimo vantaggio di 28 punti. Orlando continua a commettere falli, alla fine saranno addirittura 21, trasformati in 18 punti da Nowitzki e compagni.
I Magic aspettano con ansia la sirena e cadono anche loro in casa dei più forti della lega. Una sconfitta però, che non ha grandi conseguenze in classifica, infatti, sono saldamente settimi. Questa vittoria, invece, serve mol-tissimo a Dallas che con un'altra sconfitta avrebbe avvicinato ancora di più San Antonio, sempre più minaccioso al secondo posto; oramai le due squadre sono divise da una sola partita.