Back to back in Hockeytown?

Sergei Fedorov, il miglior realizzatore dei Red Wings…

Stagione 2001-2002.
Scottie Bowman riporta i due volte campioni del mondo di Detroit al titolo.
Sono passati 3 anni dalla doppietta senza storie contro Phila e i Capitals, tre anni in cui la squadra un po' perchè sazia di vittorie, un po' perchè sempre contro dei fortissimi Avalanche nei playoffs (tranne un anno con i Kings), aveva alzato il piede dall'acceleratore e si era adagiata sugli allori o quantomeno si era resa conto che per continuare a vincere era necessaria una grinta e una fame di vittorie che in quel momento era venuta meno.

Ma quando una squadra è composta da campioni la fame di vincere torna sempre ed eccoci qui nel Maggio 2002 con qualche aggiunta illustre (Chris Chelios, Luc Robitaille..) a festeggiare il ritorno della Stanley Cup ad HokeyTown,dopo una stagione fantastica (una rimonta al primo turno da sotto 2 partite a zero con i Canucks, la vittoria 7 a 0 in gara 7 di finale di conference con Colorado), con l'abbandono in trionfo di Bowman, il primo titolo di Dominik Hasek, l'ennesima vittoria di una squadra costruita per vincere subito, con un età  media tutt'altro che bassa. Tutti felici e contenti.

Stagione 2002-2003.
Coach Bowman ha lasciato le redini della squadra a Dave Lewis, non c'è più The Dominator fra i pali (sostituito dall'ex Meaple Leaf Curtis Joseph), Yzerman subito fuori per infortunio.

Detroit inizia piano, i campioni del mondo faticano ad ingranare, Joseph non sembra poi cos・insormotabile: la tipica partenza lenta di una squadra che ha appena vinto un titolo e riparte fra tanti cambiamenti e un stato psicologico di appagamento.

Verso Dicembre Detroit tocca un picco di meno 7 punti dai rivali di division di St.Louis. E' più dura del previsto, il capitano e leader Steve Yzerman (non guardate le statistiche che non centrano niente con quanto Yzerman influisca sullo spogliatoio di Detroit) è fuori fino a Marzo.

I RedWings comunque riescono a restare a contatto rosicchiando punti ad una St.Louis che sembra non riuscire a mantenere più quel ritmo paranormale di vittorie con cui aveva iniziato la stagione.

E così ci ritroviamo a Marzo, Detroit, a pari partite giocate, è in testa alla division con 4 punti di vantaggio sui St.Louis BluesBlues e terza nella Western dietro a Dallas e Vancouver. Come si è giunti a questo?

Innanzitutto Joseph, che non piu di un mese fa era ancora fortemente criticato, ha dimostrato perchè i RedWings lo hanno scelto per rimpiazzare Dominik Hasek.

30 vittorie da inizio stagione, decisivo con 33 parate nella vittoria 3 a 2 contro gli emergenti Tampa Bay Lightning di LeChavalier, 29 nell'ultima partita contro i St.LouisBlues. In una vittoria 7 a 2 che negli Stati Uniti viene definita “Statment game” ovvero una di quelle partite in cui si chiarisce come stanno le cose.

Detroit è 10-0-0-1 nelle ultime 11 partite con 8 vittorie di fila, e la striscia è ancora aperta.

Yzerman è rientrato, ma ciò che si sta sicuramente dimostrando come punto di forza di questa squadra è proprio il fatto che tutti contribuiscono al successo.

Non c'è un giocatore da 120 punti a stagione, se andate a vedere i primi 6 o 7 giocatori per goals e assist nella lega non troverete nessuno fra le file dei RedWings.

Sergei Fedorov, sicuramente favorito dalla assenza di Steve Yzerman, ha 66 punti (29g 36 a ), Brett Hull 62 (28g 33 a), Brendan Shanahan 56 (26g 30 a) e basti sapere che dopo questi tre il giocatore che ha piu punti è un difensore, ovvero l'immenso Lidstrom con 54.

Da non dimenticare il giovanissimo rookie Henrik Zatteberg (33 punti) nominato rookie of the month, con 5 goals in 11 partite, a febbraio e possibile candidato a vincere il Calder Trophy.

Sommiamo tutto questo alla dose infinita di esperienza che questa squadra ha e consideriamo il fortissimo nucleo di base di giocatori (McCarty, Draper, Lidstrom, Shanahan, Fedorov e tanti altri) che rimane tale dal '97-'98, e ci accorgeremo che quese circostanze portano i Detroit RedWings ad essere una fra le favorite per la StanleyCup di quest'anno, ad un possibile Back to Back come quello delle stagioni '96-'97 e '97-98

Certo la strada e meno facile che mai ad Ovest.
Vancouver ha trovato una chimica di squadra ottima, è in testa alla Northwest con 6 punti di vantaggio sui comunqe fortissimi Colorado Avalanche, che sono in rimonta, stanno attraversando un grande momento di forma, hanno ritrovato il capitano Joe Sakic e sono sicuramente un po' la bestia nera di Detroit con cui la rivalità  è una delle più accese in tutto lo sport U.S.A.

Nella Pacific non si può che prendere nota dei Dallas Stars che con 89 punti (3 più di Detroit) sono la miglior squadra dell・NHL; e non scordiamo i St.Louis Blues che, se non altro per una questione di statistica, dopo 20 anni di sconfitte nei playoffs prima o poi dovranno pur vincere e sono comunque una squadra forte in tutti i reparti.

Considerando di poter raggiungere la finale si deve poi fare i conti con una EasternConference da cui possono uscire due solide finaliste come Ottawa e NewJersey(miglior difesa del campionato), e squadre in ottima forma come i Flyers.

Per Detroit, che prima della postseason dovrà  affrontare ancora due volte i Blues e una Colorado,i presupposti di vittoria ci sono sicuramente, ma tante altre squadre sembrano non essere da meno e sappiamo bene che nei playoffs NHL, più che in ogni altra disciplina sportiva americana, le sorprese in una serie di playoffs sono all弛rdine del giorno.

Che dire ci sarà  di che divertirsi nei prossimi mesi per gli appassionati di hockey.

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