Settimana acre per i Celtics

Paul Pierce esulta durante la vittoria contro i New Orleans Hornets

San Antonio Spurs @ Boston Celtics 94-78
New Orleans Hornets @ Boston Celtics 65-93
Boston Celtics @ New Jersey Nets 75-90

Amarezza per quello che poteva essere " e non è stato.

Da qui in avanti ogni partita disputata contro una delle altre cinque squadre del gruppetto di testa dell'Eastern Conference vale doppio, sia in caso di vittoria, che in caso di sconfitta, infatti se a fine stagione regolare il bilancio è in pareggio tra due o più squadre, verranno verificati gli scontri diretti per stabilire il ranking per i play-off.

Che poi s'incontri una squadra od un'altra importa poco, alla fine bisogna batterle tutte per arrivare a giocare la finale NBA. In fin dei conti coach Jim O'Brien usa questo ragionamento per motivare i giocatori cercando d'elevare il più possibile il livello di gioco in vista della parte più importante della stagione: i play-off.

In quest'ottica, è stato chiaro il dominio di Boston nei confronti degli Hornets, letteralmente surclassati dai Celtics. Adesso il confronto diretto, in caso di pareggio a fine stagione, è a vantaggio di Boston per 3 a 1.

Lo stesso non si può dire dei Nets, infatti dopo la partita di questa settimana sono passati loro in vantaggio per 2 ad 1 e tutto si decide la settimana prossima, dove, tra le altre, ci sarà  anche l'ultima sfida della stagione tra Celtics e Nets allo Fleet Center.

Il rammarico citato all'inizio si riferisce al fatto che, a dispetto del punteggio, i Celtics non hanno mai permesso ai Nets di scavare un distacco troppo elevato. Fino a pochi minuti dal termine dell'incontro i Celtics hanno avuto la possibilità  di raggiungerli e di vincere, ma purtroppo questo non è successo.

Se poi aggiungiamo che contro i quotati Spurs solo una sfortunata serata al tiro, soprattutto da tre punti, non ha permesso a Boston di portare a casa l'incontro, il rammarico cresce " per quello che poteva essere " e non è stato.

Sopra a tutti questi discorsi c'è la positiva notizia che Paul Pierce sembra aver risolto i problemi alla schiena che lo attanagliavano già  da qualche settimana. Una prova incolore contro gli Spurs, poi ha ripreso il suo solito ritmo: notizia tranquillizzante per tutti i simpatizzanti del team biancoverde.

"A questo punto della stagione voglio veramente farmi avanti come leader di questa squadra" è la rassicurante affermazione di Pierce. "È arrivato quel periodo dell'anno in cui voglio essere il migliore in campo".

Pierce prosegue: "(O'Brien) sente che questa è una squadra che può andare molto lontano e vuole che crediamo in noi stessi. Questa è una squadra che può essere alla fine dell'anno in vetta alla Conference". Se così fosse, questo è il momento di dimostrarlo, vincendo le partite che contano.

Brutto episodio capitato ad Eric Williams contro San Antonio: il giocatore, dopo soli 4 minuti dall'inizio della partita, ha ricevuto un fallo flagrante di tipo 2, che comporta l'allontanamento immediato dal campo. La motivazione ufficiale è: "contatto non necessario ed eccessivo". Il commento del diretto interessato è completamento negativo nei confronti di questa decisione, in ogni caso un fallo di tipo 2 è una chiamata molto rara.

Nella successiva partita ha ricevuto il primo fallo dopo un solo minuto di gioco ed il secondo dopo altri 45 secondi: "ha preso due tra i più veloci falli nella storia di questo gioco" ha commentato amaramente O'Brien.

Chi ha detto che nei Celtics non ci sono attriti? Nella sconfitta contro New Jersey Antoine Walker ha quattro falli nel terzo quarto; O'Brien decide di tenerlo in panchina per preservarlo per gli ultimi 6 minuti dell'ultimo quarto. Inizia l'ultima parte della partita, passano anche i sei minuti, ma il coach tiene Walker in panca. Si giustifica dicendo che il divario non è mai stato sotto i 10 punti, Walker sbotta un po', poi il giorno dopo coach Jim ammette l'errore e 'Toine esprime profonda affezione al suo allenatore: attrito già  terminato.

Una curiosità : Bimbo Coles, il play preso come assicurazione in caso di problemi fisici a Bremer od a Delk, è stato contattato da un'università  in Virginia per offrirgli un posto di capo-allenatore dopo il licenziamento di Ricky Stokes. "Se è disponibile per me (il posto d'allenatore), mi ritirerò alla fine della stagione ed andrò ad allenare. Se così non fosse, penso che giocherò un altro anno".

Un'altra curiosità : nei palazzetti NBA da un po' di tempo c'è una moda diffusa di vendere e regalare pupazzetti di personaggi famosi, soprattutto giocatori. A Boston è già  successo con Pierce e Walker, ed ora è toccato nientemeno che a Red Auerbach. In occasione della partita contro gli Hornets, i primi diecimila spettatori hanno ricevuto questo "simpatico" omaggio. Non è dato sapere se il vecchio Red sia orgoglioso o disgustato dall'essere ridotto a pupazzo in miniatura.

In occasione della partita contro i Nets sarebbe stato bello vedere come Rodney Rogers contribuisce alle vittorie dei Nets. Il fatto che Rogers sia entrato in campo per soli 3 minuti rimpiazzato dall'italo-americano Brian Scalabrine non fa sembrare una cattiva mossa l'aver lasciato che Rogers firmasse un triennale coi Nets.

La settimana prossima ci saranno le seguenti gare:
sabato a Detroit;
martedì in casa contro New Jersey;
mercoledì ad Indianapolis;
venerdì a Los Angeles contro i Lakers.

Se la settimana scorsa era abbastanza ostica, questa lo è ancora di più, visto che le gare sono solo contro squadre di alta classifica. Nessuna di queste può essere presa alla leggera, tutte e quattro hanno le potenzialità  di vincere contro i Celtics, quindi ritengo positivo anche un bilancio in pareggio.

In classifica il sestetto di testa dell'Eastern Conference resiste, ma nell'ambito di questo gruppo i Celtics stanno leggermente perdendo terreno rispetto soprattutto a Detroit e New Jersey, complice anche la sconfitta subita in settimana. Per avere ancora qualche possibilità  di lottare per il primo posto nella Conference forse un bilancio settimanale chiuso in pareggio non basta. Ci vuole quel qualcosa di più che Boston sembra non avere in questo momento della stagione.

Unica consolazione: il sesto posto è il bilancio peggiore ipotizzabile a fine stagione regolare, a meno che i ragazzi di O'Brien non abbiano un crollo improvviso, altamente improbabile in questo frangente.

A risentirci alla prossima ottava.

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