La solita, travolgente azione di Allen Iverson…
L’All Star Game ha sicuramente giovato ai Sixers.Già nell'anno della finale contro i Los Angeles Lakers, il magico week-end aveva sancito il matrimonio tra Mutombo e la città dell'amore fraterno.
Dopo quest'ultima settimana delle stelle, infatti, Philly ha messo in saccoccia sette W consecutive. Tenendo presente il fatto che l’infermeria dei Sixers non è ancora vuota (MacCulloch è continuamente assediato dal solito problema al piede), questa striscia rappresenta una nota molto positiva.
Ed i 76ers si sono ripresi qualcosa anche dalla “dea bendata” superando i Bulls dopo due overtime, sorpassando i Magic all’ultima curva, grazie al solito “The Answer” ( 99-98 il finale), ma soprattutto battendo, in trasferta, i New Jersey Nets per la seconda volta in questa stagione. Vittoria fondamentale, sia per il fatto che inietta grande fiducia negli animi dei Sixers in chiave playoff, sia perché permette alla banda di Larry Brown di riprendersi dalla batosta subita tra le proprie mura da Kittles (35p!!) e soci.
In occasione della rivincita, rispetto al match del First Union Center, Phila sembra soprattutto aver cambiato l’approccio difensivo al match. Il due di Febbraio i ragazzi di Brown concessero un devastante 9/18 nelle conclusioni da tre puti ai Nets, ed un 55% al tiro complessivo.
“L’ultima vittoria contro New Jersey – racconta Brown – è stata la più bella della stagione se si considera che è arrivata senza Mckie, senza Todd e Monty Williams, non potevamo difendere meglio, nel quarto decisivo li a abbiamo tenuti a 17p; nella partita di pochi giorni fa avevamo difeso male e tirato peggio”.
E contro i Nets si è visto anche un grande Derrik Coleman con 15 punti e ben 16 rimbalzi:
“La cosa più importante della mia gara sono stati i sette rimbalzi offensivi, il rimbalzo offensivo è una chance in per la tua squadra di azzerare il cronometro e riprovare ad attaccare. Ogni vittoria è importante, ma questa è particolare, è una grande vittoria”.
Nel finale sono arrivati punti importanti da Buckner e in particolare di Van Horn, trovatosi ancora contro la sua ex squadra e di fronte alle solite voci riguardo allo scambio della scorsa estate: “Penso che lo scambio non fosse il vero motivo della nostra grande motivazione per questo match”.
E dopo questa splendida vittoria i Sixers hanno steso ancora una volta i Chicago Bulls e per due volte i Cleveland Cavs dell’ ex Jumaine Jones. Per alcuni vittorie scontate, ma non so quanto, se si considera che pochi giorni fa gli stessi Nets sono inciampati alla Gund Arena.
Contro i “tori”, finalmente, un grande Kenny Thomas con 20 punti ( 9/11 al tiro) e 14 rimbalzi e finalmente Monty Williams che ha chiuso il match con 9 punti in 14’.
Nella prima sfida contro i Cavs è stato Iverson show-time (41p), mentre al First Union Center Philly ha messo sei uomini in doppia cifra, cosa che Brown vorrebbe sempre vedere.
“Contro Cleveland abbiamo messo assieme due importanti vittorie. Cleveland ha una pessima classifica, ma sapevo che potevano essere molto pericolosi offensivamente e lo hanno dimostrato soprattutto al First Union Ceter. La sesta vittoria consecutiva ci permette di rimanere in lotta contro Boston per il secondo posto nell’ Atlantic Division. A questo punto della stagione ogni vittoria è fondamentale, specialmente in casa bisogna vincere. E’ un momento che in casa stiamo giocando molto bene, in generale stiamo migliorando. Cleveland ha tirato fuori ottime cose dalla sua panchina, ma noi abbiamo risposto con una grande prestazione di tutto il quintetto base”.
Dopo la sfida con i Cavs, i 76ers hanno ricevuto tra le proprie mura i Memphis Grizzlies del post-trade. Per l’occasione il miglior Eric Snow della stagione, ma forse anche di sempre con la prima tripla doppia della sua carriera: 22 punti, 10 rimbalzi e 11 assist.
“Erik sta disputando la sua miglior stagione – dice Brown – è tutto l’anno che gioca così, per me la tripla doppia non è una sorpresa. Adesso anche qualcun altro se ne accorgerà ”.
“Se riuscissi a fare come Jason Kidd, che fa di queste cose ogni partita, sarebbe davvero un grande affare!!” scherza Snow.
Ma se Febbraio si concluderà con la sfida casalinga contro i Jazz, il mese di Marzo vedrà Philadelphia compiere un “discreto” viaggio all'ovest.
Per l’occasione Coach Brown dovrà vedersela con Denver, Portland, Sacramento, Lakers e Seattle. Queste sette vittorie consecutive risultano, visto il futuro che attende Iverson &c. quanto mai importanti.
Dal “viaggio” di inizio marzo sarebbe un successo uscire con un paio di vittorie in tasca, ma sarà dura.