Steve Nash anima e cuore di questi Mavs…
I Mavs sono forse il team che ha sorpreso di più in questa stagione (hanno sorpreso anche i Lakers, ma in negativo!). Complice una partenza razzo ora stanno viaggiando alla media di 7/8 vittorie ogni dieci partite.
Lunedì avevano la partita giusta per riconfermarsi, infatti, all’American Airlines Center erano di scena i Timberwolves guidati dall’All-Star MVP Kevin Garnett. Minnesota era reduce da quattro partite in trasferta non certo esaltanti, una vittoria e tre sconfitte.
L’inizio è a vantaggio di KG e compagni con un primo parziale di 8-0. Per quasi tutto il primo tempo, il distacco accusato dai Mavs è quasi sempre in doppia cifra. Nel terzo quarto Dirk e glia altri accusano 18 punti di svantaggio, ma a 5:20 dalla fine ecco il pareggio raggiunto grazie ad una buona percentuale di tiri da fuori: 71-71.
A questo punto Finley segna un sottomano, ma a 4:30 da giocare Szczerbiak mette la tripla per il 74-73. Quindi i Mavs recuperano palla, ma Finley sbaglia un facile terzo tempo ribadendo che per lui non è serata da percentuali (7/27).
I Timberwolves, allora, grazie a Wally mettono dentro altri tre punti e si portano a quattro lunghezze di distacco. La partita va avanti, Dallas prova a reagire, Garnett non ci sta e segna sei dei successivi sette punti del suo team, così ad 1:11 da giocare, i Mavs sono sotto di sette: 84-77.
Nowitzki e compagni non hanno più energie e perdono altro terreno, la gara finisce, infatti, 92-83. Per i tabellini da registrare i 37 punti di Dirk “farciti” da 13 rimbalzi, la brutta serata al tiro di Finley, di cui si è già parlato e di Nash (4/13) che ha comunque contribuito con nove assist. Dall’altra parte sono da segnalare i 31 punti e 18 rimbalzi di KG, i 27 punti di Szczerbiak e le 9 stoppate (massimo di carriera) – insieme a 11 punti – di Rasho Nesterovic.
Bisogna però scordarsi la brutta sconfitta e dirigersi verso Seattle dove ad aspettarli ci sono i Supersonics vogliosi di dimostrare quanto valgono.
E infatti in partita sono molto aggressivi, Lewis, Ollie e Ray Allen giocano il match della vita contro i Mavs, ma non riescono a staccarli. Durante il corso della sfida, le due squadre si alternano al comando, ma nessuna delle due raggiunge un vantaggio che sia superiore agli otto punti.
L’ultimo vantaggio per i Mavs è a 8:38 dalla fine con due punti di Nowitzki (27 totali e 12 rimbalzi) per l’85-83, subito annullato dopo un minuto e mezzo da Lewis e Campbell per l’87-85. La partita continua tra pareggi e piccoli vantaggi e a 2:01 dalla fine Seattle prova a scappare con un sottomano di Kevin Ollie per il 97-94.
Dallas in difesa è veramente disattenta e Allen riesce a superare tutti i “Big Three”, a mettere due punti con un sottomano e a prendere un fallo commesso da Dirk. Allen allora realizza anche il tiro libero e porta la sua squadra a 100 punti. Dallas riduce il distacco a tre lunghezze con Nowitzki e Nash, ma a 37 secondi dalla fine Lewis – autore di dieci punti nell’ultimo periodo – salta il tedesco che sbaglia ancora una difesa e gli schiaccia in faccia: 102-97. I Mavericks provano a reagire, ma Finley sbaglia una tripla.
Alla fine i Sonics mettono dentro altri cinque punti contro i tre di Dallas e portano a casa la vittoria. I Mavs non hanno avuto grande percentuale da tre, solo 7/26, ma hanno giocato malissimo in difesa tanto che viene da chiedersi: ma Nowitzki sa difendere?
Lasciamo le risposte per un’altra volta perché Dallas non deve perdere la concentrazione visto che ad Oakland ci sono già i Warriors ad attenderli.
Anche questa partita non è delle più facili per i Mavs che dopo il primo tempo sono sotto di sei punti. Nowitzki gioca solo 19 – ma ottimi – minuti per una leggera distorsione alla caviglia, segnando 18 punti, distribuendo 4 rimbalzi e prendendo altrettanti rimbalzi.
Un po’ a sorpresa in quintetto c’è Eduardo Najera che in questa stagione è stato schierato solo 6 volte dall’inizio. Ma la gara diventa calda nel finale quando le due squadre si trovano punto a punto e cercano di sopravanzare l’avversario. Situazione non nuova per i Mavs che in settimana si era trovata in condizioni simili con Minnesota e Seattle e purtroppo era finita sempre per crollare nel finale.
I Warriors mettono paura a 5:04 dalla fine con due liberi di Bob Sura. Dallas allora, ricordando le due ultime sconfitte, trova la via del canestro con una sospensione e un gancio di Finley che porta la squadra sul più quattro (108-106) con quasi quattro minuti da giocare.
I Guerrieri non ci stanno e provano a segnare, ma la squadra texana risponde ad ogni loro canestro e con quattro punti di Nick “The Quick” Van-Exel e due del solito Finley si porta sul 114-114. A questo punto Nash apre su LaFrentz mentre Najera taglia verso il canestro. Raef lo serve e sotto lo sguardo di Foyle infila il canestro vincente.
Non sarebbe finita qui se Arenas, play da 23 punti nel secondo tempo, non sbagliasse la tripla sulla sirena che consegna a Dallas la loro prima vittoria della settimana. Felicità , ma anche un po’ di preoccupazione per la caviglia dell’ala All-Star Dirk Nowitzki. Imminente è, infatti, l’incontro con i Kings vogliosi di dimostrare ancora una volta in uno scontro diretto che ad Ovest sono loro i più forti.
All’Arco Arena si torna allo schieramento base con i soliti “Big Three”, Adrian Griffin in ala e LaFrentz (invece che Bradley) come centro.
I Mavs hanno l’obbligo di vendicare le due precedenti sconfitte e fin dall’inizio si dimostrano in grado di farlo con un super primo tempo che li vede in vantaggio di 10: 33-23. Nel secondo i Kings si avvicinano, ma l’aggancio è ancora lontano.
Piano, piano però ecco la rimonta e nel terzo parziale nessuna delle due molla, il distacco rimane invariato sul punteggio di 78-78. Ed ecco che come succede spesso nell’Nba la partita si decide nell’ultimo quarto. Negli ultimi secondi però, nessuna delle due riesce a spuntarla e si va ai supplementari sul risultato di 111-111, risultato che testimonia la forza dei due attacchi.
L’ultimo vantaggio dei Kings è è sancito da una tripla dello specialista Peja Stojakovic, subito cancellata però da quattro punti dell’inarrestabile Nash: 120-117. A questo punto Webber mette una tripla (mancavano 47 secondi), ma a 35 dal termine, Nash risponde allo stesso modo aiutato dai tiri liberi di Finley e Nowitzki (prova magistrale per lui).
La partita si conclude così confermando di nuovo – se mai ce ne fosse bisogno – i Mavs in testa alla classifica della Western Conference