Il cinesone se la ride…intanto è lui il più votato tra i tifosi ad ovest tra i pivot per l'ASG
Certo che a vederli giocare in molti rimangono tuttora stupiti! Già infatti era da tempo che una nidiata di esordienti non si segnalava così tanto per gioco, qualità , ma soprattutto quantità .
Ve ne sono state tante di annate in cui ottimi giocatori, atleti capaci non solo di giocare a lungo nella NBA, ma pure di farlo ad alti livelli, hanno calcato il parquet lasciando già un' impronta agli esordi, ma replico, rischiando di essere ripetitivo, così tanti, tutti assieme e con questo seguito da parte dei media americani francamente non lo ricordo (l'ultima grande è stata la stagione '95/96: Garnett, McDyess, Bryant, Wallace, Finley, Stoudamire, Stackhouse etc).
Nel mese appena concluso a spuntarla per i riconoscimenti individuali sono stati ad Ovest Yao Ming dei Rockets, 13.2 e 7.6 rimbalzi, autore di gare devastanti per gli avversari che non sanno che fare contro i suoi 226 cm uniti a movimenti rapidi ed un tiro fantastico. Contro di lui molti lunghi, anche esperti, arrancano, se continua così saranno dolori.
Ad Est ha trionfato, malgrado lo scetticismo di molti, Jay Williams dei Bulls con 10.8, 5.6 assist e 3 carambole. L'ex play di Duke sembrava in crisi nel marasma dei Tori, però continua a fornire prove concrete, magari senza gli exploit che alcuni attendevano, ma con tanta dedizione e concretezza.
Con loro si sono segnalati con ottime prove tanti altri giocatori che avrebbero egualmente meritato riconoscimenti.
Nella Western Conference, in particolar modo, sono tanti i rookie che stanno lasciando il segno, a partire da Amare Stoudemire. Per l'ex liceale di Orlando Phoenix si sta trasformando nella terra promessa, 12.6 e 8.9 rimbalzi (primo tra gli esordienti), tanto che in molti parlano di lui come futura stella dei Soli.
Il ragazzo è una forza della natura, sotto canestro è una furia e malgrado la giovane età per adesso ancora non ha sbagliato di una virgola. Se continua a migliorare così farà tanta strada tra i pro; da seguire.
Con lui Drew Gooden, 13.2 e 5.8 rimbalzi, che il titolo lo ha vinto a novembre (e di cui abbiamo pubblicato un "gustoso" articolo) e che malgrado cifre in flessione continua imperterrito a sbattersi per i suoi Grizzlies in attesa che Gasol e soci lo aiutino per il decisivo salto di qualità .
Un gradino sotto troviamo due che, zitti zitti, la NBA se la stanno conquistando per l'avvenire. Nessuno avrebbe scommesso un accidente su Gordan Giricek, 10.4 e 2.2 rimbalzi, ma la guardiona croata sta facendo onde nel Tenessee grazie alla grinta ed al primo passo poderoso, per lui tanti plausi.
Nenè Hilario, 8.2 e 5.7 carambole, invece era atteso, magari tra qualche mesetto, lui invece ha accelerato i tempi e con il suo fisico devastante e l'atletismo sta mettendo in cascina complimenti e consigli per il futuro.
Menzioni d'onore per Marko Jaric dei Clips, Casey Jacobsen dei Suns, Mike Batiste dei Grizzlies (tanti bravi rookie si spera porteranno vittorie) e Vincent Yarbrought dei Nuggets. Loro stanno continuando a fare bene e prima o poi magari potranno ambire ai gradini più alti.
Ad Est dicevamo si è imposto Williams, ma per molti il vincitore morale è DaJuan Wagner, 17.6 (primo dei rookie) e 3.6 assist. Talento iversonesco, ma anche tanta sostanza in campo malgrado il nulla di Cleveland. Secondo alcuni ha pagato l'inizio ritardato e le poche partite giocate, per altri la flessione nell'ultima decade del mese, ma il ragazzo c'è e l'appuntamento col titolo è solo rimandato.
Caron Buttler, 13.3 e 5.6 carambole, continua nella sua marcia: tanto lavoro, tiri, penetrazioni, passaggi e rimbalzi; sta studiando il manuale della perfetta ala piccola, ma si vede che verrà promosso a pieni voti malgrado alcuni non abbiano ancora capito che il ragazzo è di pochi fronzoli e per i numeri da circo è meglio rivolgersi altrove.
A Carlos Boozer, 8.7 e 6.1 rimbalzi, avevano detto che la NBA non faceva per lui, ma il ragazzo dell'Alaska ha ascoltato, preso nota e deciso di far rimangiare il vaticinio ai molti. Riciclatosi ala alta, atleta roccioso, difensore miglioratissimo, si sta costruendo un discreto bagaglio tecnico per gli anni futuri ed una buona gamma di soluzioni offensive.
Anche qui piazza d'onore affollata. Si va da Smush Parker dei Cavs play newyorkese non scelto nel draft, a Dan Gadzuric pivot titolare dei Bucks, fino ai due guerrieri Pat Burke dei Magic e Lonny Baxter dei Bulls.
Oramai sono passati due mesi ed è ora di palare delle prime (e comunque non definitive) delusioni. In testa Mike Dunleavy Jr che con la NBA sembra non azzeccarci nulla: troppo lento, poco atletico, mai a suo agio negli schemi dei Warriors e se ci aggiungiamo pure che il tiro non entra…
Jiri Welsch invece aveva cominciato bene, peccato abbia accusato alcune battute a vuoto che lo hanno retrocesso parecchio; Chris Wilcox il parquet lo ha visto col contagocce, pochino per una ottava scelta assoluta (da rivedere, o meglio da "vedere"): discorso identico per Nikoloz Tskitishvili a Denver, Marcus Haislip ai Bucks e Melvin Ely ai Clips.
Di tempo ve ne è ancora tanto, alcuni per ora non hanno avuto chance (ci sarà un motivo?!) e sono in attesa, per tutti inizio un 2003 carico di speranze e desideri, toccherà a loro avverarli.