Fred Taylor è stato fondamentale per la vittoria dei Jaguars con le sue corse.
Jack Del Rio sapeva che la sfida nel Sunday Night contro gli imbattuti Bengals gli avrebbe dato un'idea di quanto valesse la sua squadra, quei Jacksonville Jaguars capaci di tenere a bada gli avversari grazie ad una difesa ottima contro le corse ma con un attacco ancora alle prese con dei piccoli problemi di punti messi a segno, ovvero il tallone d'Achille anche della passata stagione.
La strategia del coach è stata chiara da subito: attacco bilanciato con spazi da creare per Fred Taylor, controllo dell'orologio e coinvolgimento di tutti i ricevitori presenti a corto-medio raggio per stancare il più possibile la difesa con più turnovers all'attivo; dall'altra parte del campo invece, pressione sul quarterback, contenimento del gioco di corsa e raddoppi costanti su Chad Johnson.
I Jaguars hanno vinto proprio perchè hanno saputo seguire quasi alla lettera questo piano di gioco, grazie ad una prova sorprendente della linea offensiva che ha creato gli spazi necessari a Fred Taylor (bravissimo anche a trovarli da sè) per correre 132 yards e che non ha concesso neanche un sack su Leftwich nonostante la presenza di un rookie, Khalif Barnes, che partiva per la prima volta in carriera da titolare ed autore di una prova soddisfacente.
La chiave del primo tempo è stato il punto di partenza medio dell'attacco dei Jags: i primi due punts di Kyle Larson sono stati di 31 e 25 yards mentre il terzo è stato addirittura bloccato, permettendo agli avversari di entrare in campo in territorio favorevole per la maggior parte della prima metà di gioco.
Leftwich e l'attacco ne hanno approfittato mettendo a segno 10 punti grazie ad un TD di 26 yards del tight end George Wrighster ed aun field goal di Josh Scobee dalle 32 yards, il tutto mentre Palmer veniva limitato dall'altra parte ed impossibilitato a fare le giocate decisive assieme a Chad Johnson, preso a turno da Rashean Mathis, Kenny Wright e da Terry Cousin e costantemente raddoppiato dall'ottimo Deon Grant.
I Bengals sono riusciti a reagire solo nel secondo quarto sotto 13-0 (complice un calcio dalle 51 di Scobee) quando una serie di 9 giochi per 61 yards ha permesso al duo delle meraviglie di Cincy di connettere finalmente per 7 punti.
Palmer ha fatto una giocata ad altissimo livello di difficoltà : costretto in roll-out sulla sua destra dalla pressione difensiva, ha lanciato in corsa un pallone che ha trovato lo smarcato Johnson in area di meta dando un assaggio della sua classe; il ricevitore ha quindi offerto uno dei suoi mini-spettacoli dopo la segnatura tentando di…rianimare il pallone.
Jacksonville ha allungato nel terzo quarto, quando Leftwich ha lanciato 3 completi su 4 tentativi per 55 yards, terminando il drive con un passaggio per Ernest Wiford, il quale di forza è entrato in area di meta dopo aver tenuto distante un difensore che lo stava placcando.
Il break favorevole per i Bengals è arrivato subito dopo, ma l'attacco non ha capitalizzato a pieno gli eventi a suo favore: sempre nel terzo periodo Palmer non ha convertito un 3° e 3 sulla linea delle 13 di Jacksonville, costringendo Graham a calciare per soli 3 punti, mentre nella serie successiva (arrivata pochi secondi dopo grazie ad un fumble ricoperto da Hannibal Navies nel kickoff) una serie di penalità ha annullato i costanti guadagni di terreno, costringendo il quarterback a giocarsi un 3° e 21 ovviamente non convertito con altri 3 punti a segno per il kicker. Fossero stati anche 10 punti anzichè 6, i Bengals avrebbero potuto vincere la partita.
Nell'ultimo periodo i Jaguars hanno cercato di tenere il cronometro sotto controllo, riuscendovi solo in parte; solo un calcio decisivo di Josh Scobee da 53 yards (record di franchigia eguagliato) sotto pressione ha dato 10 punti di distacco alla squadra di casa.
L'attacco non ha saputo gestire il pallone a causa di alcuni holding offensivi che hanno costretto troppo spesso Leftwich a lanciare per il primo down con scarso successo considerata la poca accuratezza in fase di passaggio del titolare dei Jags.
Palmer ha avuto l'occasione per rientrare nel passivo e l'ha sfruttata segnando in un minuto e mezzo grazie al rookie Chris Henry, protagonista nel drive di 2 ricezioni per 72 yards con la seconda buona per i punti del 23-20.
Con soli 3 punti da rimontare e con il possesso ancora a favore con poco più di 2 minuti da giocare, Palmer si è dovuto arrendere suo malgrado: nella giocata che ha deciso l'incontro ha infatti perso il pallone dopo il sack del linebacker Daryl Smith, con l'altro linebacker Akin Ayodele ad occuparsi di ricoprire il pallone e permettere così a Leftwich di entrare in campo ed inginocchiarsi per far scadere il tempo.
Jacksonville ha ottenuto dunque una vittoria molto importante contro una delle squadre più in forma della Nfl: la stategia decisa da coach Del Rio ha pagato importanti dividendi, pur con il rischio di vedersi rimontare il punteggio dopo aver condotto per lungo tempo le sorti dell'incontro.
I numeri messi su da Cincinnati sono stati interessanti, ma due statistiche su tutte sono risultate decisive: Chad Johnson è stato tenuto a 5 ricezioni per 59 yards pur con una meta, ma non ha fatto quelle grandi giocate che solitamente portano la sua adrenalina alle stelle e Rudi Johnson, pur tenendo 4,2 yards a portata, non è stato un fattore grazie al lavoro di John Henderson e Marcus Stroud, contro i quali è difficile trovare spazi correndo nel mezzo.
Palmer ha chiuso con 22/33 per 239 yards e 2 mete ed ha impressionato ancora una volta per gli enormi progressi fatti dalle prime 8 partite della scorsa stagione.
La sconfitta per i Bengals ci può anche stare, ma la franchigia può dormire sonni tranquilli perchè ha trovato l'uomo che può davvero portarli lontano.