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Vernell “Bimbo” Coles si è tolto alcuni sassolini dalla scarpa lasciando Cleveland…

Cleveland mon amour

Nei giorni scorsi i Cleveland Cavaliers hanno deciso di "fare a meno" di due dei loro veterani: Bimbo Coles (adesso a Boston, e con già  in testa un'altra squadra, Virginia Tech, questa volta però da allenare) e Tyrone Hill (già  a Philadelphia).

Coles si è subito sfogato, dicendosi sconcertato dalla mancanza di impegno dell'organizzazione nel cercare di rendere la squadra, pur ricca di talento, vincente, e dalla disonestà  del front office nei confronti dei giocatori.

"Gund (ndr: il proprietario) si è incontrato con la squadra poco dopo il licenziamento di John Lucas, dicendo a tutti che qualsiasi giocatore avesse pubblicamente detto qualcosa di negativo nei confronti dell'organizzazione sarebbe stato multato di 5000 $. Molti la pensavano e la pensano ancora come me, ma non dicono nulla per paura di esser multati".

Coles ha inoltre aggiunto che durante il mese di Dicembre, passato quasi interamente in lista infortunati, avrebbe potuto benissimo giocare.
Tutta legna buttata in quel fuoco acceso da Peter Vecsey, uno dei più famosi giornalisti del settore, che per primo aveva avanzato l'ipotesi che i Cavs non si stessero impegnando più di tanto, per usare un eufemismo, al fine di essere tra i maggiori candidati in quella che ormai tutti chiamano "LeBron James race".

Ma ecco cosa ne pensa Coles:

"Se fossi in LeBron ed i Cavs avessero la prima scelta, farei di tutto per non andare a Cleveland" perché sono sicuro che lo rovineranno".

Ma se i Cavs si sono liberati di Hill e Coles per avere più soldi al momento di firmare i free agents del prossimo anno, ecco qualche consiglio anche per loro:

"Vorrei dire a tutti i free agents di non firmare per i Cavaliers perché non ci si può veramente fidare di nessuno" se sei in una stanza con loro e ti appresti ad uscirne, di conviene uscire indietreggiando e tenendo gli occhi su di loro, per evitare di essere accoltellato alle spalle

Ma Coles non da però tutta la colpa al GM Jim Paxson (il quale, a scanso di equivoci, ha ultimamente detto di voler a tutti i costi evitare di battere il primato negativo di 15 vittorie in una stagione), la cui azione è sempre limitata dalla volontà  di Gund.

Sembra che i Cavs siano in vendita; a tal proposito conclude Coles:

"Sarebbe la cosa migliore che potrebbe accadere alla città  di Cleveland !

Be', in fin dei conti non l'ha presa tanto male no?.

N.B Ed intanto cominciano ad arrivare le prime lamentele di Darius Miles, che potrebbe forzare una trade quest'estate"

La maledizione di Hill .

Quando il 3 Marzo, durante l'allenamento del Lunedì, Eddie Jones è atterrato sul piede di Rasual Butler storcendosi la caviglia, c'è stato chi ha temuto il peggio.

Lo schiocco sentito dal giocatore, ed una diagnosi iniziale del preparatore atletico, hanno fatto pensare che il povero Eddie si fosse rotto lo stesso ossicino che Grant Hill si ruppe nel 2000, infortunio a partire dal quale Hill ha giocato solo 47 partite, e dei cui sviluppi noi tutti siamo oggi a conoscenza. Una notizia non certo incoraggiante"

E' quindi ben immaginabile la gioia (sì, gioia) con cui il giocatore ha accolto la notizia che si trattava solo di una brutta distorsione, che potrebbe comunque impedirgli di rientrare da qui alla fine della stagione (regolare, mentre sarebbe possibile un rientro in caso di playoff).

Una felicità  mitigata dal fatto che Jones ben sa che la rottura può non essere rilevata ad un primo esame, per cui continua a sperare che il secondo esame, che avverrà  dopo due o tre settimane di assoluta immobilità  dell'arto, confermino quanto già  determinato.

" Spero di poter tornare prima della fine della stagione" ha detto Jones " Anche se certo non forzerò il rientro. Subito dopo l'infortunio mi hanno detto che la caviglia era rotta e che sarebbe stato necessario inserirvi due o tre viti. Ringrazio la mia stella fortunata (?!!) che è solo una distorsione".

Come se non bastasse in settimana si è infortunato anche Sean Marks, il cui problema al gomito lo terrà  fuori fino a fine stagione: anche in questo caso il giocatore ha ringraziato il cielo, visto che l'infortunio avrebbe potuto anche metter fine alla sua carriera.

Speaking about coaches"

Sembra proprio che l'attuale assistente dei Suns Marc Iavaroni sia uno dei favoriti per l' "ambitissimo" posto di head coach dei Cavaliers, qualora Keith Smart non dovesse essere confermato. Questo perché il proprietario Gordon Gund ha una grande considerazione di Marc, per il grande lavoro da lui svolto anni fa su Zydrunas Ilgauskas (un lavoro che evidentemente non aveva riguardato i piedi del giocatore…).

Dopo l'ultima striscia di vittorie dei suoi Hornets, striscia ottenuta senza una vera point guard sul terreno, Paul Silas sembra esser diventato uno dei coach free agents più desiderati sul mercato insieme a Jeff Van Gaundy, Mike Dunleavy e Mike Fratello: Silas non è infatti molto convinto di voler continuare a lavorare per i proprietari George Shinn e Ray Woolridge, due tipi molto alla… Sterling.

Alcune voci hanno dato coach Doc Rivers come probabile futuro allenatore dei Knicks, un'ipotesi immediatamente screditata dallo stesso Rivers, che si è detto stufo di far cambiare vita, abitudini e scuola ai suoi figli.
Doc si è infatti detto pronto a onorare il suo contratto con i Magic.

E adesso le solite "chicche":

– durante una recente intervista, è stato chiesto a Yao Ming quante parole inglesi conoscesse, domanda alla quale Yao ha risposto alzando due dita della mano" quali sono queste parole? "Last question" naturalmente.

– Cassell e Payton eguagliano Chamberlain? Non è andata proprio così, ma è interessante notare che i due con 56 punti e 23 assist, che significano almeno 46 punti dei compagni, senza contare le triple, hanno di fatto contribuito ad più di 100 dei punti di Milwaukee.

Fonti : Cleveland Plain Dealer ; New York Post ; Miami Herald

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