La solita espressione, la solita tenuta di Mark Cuban…
Uno contro uno, sfida del giorno. Se mi batti non leggi più, se vinco io, vai avanti. Domanda facile facile: conosci uno come Mark Cuban?
Se sei qui è perché non hai risposto e ti capisco: non era così facile in fin dei conti. Già , perché un altro come l'owner dei Mavs è davvero difficile trovarlo, in virtù del fatto che, probabilmente, la sua è una delle storie più tipicamente americane e meno tipicamente americane allo stesso tempo, che lo sport USA possa fornirci.
Definirlo 'atipico' gli va decisamente stretto, però, perché al contrario è forse la tipicità fatta persona; fuori da ogni schema mentale che noi associamo alla figura irraggiungibile del mega-presidente di fantozziana memoria, ecco questo sì. Anche se, comunque, risulta riduttivo.
Hai mai pensato, appassionato come sei di basket, di avere 1.7 miliardi di dollari da un giorno all'altro? Fino a ieri spendevi per andare a vedere la tua squadra del cuore e il giorno dopo – puff! – te la compri, la tua squadra. Hai il tuo giocattolo e ci investi dentro tanti di quei dollari che la gente fa la fila per venirci a giocare.
Da tifoso, non ti perdi una partita che sia una e rimani tifoso come eri prima se non di più. Con una differenza, però: ora hai tutti gli occhi addosso, sei un modello per molti e" te ne freghi!
Allora urli agli arbitri come se fossi un tifoso e basta, pensi a tutte quelle problematiche che un presidente normalmente non coglie, ti presenti alle partite con i jeans e la maglietta perché farai casino tutta la partita e la birra ghiacciata, che hai sempre in mano da sempre, potrebbe rovinarti il vestito nuovo che non hai perché non ti è mai servito a nulla e non vedi perché dovrebbe servirti ora. Ecco, tutto questo, in sintesi, è Mark Cuban.
Detto ciò, molti pensano ancora che la fortuna dei Mavs sia nel patrimonio che il suo presidente ha instillato nelle casse della squadra texana: niente di più sbagliato. Il segreto ha dei nomi e cognomi e si chiama entusiasmo, passione, interesse, amore per il basket. Perché questa è la grande differenza che divide tutti gli owner di tutti gli sport da Mark Cuban: non è un investimento e basta, per lui è molto di più e va trattato come tale.
La gente che va alle partite questo lo vede e lo vedono anche i giocatori, lo vede il coach e tutto lo staff tecnico, ecco il segreto.
Siccome dietro ad ogni uomo si nasconde una grande storia, Mark Cuban ne ha una che le batte proprio tutte e chi non ancora non la sapesse, ha l'obbligo morale di conoscerla.
Dal garage di casa sua (davvero!), durante l'università , il nostro crea la MicroSolutions, i cui prodotti scaricabili dalla rete si diffondono in breve negli USA e in tutto il mondo. Per una scorpacciata di milioni di dollari, la CompuServe la rileva nel 1983 dal giovane Cuban, il quale, con un fondo cassa un pochino più ampio di prima, continua a dedicarsi al mondo dell'elettronica fondando la Broadcast.com, azienda leader al mondo nel settore del multimedia e dello streaming su internet.
Venduto il tutto per centinaia di milioni di dollari a Yahoo!, ad oggi, il presidente dei Mavericks, possiede la HDNet, network di TV ad alta definizione il cui intento è rivoluzionare il mondo dei media.
Alla fine della fiera, i Dallas Mavericks guidano l'NBA dall'alto di un gioco fluido e veloce contrario esteticamente e praticamente alla regola degli ultimi anni che vede vincitore a fine anno chi sa tenere a bada il 34 di centro area. Personalmente non vedo Nash, Dirk e soci alzare il dito al cielo a giugno ma, sono sicuro, ad oggi non esiste nessuna squadra più bella da vedere. E molto di tutto questo è passato per la testa al tifoso con il conto in banca di tutto l'American Airlines Center.
La morale di tutto questo?
1 – Se avete un garage, tenetevelo stretto.
2 – I soldi non fanno la felicità , ma tolgono tanti mal di testa.
Dimenticavo, scrivigli, se vuoi: mark.cuban@mavericks.com