Santana le suona agli Yankees

Ervin Santana, eroe di gara 5, festeggiato dai tifosi di LA

Si erano preparati ad affrontare l'asso, Bartolo Colon, contro cui peraltro avevano avuto gran successo durante la stagione regolare ed un discreto risultato (8 valide e 4 punti in 7 inning) in Gara 1 della serie. E nel primo inning avevano toccato Colon per due valide ma non erano riusciti a segnare (strike out di Matsui con uomini sugli angoli). E dopo che Mike Mussina era andato 1-2-3 nella parte bassa del primo, Robinson Cano aveva iniziato a lavorare il lanciatore degli Angels costringendolo ad un conto di 3 balls e 2 strikes. A quel punto Colon ha guardato nel dugout e ha detto che non ce la faceva più.
Mike Scioscia non ha avuto dubbi, ha chiamato il bullpen e indicato l'unico nome possibile a quel punto, quello del rookie Ervin Santana (12-8 4.65 ERA), 23enne dominicano, ancora inutilizzato in questi playoffs.

Santana si è lentamente avviato sul monte, ha fatto i suoi lanci di riscaldamento e si è messo al lavoro. Non ha nemmeno avuto il tempo di preoccuparsi, tutto è andato così rapidamente. Ha lanciato un ball e mandato in prima Cano. In una mossa abbastanza a sorpresa Torre ha mandato Cano a rubare. Gran fiondata di Molina in seconda e Cano è out. Un out che si rivelerà  molto importante nell'evoluzione dell'inning. A quel punto Santana ha regalato la base su ball sia a Bernie Williams che a Jorge Posada. Bubba Crosby ha mandato a casa un punto con un singolo e Derek Jeter un altro con una volata di sacrficio a destra, molto profonda. 2-0 New York. Crosby ha rubato la seconda ed Alex Rodriguez non è riuscito a mandarlo a casa andando strike out. Poteva esser davvero un big inning, ma Santana (con la complicità  di Torre) è riuscito a limitare i danni.

A quel punto Mike Mussina ha continuato quel fastidioso trend cha ha caratterizzato le ultime sue prestazioni nell'ultimo paio di mesi, l'alternanza di una gara buona ad una pessima. Questa volta toccava alla pessima. Nel parte bassa del secondo subito una bomba profondissima a destra di Garret Anderson per l'1-2, poi un singolo di Bengie Molina e con due out, base su ball a Steve Finley. Questi Angels sembrano sempre più a quelli del 2002 (lanciatori rookie, rimonte, Adam Kennedy, Garret Anderson) ed infatti un altro degli eroi di quella stagione vincente sembra risvegliarsi; è il turno di Adam Kennedy, che batte anche lui una linea profonda a destra. Gary Sheffield converge su Crosby che sta tentando la presa al volo. Un po' comicamente i due si scontrano e la pallina cade sull'erba. Molina e Finley segnano, 3-2 Angels.

Santana indenne nella parte alta del terzo (singolo di Sheffield). Le legnate continuano invece per Mussina nella parte bassa: singolo di Orlando Cabrera, valida di Vladimir Guerrero, finalmente produttivo, volata di sacrificio di Garret Anderson per il 4-2.
Altro singolo di Molina (finirebbe con l'MVP della serie se fosse assegnato 8-18 .444 3HR e 5RBI, oltre al gran lavoro dietro al piatto) e la rimbalzante di Erstad per il 5-2. Dopo l'out di Juan Rivera, Torre ne ha abbastanza e va a giocare la sua ultima carta, Randy Johnson. The Big Unit elimina Finley in un duello di quarantenni.

A questo punto i due lanciatori prendono in mano la partita. Santana vola attraverso il quarto, così come Johnson, 1-2-3 inning per lui. Santana indenne nel quinto nonostante il colpito su A-Rod ed il singolo di Giambi, ma la minaccia è respinta con tre out consecutivi, Sheffield in volata, candela di Matsui e strikeout per Cano. Tre facili rimbalzanti per Randy Johnson nella parte bassa del quinto. Tre out per Santana nel sesto. Johnson si salva con uno strikeout a Kennedy nella parte bassa del sesto con uomini in seconda e terza ed un solo out per poi indurre Cabrera ad un out in seconda con le basi piene. Nella parte alta del settimo Jeter, il capitano dal cuore grandissimo, che sembra l'unico (finirà  7-21 .333 2HR 5RBI), insieme a Jorge Posada, a crederci fino in fondo batte un fuoricampo, il secondo delle serie, per il 3-5, per quello che poi sarà  il risultato finale. Dopo l'ennesimo out di A-Rod, è l'ora del bullpen per Mike Scioscia. Santana esce in una calorosa ovazione della folla californiana. Pelle d'oca. Si sprecano gli high-five con i compagni di squadra nel dugout. 25 anni dopo che il rookie Earvin Magic Johnson aveva impersonato tale Kareem Abdul Jabbar in Gara 6 delle Finali NBA, un altro rookie losangelino, Ervin Santana, crea di nuovo la magia, e rimpiazza Bartolo Colon per vincere una partita di playoffs.

Entra Kelvim Escobar. Concede un doppio a Giambi (8-19 .421, nettamente il migliore degli Yankees al piatto) e null'altro.
Randy (3 valide in 4 1/3 innings e 0 punti concessi) tiene ad un singolo gli Angels nella parte bassa del settimo. Ed Escobar consegna la palla a K-Rod, Francisco Rodriguez, con due out nell'ottavo e Posada in prima. Ruben Sierra, battitore emergente per Crosby, la spedisce nel guanto di Cabrera per il terzo out.

È l'ora di Tom Gordon. Inning facile per lui, ma gli Angels già  guardano alla parte alta del nono, dove tocca proprio a Jeter andare al piatto. Con l'intero lineup degli Yankees, $200 e passa millioni, pronti a seguire. Uno dopo l'altro: Jeter, A-Rod, Giambi, Sheffield, Matsui. Un regista della non lontana Hollywood non avrebbe saputo scriverla meglio, questa storia. E Jeter produce il singolo della speranza. Ed ecco A-Rod, la delusione della serie (finirà  con un patetico 2-15 .133 0 RBI) pronto al grande riscatto. K-Rod contro A-Rod.
Alex Rodriguez lascia passare un ball e sul secondo lancio tocca verso la terza. In America lo chiamano "around the horn", il 5-4-3. Figgins-Kennedy-Erstad. Doppio gioco! La chance sfuma nel guanto killer di Darrin Erstad.
Grande rilievo sulla panchina di Scioscia. Grande disappunto su quella di Torre.

Ma non è ancora finita. Manca il terzo out. Il singolo di Giambi riaccende le speranze di New York, quello di Sheffield manda Bellhorn, che corre per Giambi, in terza. Ed arriva anche l'ora di Matsui (4-20 .200 1HR 1RBI) di prendersi la sua rivincita. Matsui, cha aveva già  lasciato sei uomini in base, dopo aver battuto due foul, ha mandato una rimbalzante in prima verso la destra di Erstad. Il prima base si è tuffato, ha raccolto e allungato la palla a K-Rod che copriva il cuscino di prima e gli Angels sono andati in paradiso.

Eliminare gli Yankees in una serie di playoffs è una soddisfazione enorme.
Ora Los Angeles è piena di fiducia e sebbene la situazione lanciatori sia un bel casino (con Colon infortunato e Washburn influenzato), gli White Sox possono preparasi ad un'epica battaglia di small-ball baseball.

Ci saranno, senza alcun dubbio, numerose analisi sul perchè della sconfitta degli Yankees e sull'intera stagione semi-fallimentare della squadra di New York. Non è questo il momento. Forse hanno creduto di avere un vantaggio quando Colon si è infortunato. "Pensavamo di avere avuto un vantaggio, ma non sapevamo cosa aspettarci" ha detto Alex Rodriguez "Santana ha preso il suo ritmo e ha lanciato estremamante bene".

Ervin Santana è stato una delle ragioni principali della vittoria divisionale degli Angels quest'anno. Santana aveva iniziato la stagione con gli Arkansas Travelers (5-1 2.31 ERA in 7 partite) nella Texas League (AA) ed era poi stato promosso in AAA (Salt Lake Stingers) dove in 3 partite era andato 1-0 4.19 ERA. Avrebbe dovuto rimanerci per il resto della stagione per raffinare la sua tecnica, ma l'infortunio allo starter Kelvim Escobar aveva costretto gli Angels a promuoverlo di nuovo, questa volta direttamente nelle majors, dove aveva fatto il suo debutto a Cleveland il 17 maggio. Dopo aver perso il debutto 13-5 durando solo 4 innings contro gli Indians, nell'esordio casalingo contro gli White Sox (ecco perchè Scioscia lo avrebbe fatto partire in Gara 1 della prossima ALCS) aveva lanciato una partita completa 5-hitter e 4-0 per Los Angeles. ''Una prestazione incredibile'' aveva detto Mike Scioscia ''Ha lanciato come un veterano con 10 anni di esperienza.'' Questa, in breve, la storia (fino ad oggi) di Ervin Santana, che guadagna $316,000 a stagione cioè un centesimo (!) del salario dei due lanciatori (Mussina e Johnson) che ha affrontato ieri sera.

In luglio tra l'altro era diventato soltanto il terzo rookie negi ultimi vent'anni a battere gli Yankees due volte in una settimana! Ma Scioscia non lo aveva messo nella rotazione per i playoffs, ritenendolo troppo giovane e non volendo metterlo sotto troppa pressione in una serie così difficile ed importante. Lo aveva tenuto nel bullpen e mai impiegato.
"È la nostra arma segreta" ha detto l'interbase Orlando Cabrera "Gli aggiustamenti che hanno dovuto fare gli Yankees per affrontarlo hanno di sicuro creato problemi al loro lineup."

E se il manager Joe Torre l'ha presa particolarmente male, ancora peggio che la rimonta di Boston dello scorso anno dice lui, affermando "Non so se sono mai stato più dispiaciuto in un risultato finale. Dentro di me ero convinto che ce l'avremmo fatta" immaginiamo lo stato d'animo di George Michael Steinbrenner III, col suo maglioncino collo alto bianco e la faccia rossa come un peperone, che per il quinto anno consecutivo ha visto la parola LOSER stampata vicino al nome di un suo lanciatore nella partita decisiva per l'eliminazione degli Yankees dai playoffs.

Ora gli Angels sono attesi a Chicago, un altro "red-eye" li attende sulla pista dell'aeroporto. Terzo giorno consecutivo, terza partita consecutiva e terzo stadio diverso. Ma la fatica in certi momenti non si sente. E gli White Sox aspettano.

Gara 1 - ALCS
LAA: P. Byrd (12-11, 3.74) vs CWS: J. Contreras (15-7, 3.61)

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