J.R.Bremer gioca molto bene quando manca Paul Pierce, e dire che è stato firmato al minimo salariale
Boston Celtics @ Toronto Raptors 92-104
Boston Celtics @ Memphis Grizzlies 111-110
New York Knicks @ Boston Celtics 95-97
Los Angeles Clippers @ Boston Celtics 72-83
La gara di venerdì sera a Boston è stata interrotta per nove minuti tra il terzo e l'ultimo quarto dopo che qualcuno ha spruzzato una sostanza misteriosa dietro la panchina dei Celtics.
I giocatori hanno sentito un odore strano e si sono subito allontanati; immediatamente è accorso Paul Johnson, rappresentante della sicurezza della NBA presente alla partita, e, solo dopo aver accertato che non c'era pericolo, ha permesso di riprendere l'incontro.
Vedremo se nei prossimi giorni si saprà qualcosa di più, in ogni caso gli animi sono irrequieti, specialmente coi venti di guerra che spirano dal Medio Oriente.
Riprendendo la cronaca settimanale, non si può non far notare come l'infortunio di Paul Pierce non sia del tutto guarito. Assente contro i Raptors, riesce a rientrare per le vittorie contro i Grizzlies ed i Knicks, ma purtroppo un riacutizzarsi del problema alla schiena lo ha costretto a fermarsi ancora.
Il problema non è di poco conto perché è ovvia la fondamentale importanza del giocatore nell'economia della squadra. Il problema più grave è la mancanza di certezza del problema fisico: una slogatura, una rottura di osso o di legamento ha recuperi più o meno lunghi, ma certi. Questo infortunio invece si può risolvere in pochi giorni come in molte settimane.
Il fatto che Pierce sia tornato per due gare è segno che l'infortunio non è grave, ma le preoccupazioni per il riacutizzarsi del problema non sono da sottovalutare.
Lo abbiamo fatto la settimana scorsa, non vedo perché non rifarlo adesso: quali giocatori si sono proposti per sopperire alla mancanza di Pierce? Ovviamente Antoine Walker, che con 22 punti, 12 assist ed 8 rimbalzi sfiora ancora una volta la tripla doppia. Poi si nota J.R. Bremer con 25 punti e 5 rimbalzi ed Eric Williams con 11 punti, 6 rimbalzi e 5 assist.
I nomi sono sempre gli stessi: Bremer e Williams. J.R. ha anche ottenuto il suo massimo in carriera in punti, sembra proprio una splendida novità . C'è da notare che i suoi alti e bassi nel punteggio si stanno leggermente attenuando, ed il bello è che stanno convergendo verso la doppia cifra.
"In ogni gara io ne guadagno in confidenza, ed i miei compagni di squadra e l'allenatore mi stanno aiutando molto. È per questo che sto giocando meglio adesso, si fidano di me" dice Bremer.
Se vogliamo essere pignoli, raramente i suoi assist superano i 5 a gara, ma il ragazzo è giovane e può migliorare. Ritengo scontata la firma per la prossima stagione, semprechè i Celtics abbiano la possibilità di contrastare eventuali richieste d'altre squadre. Questo però è un problema che si affronterà la prossima estate.
Sempre per il reparto piccoli è stato firmato Bimbo Coles, lasciato libero da Cleveland. Con la partenza di Shammond Williams in roster c'era solo Bremer come play puro e Tony Delk come play-guardia. Ora con Coles, firmato al minimo salariale, i Celtics hanno le spalle coperte anche in questo ruolo, infatti il g.m. Wallace ha dichiarato: "con tutta probabilità è la nostra ultima modifica al roster per questa stagione".
Wallace ha anche elogiato la nuova proprietà che gli permette d'avere le spalle coperte finanziariamente ed assicura la possibilità di soddisfare le esigenze della società per arrivare nelle migliori condizioni ai prossimi play-off.
Kedrick Brown ha ancora una volta fallito la sua occasione di mettersi in mostra. Con Pierce fuori avrebbe potuto far vedere quanto vale, ma purtroppo nelle due gare in cui Double-P non è potuto scendere in campo ha collezionato solo 2 punti per gara. Veramente troppo poco. Per fortuna che il suo contributo in difesa ed il suo atletismo gli permettono di sopperire ad un effettivo problema in attacco.
Aggiornamento della vicenda Vin Baker: l'agente del giocatore, Aaron Goodwin, ha accusato la dirigenza Celtics di non dare sufficienti informazioni sul suo cliente. Anche l'associazione giocatori, nella figura del portavoce Dan Wassermann, non molla la presa, adesso con un'altra contestazione: l'alcool non è incluso nella lista delle droghe per le quali è prevista la sospensione senza stipendio. La sensazione è che la storia non sia finita, anche perché Goodwin ha assicurato che Baker tornerà in squadra prima del termine della stagione, cosa che Wyc Grousbeck nega decisamente. Ci aggiorniamo le prossime settimane.
Walker ha avuto occasione di fornire ancora una volta il suo pensiero sul proseguimento del campionato: "durante tutta la stagione abbiamo avuto degli infortuni, io per quattro partite, Paul per tre, poi c'è stato Tony Battie e Tony Delk che hanno perso la loro parte di gare. Siamo una squadra che ha bisogno d'essere in salute. Quando guardi ai nostri successi l'anno scorso, eravamo a posto fisicamente lungo tutto l'arco della stagione. Ora se staremo in salute, possiamo legittimamente correre per il titolo dell'Atlantic Division".
Un traguardo ambito, ma non impossibile da conseguire. In ogni caso, guardando quello che succede alle altre squadre, non c'è troppo da lamentarsi sugli infortuni.
La settimana prossima ci saranno le seguenti gare:
domenica in casa contro San Antonio;
mercoledì in casa contro New Orleans;
giovedì a East Rutherford contro New Jersey.
Settimana abbastanza ostica, che vede i Celtics affrontare due delle squadre ai vertici delle rispettive conference ed un'altra, gli Hornets, in striscia positiva da 8 gare. Ritengo che bisogna ritenersi soddisfatti se si riuscirà a chiudere la settimana in modo positivo. Se Pierce non riuscirà a tornare in campo, anche una sola vittoria è da considerarsi un successo.
Situazione particolare in classifica: le tre squadre in testa alla Eastern Conference, Nets, Pacers e Pistons, hanno avuto un calo tutte e tre contemporaneamente ed al momento si aggirano tra il .623 ed il .613. La contemporanea ascesa di Celtics, 76ers e soprattutto Hornets fa in modo che si stia formando di nuovo il sestetto di inizio campionato. Il distacco dalla vetta per i Celtics è di soli 2 lunghezze e mezza.
La matematica certezza ancora non c'è, ma mal che vada i Celtics non scenderanno sotto la sesta piazza nell'Eastern Conference. Ovviamente tutti noi tifosi speriamo che la posizione a fine campionato sia migliore.
A risentirci fra sette giorni.