Potrebbe essere arrivata la stagione giusta per il titolo di MVP per TMac
Quando ho saputo che era in programma un pezzo su di lui sono stato subito attratto" anche se devo ammettere che non mi aspettavo fosse così difficile scrivere di un fenomeno" già !, un fenomeno"
Forse perché è sempre stato solo ed ha vissuto i suoi primi anni NBA nell'ombra, forse perché è il mio primo articolo o forse perché scrivere di persone di queste capacità non è mai semplice". Bah! Credo che questo rimarra uno di quei quesiti a cui non puoi o non vuoi trovare una risposta, ma di cui ti tormenti senza una precisa ragione"
TMC, Big Sleep, o più semplicemente Tracy Lamar McGrady, come si può adesso come adesso non parlare di lui"
Alcuni lo chiamano addirittura "il Prescelto", forse per quella sua aria "jordanesca", forse per quelle parole dette dallo stesso Re, che indicava lui come il suo più probabile successore".
Ma è inutile dirvi di cose che avete già letto o di cui avete già sentito parlare" Secondo me è giusto andare a scavare nelle radici di questo ragazzo della Florida per capire" Anzi per capirlo"
Questo viaggio lo faremo insieme e spero che sarà un'esperienza indimenticabile" Per me lo è gia da adesso…
Iniziamo col dire che Tracy Lamar McGrady (203cm per 98.6 kg) ha avuto il suo primo natale il 24 del maggio del 1979 in quartiere di Bartrow (Florida).
Adesso immaginiamo un ragazzino che vive a meta strada tra Tampa e Orlando in una zona denominata "the Hill in Auburndale", in una città qualsiasi di 9000 abitanti e con degli ideali solidi come la madre e la nonna" Un ragazzino qualunque"
Uno con la madre cameriera a Disney World e spesso lontana da casa e con una nonna, invece a casa, sempre con un consiglio pronto" naturalmente famiglia separata, ma con il padre, "Sir McGrady", che si interessa del figlio" insomma il classico ragazzino"
Beh aggiungiamo un buon pitcher di baseball e quei suoi 203 centimentri che lo direzionano verso "l'arancia a spicchi"" Aggiungiamo anche un buona coordinazione e un buon talento" Abbiamo fatto 30 facciamo 31" Et voilà " Miglior giocatore dell'High School nel 1997"
Ma è meglio seguire un passo alla volta"
La passione del basket si è capita che c'è ed il ragazzino inizia a giocare nella Auburndale High School dove se la "cavicchia" ed impara i fondamentali"
Successivamente, nell'estate da "minor" partecipa al camp dell'Adidas ABCD. Lì stupisce tutti tra scout e allenatori, in particolare uno: Joel Hopkins che, dopo averlo visto, crede di avere trovato il talento per la sua squadra.
Tracy accetta e si ritrova a giocare in quel di North Carolina nella Mount Zion Academy di Durham. Hopkins aveva visto bene"nel '97 il suo talento esplode: diventa giocatore dell'anno per le scuole superiori con ben 27.5 punti di media, 8.7 rimbalzi, 7.7 assist, 2.8 recuperi e 2 stoppate a partita tirando dal campo con un modesto 56.3%.
Dopo questa rivelazione ne attua un'altra ancora più sconvolgente: decide di passare ai professionisti senza passare dal college" e così al draft del 1997 è la nona scelta assoluta.
Dopo una prima stagione di addattamento nel mondo dei grandi con percentuali non entusiasmanti (64 partite giocate, 45% dal campo, 71.2% dalla lunetta, 269 rimbalzi, 98 assist, 61 stoppate, 451 punti e 7.0 punti di media) ha iniziato la sua evoluzione migliorando anno dopo anno tutte le voci delle statistiche.
Nel 1999 i Toronto scelgono il cugino Vince Carter e per T-Mac, dopo un'ultima stagione, è l'ora di fare i bagagli e trasferirsi"
La scelta ricade su Orlando squadra di cui "lui" è innamorato sin da piccolo"
Infatti fa subito bene e diventa la stella indiscussa migliorando fino a raggiungere la convocazione all'All Star Game che lo ha consacrato nel 2002.
In Florida si trova bene adora mangiare da "Chilis or Bahama Breeze" e nel tempo libero gli piace passeggiare per la citta con Clerenda, la moglie, inoltre segue il baseball e ascolta musica (preferibilmente R.Kelly e Jay Z).
Questo suo "essere sereno" sta dando i frutti anche in campo dove attualmente le sue statistiche dicono: 44 partite giocate, 39.6 minuti per incontro (17esimo in NBA) e ben 30.4 punti per incontro (1° in NBA). E' inutile dire che il maggior candidato per il titolo di MVP della regular season".
Un fatto è certo, quello del ragazzino di Florida è un talento come non se ne sono mai visti" e se lo dice il più grande giocatore di tutti i tempi, quello con il 23, allora un po' di verità c'è.
In passato è sempre stato da solo nel campo soprattutto nelle High School dove si è conquistato con il sudore la convocazione al McDonald's All-America Team.
Nei suoi Magic è fondamentale e parecchie, troppe volte si trova da solo a dover vincere le partite; senza di lui ad Orlando non si respirerebbe aria di playoff anzi non se ne sentirebbe nemmeno l'odore" questo fa si, insieme a quelle straordinarie statistiche di prima, che sia automaticamente il principale candidato al titolo di MVP della regular season.
Lui, "Il Prescelto", è un vero autistico del gioco e secondo parecchi, compreso il mio modestissimo parere, fa parte di quella restrittissima cerchia di giocatori che non giocano il basket, bensì lo scirvono con poesie, versi e rime irripetibili che rimbombano nel tempo come un eco assordante che assilla gli altri semplici giocatori che, insieme a parecchi altri delle future generazioni, sono consapevoli di non poter mai essere tra quei pochi eletti".
Eh si! Uno come TMC capita poche volte nella vita e bisogna saperselo godere e sfruttare" cosa che non stanno facendo i Magic, rei di averlo lasciato solo" senza dargli un supporto degno di lui" troppo solo a tirar avanti la carretta con le conseguenze buone e cattive che ne conseguono" come quando segna 40 punti e ti vince la partita e, anche, come quando non è in serata e perdi di 20".
Dalla Florida si può udire già da adesso l'urlo della folla" Beh" permettetemi di unirmi a loro perché abbiamo tra di noi "il prescelto"." al quale manca ormai solo un fattore" la squadra!
Concludendo con un pizzico di pazzia e una buona dose di utopia vorrei dare un consiglio ai Magic" Mettetevi una mano sul cuore e l'altra sul portafoglio"
Ed a buon intenditor… poche parole!