Nowitzki sembra davvero il N.1: in settimana ha vinto il duello con Kevin Garnett !
Suns @ Mavericks 95 – 102
Mavericks @ Nuggets 108 – 96
Mavericks @ Clippers 114 – 107
Mavericks @ Trail Blazers 95 – 112
Mavericks @ Timberwolves 119 – 95
American Airlines Center, Dallas, Texas. Mavericks versus Suns.
L'arena è gremita e tutti si aspettano che la squadra di casa chiuda il capitolo playoff.
Dopo un primo quarto abbastanza tranquillo (26-24), Phoenix prova a sgambettare i texani inflig-gendo loro un parziale di 30-14 nel secondo periodo, concludendo il secondo tempo sul punteggio di 54-40. Quattordici punti sembrano tanti, ma nell'NBA non si deve mai abbassare la guardia, specialmente se si ha di fronte la squadra con il miglior record della lega.
E infatti nel terzo quarto i Mavs recuperano sette lunghezze, portandosi sul 76-69. Il capolavoro, però, av-viene nel quarto ed ultimo periodo. I primi quindici punti sono tutti di Dallas. Nowitzki e “The Wizard” inanellano un'ottima serie di triple che portano la squadra texana avanti di tre (79-76) con 10:30 da giocare.
A 8:33 si chiude il parziale di Dallas (15-0) con un'altra tripla dell'ala tedesca che segna 15 punti nell'ultimo periodo.
La vera anima dei Mavs è però Nash, il quale – come Nowitzki – segna 15 dei suoi 27 punti, oltre a 3 dei suoi 13 assist nel-l'ultima frazione. Tutto ciò gli vale la sua tredicesima doppia-doppia stagionale. Ed è proprio lui che prende le redini della squadra quando a cinque minuti dalla fine, Nowitzki commette il suo quinto fallo e viene richiamato in panchina da coach Nelson. Un gran contributo arriva anche da Eduardo Najera che segna 14 punti e cattura 9 rimbalzi sfiorando anche lui la doppia-doppia.
La partita si chiude praticamente qui, i Suns non reagiscono e continuano a subire segnando solo cinque punti negli ultimi minuti, per un totale di "solo" 19 nell'ultimo quarto contro i 33 dei Mavs. Il punteggio totale è 102-95 e Dallas festeggia finalmente il risultato di tanto lavoro: i playoff.
Due giorni dopo, però, ecco la squadra texana di nuovo in scena, questa volta contro le Pepite di Denver.
Incontro facile sul-la carta, ma c'è da rispondere a chi pensa già ad un rilassamento del team. Dei “Big Three” manca solo Mike Finley che viene tenuto ancora in panchina per precauzione. Nash fa il play, Griffin la guardia, Nowitzki e Najera - che si sta rivelando una bellissima sorpresa - sono le ali e LaFrentz è il terminale d'attacco della squadra.
Reduci da una bella vittoria sui Celtics, i Nuggets riescono ad ostacolare i migliori della lega solo nel primo quarto, accusando un distacco di sole 3 lunghezze. Nel secondo, infatti, sembrano non avere più energie allontanandosi di altri dodici punti da Dallas, per un punteggio che a metà gara vede le squadre sul 65-50.
Il vantaggio maggiore, i Mavs, lo raggiungono a cinque minuti dal termine del terzo periodo (79-62) grazie ad un bel terzo tempo di Eduardo Najera, autore di 5 punti, altrettanti assist e 4 recuperi. Poi i texani si rilassano e segnano solo 4 punti contro i 10 di Denver, ma Dallas rimane sempre avanti di 11. Passeggiata nell'ultima frazione; le Pepite non reagiscono e il loro gap aumenta (solo di un punto però) fino al 108-96 finale.
Grandi protagonisti del match, Dirk Nowitzki con 25 punti (solo 6/23 al tiro) e 8 rimbalzi, Steve Nash con 16 punti, 5 rimbalzi e altrettanti assist e Nick “The Quick” Van-Exel autore di 24 punti partendo dalla panchina.
Dall'altra parte c'è pero da registrare la prima tripla-doppia in carriera di Rodney White (17 punti, 10 assist, 12 rimbalzi), i 25 punti di Juwan Howard, i 23 del rookie brasiliano Nene Hilario e la doppia-doppia di Donnel Harvey.
I Mavericks iniziano, quindi, nel migliore dei modi una serie di quattro partite lontano dall' American Airlines Center.
La seconda è allo Staples Center di Los Angeles. Ad aspettarli i Clippers dell'ex “V” nera Marco Jaric. Incontro molto facile sulla carta, se si pensa che i Velieri hanno perso 14 dei loro ultimi 17 incontri, ma proprio per questo i Mavs devono preoccu-parsi solo di sè stessi e del loro approccio alla gara. E infatti nel primo quarto non convincono e terminano la frazione sotto di tre: 23-20. Nel secondo periodo Los Angeles ci crede e anche se non riesce a scappare, mantiene sempre almeno un punto di vantaggio su Dallas.
Almeno fino a 5:05 dalla fine del primo tempo, quando Nick Van Exel - autore di un ottimo secondo quarto da 21 punti - infila il pallone nella retina per il 43-42. Dal quel punto in poi i Clippers non riusciranno più a guidare il match. Il primo tempo si chiude sul 56-52 per Dallas che lascia qualcosa a L.A. nel terzo parziale chiudendolo sul punteggio di 78-75.
La partita è aperta e molto emozionante: il team di coach Donn Nelson si lascia andare ad alcune amnesie difensive molto preoccupanti e i Velieri ne approfittano. Jaric è molto caldo e infila tre triple in quattro tentativi. Gli altri però, escluso Piatkowski (3/7 da 3), non sembrano in gran serata di percentuali da fuori dell'arco e nessuno riesce ad infilare un canestro da tre punti. Riescono a mantenere percentuali decenti solo per la molta libertà concessa.
Jaric, croce e delizia dei Clippers, manca all'appuntamento con il canestro un paio di volte, perdendo l'occasione di raggiun-gere i Mavs. Poco dopo (2:34 al termine), Andre Miller cerca un'improbabile recupero del pallone su Nowitzki che si ritrova in assoluta libertà per infilare due punti con un sottomano. La partita continua senza tanti scossoni fino ad un minuto dal termi-ne, quando ancora Jaric getta al vento le possibilità per la sua squadra di agguantare e superare i migliori della lega.
Forzato al passaggio da una marcatura asfissiante, regala la palla ancora a Nowitzki che come nella situazione di prima, infila due punti senza nessun ostacolo. Nel possesso successivo, il povero Jaric prova a scaricare su Piatkowski, appostato sotto cane-stro, ma ancora Nowitzki, voglioso di dimostrare di essere un buon difensore, ruba il pallone e subisce fallo dallo stesso gio-catore Jugoslavo. Il giocatore tedesco infila entrambi i liberi per il +7.
Nei restanti 45 secondi le squadre segnano 6 punti cia-scuno stabilendo il punteggio finale di 114-107 in favore della squadra texana.
Altra vittoria quindi per i Mavs per un record di 54-17.
Per riconfermarsi, in Oregon li aspettano i Trail Blazers di Rasheed Wallace. Dallas inizia subito bene e guida il primo periodo con due lunghezze di vantaggio: 21-19. Il secondo quarto però, finisce in favore dei padroni di casa sul 51-44. Ma ancora una volta, in difesa le cose non vanno come dovrebbero e dal 68-60 (a favore di Portland) di metà terzo quarto si arriva al 90-67. La percentuale al tiro è spaventosa: 81%! 21 tiri segnati su 17 tentativi che valgono 44 punti.
I Blazers hanno sicuramente dei problemi come quello di Pippen, costretto a giocare con una fasciatura per problemi ad una spalla, ma non li dimostrano. Il vantaggio acquisito permette loro di arrivare a fine gara senza tanti problemi e di portare a casa un'importante vittoria che vale il sorpasso sui Timberwolves.
Un gran gioco di squadra quello esibito da Portland, oltre ai punti (112 con 7 giocatori in doppia cifra), ci sono i 29 assist (Wells e Anderson 6) e i 48 rimbalzi (Wallace e Randolph 9), 21 in più di quelli di Dallas. Come ha ammesso anche Nowitzki a fine partita, i Mavs hanno giocato malissimo e sono andati male a rimbalzo, peggio di quanto hanno fatto durante tutta la regular season.
Ora però i texani devono dimenticarsi la sconfitta e tutte le critiche, c'è infatti un altro impegno, l'ultimo (di una serie di quat-tro) in trasferta, contro Minnesota; San Antonio è a sole 2½ partite.
Il match di Minneapolis può essere definito con le parole di coach Saunders: «Non so se loro sono stati così bravi in attacco o noi così scarsi in difesa, o se è stata una combinazione di entrambe.»
I Timberwolves, che venivano da un incontro non cer-to esaltante a Miami, non entrano mai in partita: 33-27 nel primo quarto, 62-47 nel secondo e 100-71 nel terzo. Nessuno, tranne Garnett, riesce a lasciare la propria impronta su un match a senso unico. Sembra di rivedere il precedente incontro dei Dallas contro Portland, ma a parti invertite. Grandi spazi e facilità al tiro per gli ospiti (55,7% dal campo, 47,8% da tre), Minnesota battuta nei rimbalzi (40-35) e anche negli assist (39-21).
La gara non è mai messa in discussione; il punto più spettacolare verso la fine del secondo quarto, quando salgono in cattedra LaFrentz, Van-Exel e Abdul-Wahad. A 3:06 dall'intervallo inizia Van-Exel con due punti, quindi LaFrentz mette prima una tripla, poi un paio di sospensioni, un sottomano e una schiacciata.
Abdul-Wahad aggiunge un terzo tempo e una tripla da molto lontano. Il parziale sancito dai tre recita 17-7 per Dallas. Nel terzo quarto percentuali da brivido con 61% dal campo compreso un 7/9 da tre. Nowitzki, solito re della sera-ta chiude con 33 punti, 7 rimbalzi e 3 assist, mentre Nash, l'anima dei Mavs, finisce con 14 punti, 15 assist e 5 rimbalzi. Ora Dallas ha un record di 55-18 con 3 partite di vantaggio su Sacramento e 3½ su San Antonio.