Provate ad immaginare la sensazione di vivere una azione del genere… a 3 metri di distanza!
All Star Game Atlanta. In campo.
Sono in campo? Mi guardo attorno e ventimila persone che aspettano qualcosa: ma cosa? Molti mi osservano incuriositi, altri interdetti.
Provo ad alzare gli occhi piu' in alto e i riflettori mi accecano. Decido di guardarmi attorno, quando mi accorgo di avere a fianco un pallone. Lo prendo e sento da dietro "Finalmente, diamoci una mossa!" Mi giro per sentire chi aveva detto questa frase ed e' Jordan.
Non Giordan" Michael Jordan. Addosso a lui la canotta bianca dei Wizards, a me quella di arbitro. Che dico, di capo arbitro. Pronto per la palla a due. E' un sogno" Beh, veramente avrei preferito giocare con loro, non arbitrarli!
MJ fa: "Vogliamo cominciare? Forza!" Da dietro Allen Iverson, il mio mito, si avvicina e mi fa: "Sbrigati che non abbiamo tempo da perdere". Non ho il coraggio di rispondergli: i suoi tatuaggi mi fanno un po' paura, anche se con l'altezza siamo li'.
Non so piu' dove guardare. Un cono d'ombra scende su di me: Yao Ming e' enormemente enorme, ma non dice una parola. Cerco al mio fianco gli altri due arbitri, ma non ci sono. Da solo" ad arbitrare 'sti mostri? Milioni di persone che mi guardano: ci mancava solo che fosse gara sette di finale e poi potevo morire d'infarto.
Mi do una scrollata e mi avvicino al centro del campo. A destra Yao (che salta per me, che onore) a sinistra Ben Wallace. Tutt'intorno Kobe, Allen I e tutti gli altri che mi guardano scocciatissimi. Andiamo, una bella alzata, coraggio. Lascio andare il pallone e non mi sembra male sta alzata, ma i due non saltano.
Ma perche'? Semplicemente perche' la splendida, soffice e morbida alzata era arrivata a malapena sopra la testa di Yao. Una sghignazzata terrificante, dietro di me, da far gelare il sangue. La palla rotola a pochi metri, ma nessuno la raccoglie. Mi guardo attorno e pure i ragazzi con la ramazza ridono.
Abbasso lo sguardo e furibondo raccolgo sta maledetta palla. "Noo, questo e' una piaga! Toglietemelo da davanti!" Mi giro e mi becco il resto"
"Se non ti dai una mossa, facciamo notte, SBRIGATI!" Niente parolacce, solo un tono inequivocabile.
Alzo il pallone con i nervi a fior di pelle e finalmente si inizia. Quando mi rendo conto che dovro' arbitrare per due ore questi tipini, una sensazione di paura mi blocca completamente. Basta, e' un incubo! Provo comunque a tener duro e se mi trattano da schifo fa niente"
Kobe porta palla marcato da Allen I, prende il blocco e si alza da tre. Ciuff! La mia bocca si apre da sola, e rimanendo cosi' lo sguardo va verso il numero tre bianco. Mi brucia sul posto.
Dalla serie: "Oltre il canestro, pure questo che guarda". Mi giro e vedo che TMac e' gia' dall'altra parte: slalom a velocita' fotonica e appoggio al tabellone. Oh mamma. Il tempo di girarmi e Kobe lancia stile football per Steve Francis che piazza una bomba dall'angolo.
Il mio corpo e' inerme, la testa gira come al tennis. Kobe con un sorrisetto dei suoi: "Ti piace lo spettacolo?" E io ? Io che davanti alla tv mi esaltavo, provavo i movimenti, andavo il giorno dopo a "rifare" le stesse cose, ora ero imbalsamato. Il mega flipper continuava ed io non riuscivo a stargli dietro.
Mi appoggio al tavolo e appoggio il fischietto. "Ok, e' meglio che vada negli spogliatoi". Poi mi ricordo che non ho niente li'. Mi giro verso gli spalti e mi viene un'idea.
Chiamo un venditore sugli spalti a poca distanza e prendo del popcorn. Poi mi siedo appena dentro il campo a guardare i miei beniamini. Mi hanno trattato come una pezza da piedi, ma non mi possono cacciare da li'! Io sono l'arbitro e non e' poi cosi' male!!