Cuban non è nessuno… in Italia abbiamo molto di meglio come presidenti…
Se io fossi Lina Wertmueller (ma grazie a Dio, non lo sono), il titolo di questa settimana sarebbe: 10 cose che la NBA invidia al calcio italiano (se solo sapesse che esiste).
Premessa:
Abbiamo sempre magnificato la cultura sportiva americana. Quella che non concepisce violenze nei palazzi, che si limita a buuu-are gli avversari, al limite sfotterli con un cartello, ma che quasi mai va oltre.
Vi siete fatti un idea? Adesso attenzione, perche' cambiamo lo scenario. Probabilmente i deboli di stomaco non resisteranno, ma noi ci si prova ugualmente. Verra' fuori un'NBA da sagra paesana, che divertira' la prima settimana, e che chiudera' la seconda.
Abbiamo anche tentato di verificare se ci sono cose o persone negli States che possono essere paragonate alle nostre italiche “perle”, ma non sempre ci siamo riusciti
10. Niente salary cap
9. Le retrocessioni
8. I ritiri pre-partita
7. Gli ultras
6. Luciano Moggi e la GEA (David Falk e la FAME)
5. Sensi e Gaucci (Mark Cuban)
4. Il sorteggio arbitrale “pubblico”
3. Le moviole
2. Il silenzio stampa
1. Il processo di Biscardi (inimitabile)
10. Niente salary cap, ovvero vale tutto: puoi dare miliardi ad una stella, miliardi ad un giocatore medio, miliardi ad un brocco e questo non influisce sul tuo monte salari, perche' questo NON ESISTE! Al limite puoi prenderti dell'imbecille dagli addetti ai lavori, ma il rischio e' limitato. Vuoi mettere il libero mercato, rispetto a quei vincoli rigorosi che impediscono ad un proprietario di disporre al meglio (o al peggio) delle sue risorse?
9. Le retrocessioni: Immaginate dove sarebbero oggi i Clippers o Cleveland: probabilmente in giro per gli States su qualche autobus sgangherato a battagliare in palazzi da 1500 posti per poche decine di dollari. E invece quelli stupidi degli americani, che di sport non capiscono nulla, se hai una stagione balorda perche', chesso', ti si sono rotti due giocatori bravi, ti fanno scegliere un collegiale buono, cosi' il prossimo anno va meglio.
Maddaiii!!!!
8.I ritiri pre-partita: E qui si ride! Prego andiamo da Shaq e Kobe e spieghiamo loro che, causa i risultati scadenti, per tutta la settimana la squadra fara' un ritivo punitivo nel deserto del Colorado, senza la possibilita' di uscire. Sara' difficile rianimarli…..
Ma e' cosi' che si costruiscono gli spogliatoi uniti tipici delle squadre vincenti, come hanno fatto a non capirlo prima???!!!?
7.Gli ultras: prendete adesso la curva che piu' vi aggrada, eliminate le frange di violenti (perche' verrebbero massacrati dai cop ad 1 Km dallo stadio) e piazzateli su una gradinata del Forum o del Madison. Tamburi, striscioni, qualche fumogeno, frizzi e lazzi, striscione che cala dall'alto e li copre per intero. Bello? Si, si: poi inizia la partita e cominciano gli insulti, i vaffa, e quando va male si lanciano carte o peggio monete e bottigliette. Ah, gli Americani non apprezzano il colore del tifo!!!!
6. Luciano Moggi e la GEA. Qui c'e' il paragone, ma non e' troppo centrato. Infatti stiamo cercando di confrontare un altissimo dirigente di una potentissima squadra italica (diciamo un Jerry West, ma per fortuna la sagoma di Moggi non c'e' nel logo della Lega Calcio) con un altrettanto potente agente dei giocatori. Peccato che oggi un giocatore sappia gia' che, se e' un crack, puo' guadagnare al massimo x milioni di dollari, e per fare un contratto bastano 4 contabili ed una calcolatrice con le batterie nuove.
5. Sensi e Gaucci. Qui l'italica pedata ha un vantaggio abissale, pur avendo perso per disgrazie personali un autentico Hall of Famer come Vittorione Cecchi Gori. In qualche uscita Mark Cuban puo' essere paragonato a qualche italico presidente, ma le esternazioni di Sor Sensi (un Aldo Fabrizi piu' basso) e del leggendario Gaucci andrebbero a rullo giornaliero in tutti i notiziari sportivi della nazione. Cuban e' comunque un giovane ed avra tempo di rifarsi. Non degno di nota il comportamento delle due leghe: multe terrificanti a Dallas, deferimenti (che roba e'?) a Testaccio o a casa dei Baci Perugina…
4. Il sorteggio arbitrale “pubblico”. Cominciamo a rotolarci dalle risate: nella lega dei canestri, la terna arbitrale e' nota quando entra nel palazzo, non prima. I meccanismi di selezione sono sconosciuti, ma e' altamente probabile che i 4 capelli che fanno surf sul cranio di Dick Bavetta si vedranno in una gara7 o dopo una qualsiasi gara in cui i grigi non hanno troppo convinto. Immaginate nel nostro bel paese se il designatore mandasse un altro signore, anche questi scarsicrinito, a fare tutte le gare di un certo livello, anziche' sorteggiare Bebbe De Beppis (che assomiglia tanto a De Santis), sconosciuto esordiente alla 4a gara di serie A. Ma nel Paese del Superenalotto, che ci vogliamo far mancare un bel sorteggione??
3. Le moviole. Le moviole ci sono da entrambe le parti, solo che ad Ovest AIUTANO gli arbitri, ad Est li crocifiggono. Lungi da me fare una crociata sulla moviola sul campo da calcio (partite di 6 ore…) ma magari dare un'occhiata se la palla e' entrata o meno, sarebbe pure carino.
Ma e' nelle difficolta' che si temprano i caratteri. E poi non vorremo mica buttare in mezzo ad una strada intere generazioni di moviolari e moviolieri di tutte le razze ed i colori!
2. Il silenzio stampa …. scusate, mi asciugo le lacrime. Le uniche volte che si vedono i giornalisti negli spogliatoi del calcio, e' quando si deve festeggiare. Negli States ti permettono anche di insaponare la schiena del tuo giocatore preferito sotto la doccia, se prometti di non buttargli la schiuma negli occhi. E il garante della privacy? E l'assioma secondo cui i panni sporchi si lavano in casa? La verita' e' che siamo ancora legati a QUEL silenzio stampa del 1982, ultima gioia tricolore su un campo da calcio. Paese di santi, poeti, navigatori e scaramantici…
1. Il processo di Biscardi Consiglio a chiunque abbia avuto problemi con il proprio capufficio di lunedi, di dare un'occhiata allo zoo di scimmie urlanti alle strette dipendenze del domatore dai capelli arancioni: nessun capoufficio puo' matematicamente essere piu' idiota di uno qualsiasi dei personaggi del teatro di Bisgardi. Quando appare la sovraimpressione “L'unico e l'originale Processo”, capisco che anche l'Italia “is a great Country, or What”?
Consigli per la NBA
– Abolire il salary cap e provare a chiedere a Bush lo stato di crisi;
– Licenziare in tronco David Stern e dare l'incarico ad un manager capace…, diciamo che quello che e' a libro paga dei Knicks potrebbe fare al caso nostro, ma anche chi ha pensato al rilancio di Vin Baker potrebbe avere una chance.
– Far girare tutti i poliziotti, in modo che guardino la partita e non gli spalti, che non si puo' essere cosi' crudeli da mandare uno alla partita e poi non fargliela guardare….
– Chiamare 3 o 4 delinquentelli e dargli l'abbonamento in cambio di un po' di baccano
– Far partecipare mensilmente questi 3 o 4 ai consigli di amministrazione, magari chiedendogli qualche parere sui free agents
Fatte queste cosucce, la NBA assumera' subito una connotazione a noi familiare.
“Purtroppo” pero', gli americani apprezzano solo la nostra buona cucina, non certo le capacita' manageriali, specie in ambito sportivo…
Saluti
Kicco
PS: L'ufficio Reclami risponde a chiunque invii insulti presso vbrugia@tin.it