Iverson e i suoi Sixers in rampa di lancia in vista dei playoff
Iniziamo subito parlando degli Indiana Pacers, sicuramente la squadra con il maggior tasso di talento dell'est, ma con un allenatore che prorpio non convince nessuno.
Io da tempo ritengo che se i Pacers fossero stati ancora allenati da Bird, o magari da quello che al tempo era il suo vice e che lo scorso anno è stato l'allenatore dell'anno, e che probabilmente si ripeterà quest'anno Rick Carlisle, i Pacers avrebbero senza ombra di dubbio vinto comodamente la Eastern Conference da quattro anni a questa parte.
Invece dopo la finale del 2000 come sostituto di Bird è stato nominato Isaih Thomas, che per un paio di stagioni ha deluso tutto e tutti. Quest'anno le cose sembravano essersi messe diversamente, ma il mese di marzo per i Pacers è stato disastroso al punto che attualmente i Pacers stentano a stare tra le prime quattro ad est.
I motivi di tale crollo sono molti, innanzitutto la mancanza di un playmaker, perchè Tinsley è ormai allo sprofondo e alla fine il ruolo quando conta se lo dividono Erik Strikland e Ron Mercer, poi l'infortunio di Brad Miller, ma la cosa che soprattutto ha lasciato il segno è il fatto che Thomas con un gruppo di talentuosi così ha cercato di inculcarci la mentalità dei suoi Bad Boys di Detroit di quindici anni fa, portandi di fatto all'esasperazione un ambiente giovane e frizzante a cui piaceva senza dubbio giocare un basket più veloce.
La vittima maggiore di questa mentalità che Isiah stacercando di creare è senza dubbio Ron Artest, che per quattro mesi ha giocato un basket eccellente in cui probabilmente avrebbe meritato il premi di difensore dell'anno, poi alla fine la sua durezza ha finito per diventare un enorme problema, infatti da dopo la lite con Riley, Artest ha letteralmente perso la testa passando più gare squalificato che in campo.
Ma non potrebbe essere finita qui, perchè anche Jermaine O'Neal pare abbia molto da ridire sui metodi dell'ex Pistons, ed essendo uno dei tre Free Agents più ambiti della stagione, sta tenendo tutto l'ambiente con il fiato sospeso.
I Philadelphia Sixers erano attesi nel mese di marzo da un calendario a dir poco impervio con sedici gare durissime dalle quali se fossero usciti con 5-6 vittorie nessuno avrebbe avuto da ridire nulla, invece ecco Phila che non ti aspetti, che sta lottando con i Nets per vincere l'Atlantic.
Secondo i più maligni tra cui ovviamente il sottoscritto, i motivi principali di questo cambiamento radicale sono due: l'arrivo di Tyrone Hill (dai scherzo!), il fatto che Iverson si sia reso conto che ci sono quattro cinque compagni in grado di segnare con continuità , ma soprattutto che essendo il mercato chiuso nessuno è in lista di partenza almeno fino a luglio.
Derrick Coleman e Keith Van Horn sono i due casi meglio rappresentati: Coleman sta giocando con un'intensità mostrusa che se durasse ne farebbe di lui un vero e proprio oggetto del desiderio la prossima estate; Van Horn a dire la verità sta disputando una buona stagione sin dall'inizio, solo che lui che è un'ala piccola sta giocando quasi sempre da ala grande, e li Brown lo martella perchè secondo lui non difende a sufficienza.
Il problema come sempre a Phila è Brown che prende dei buoni giocatori solo che da loro pretende cose che non sanno fare, impedendogli di fare quello che sanno fare meglio. Comunque i Sixers nei playoff saranno senza dubbio un crostino duro per tutti, ed un ritorno in finale a due anni di distanza non è certo un'eresia se in squadra hai un certo Iverson.
Un ultima cosa su Phila di cui avevamo accennato poco tempo fa, ovvero il fatto che Iverson ha letteralmente chiesto la testa di Brown minacciando il trasferimento, la cosa è ancora bloccata, ma alla fine una mano ad Allen la potrebbe dare il mondo dell'NCAA, infatti North Carolina secondo indiscrezioni potrebe offrire la propria panchina a coach Brown, una di quelle proposte che non si possono proprio rifiutare.
Secondo sia ESPN che USA Today il titolo di MVP anche in questa stagione sarà consegnato a Tim Duncan, e qui le polemiche come sempre si sono scatenate giustamente, perchè secondo me prima di Duncan che sta disputando una signora stagione ci sono almeno tre giocatori che se lo meriterebbero di più: il primo è sicuramente Kevin Garnett, che dopo essere uscito con le ossa rotte dagli scorsi playoff, ha sfoderato una grinta eccezionale, trascinando Minnesota ad una serie eccezioanale di vittorie che alla fine potrebbero farla trovare in un parte di tabellone dei playoff meno difficile del previsto, con Portland al primo turno probabilemente con il vantaggio del campo e poi Dallas in semifinale di conference, Dallas che però viene vista come un fenomeno da baraccone, senza grandi speranze di titolo.
Il secondo candidato al titolo di MVP non può essere che Kobe Braynt con la sua interminabile serie di quarantelli, che poi ha dato il “la” alla rimonta dei Lakers dopo il disastroso inizio di stagione, infine ci sarebbe McGrady che sta tenendo i Magic in zona playoff da solo perchè il resto dei Magic senza lui difficilmente riuscirebbe a vincere dieci gare in una stagione.
Per quanto riguarda gli altri premi quello dei Rookie sembra destinato a Yao Ming che però da un paio di mesi a questa parte vede poca palla per colpa di un assurdo sistema di gioco come quello dei Rockets, che nonostante abbiano in mezzo un super come lui continuano a giocare solo con gli esterni, a mio parere però il titolo se lo meriterebbe senza dubbio Caron Butler che a Miami in due giorni o poco più è diventato il leader della squadra, nonostante che ad allenarlo ci fosse il coach più odioso da sopportare per le matricole Pat Riley.
Il difensore dell'anno sarà senz'altro Ben Wallace, mentre Don Nelson e Rick Carlisle si giocheranno il premio per il coach. Più difficile individuare sia il sesto uomo (Kirilenko il mio favorito) che il giocatore più migliorato (Billups o Harping).
Infine come sempre un po' di mercato: innanzi tutto la quasi certezza che Duncan rimarrà a San Antonio, dove probabilmente lo raggiungerà Kidd, ma gli Spurs potrebbero anche puntare su Parker andandosi a cercare un secondo lungo da affiancare a Duncan e se l'ipotesi Olowokandi non convince nessuno, gli Spurs sembrerebbero aver sondato il terreno per Jermaine O'Neal, la terza soluzione sarebbe quella di prendere due giocatori, un esterno (Payton) e un lungo (Nesterovic), i tifosi degli Spurs per ora stravedono per Parker, e di Kidd ne farebbero a meno, ma l'ipotesi Kidd rimane senza dubbio la più probabile, sempre per gli Spurs anche l'estate 2004 potrebbe diventare bollente perchè in scadenza c'è il biennale di Emanual Ginobili, che attualmente gioca quasi gratis, ma che giustamente visti i suoi prograssi da quando si è rimesso dagli infortuni, chiederà un sostanzioso aumento, Manu ha gia fatto saper che lui vuole giocare con Duncan e quindi per andare via significherebbe che gli Spurs gli offrirebbero una miseria.
I Clippers sono pronti alla diaspora, le ultime news danno il deludente (in questa stagione) Andre Miller a Utah come sostituto (almeno in campo) di Stockton e questa sembra quasi sicura, Magette vicino a Denver, Odom sembrerebbe intenzionato ad accettare l'eccezione di medio livello dai suoi Knicks, sempre che riescano a cedere Spreewell, Brand sembra destinato a Phoenix dove però dovranno trovare una formula contorta perchè la prossima stagione ci sono pochi soldi, poi nella seguente non ci sarà più Gugliotta e il suo contrattone, Olowokandi che sembrava che tutti lo volessero, alla fine non lo vuole nessuno soprattutto Sterling, per lui dunque si parla di Miami o Orlando a cifre non eccezioanali.
Anche Detroit che sta disputando un'eccellente stagione, si sta muovendo anche perchè l'accoppiata Rick Carlisle Joe Dumars piace molto ai giocatori, verrò riconfermato Hamilton con un contratto vicino al massimo salariale, e ci saranno ancora dei soldi da spendere, si fanno soprattutto due nomi Keon Clark e Hedo Turkoglu.
Clark arriverebbe veramente di corsa e a lui toccherebbe un pluriennale con la fetta più grossa, e soprattutto un posto in quintetto con Ben Wallace che di fatto costituirebbe una vera e propria muraglia sottocanestro, diversa la situazione di Turkoglu, che di fatto è uscito dalla rotazione dei Kings, ma il suo valore è intatto quindi il suo agente potrebbe fargli firmare un contratto di un solo anno in una realtà dove sarebbe in vetrina, in attesa poi nell'estate 2004 dove cercare il contrattone, Detroit sarebbe il posto giusto, anche perchè c'è anche il suo amico Okur.