E' tempo di onorificenze, ma chi si ferma è perduto. Ecco la nuova speranza per continuare a sognare…
Ciao 2002.
Sei stato l’anno delle tre donne di Time, Cynthia Cooper (WorldCom), Sherron Watkins (Enron) e Coleen Rowley (FBI) che hanno rischiato la carriera o forse proprio la vita per le loro coraggiose azioni, sei stato l’anno in cui Eminem si è definitivamente affermato come star internazionale, sei stato l’anno di film epici come Harry Potter o Il Signore degli anelli o ancora della presunta e speriamo sia sempre e solo presunta guerra contro Saddam e l’Iraq.
Nello sport nostrano hanno trionfato le ragazze della pallavolo, oppure Cipollini (finalmente un importante successo per lui), ma è stato soprattutto il 2002 dei Mondiali di Calcio e di quella faccia da schiaffi di Moreno o dei calci alla panchina di Trapattoni. E nello sport USA?
Ecco la mia personale Top 10 dei temi migliori sviluppatisi quest’anno.
10. L’ULTIMA DI BOWMAN
I Detroit Red Wings hanno regalato al loro mitico coach Scotty Bowman il nono titolo di una carriera che lo ha visto calcare i ghiacci di USA e Canada fino alla veneranda età di 68 anni e purtroppo anche dopo una delicata operazione chirurgica al ginocchio all’inizio della stagione 1998/99. Ha fatto quello che doveva fare MJ a suo tempo, ritirarsi con la coppa in mano. Ma ora che è tornato tifiamo comunque per lui…
9. E’ UN GIOCO DA KIDD
Jason da Oakland si è attirato antipatie feroci dopo le sue discussioni con la moglie e così via ma anche lui è riuscito a rifarsi ampiamente sul campo portando fino in finale una squadra poco prima tra le più disgraziate degli sport americani. I vari Jefferson, Martin e Kittles lo hanno seguito divertendosi e facendoci divertire con il favoloso “Flying Circus”. Sperando che continui ancora per un po’.
8. SCIOSCIA E LA SCIMMIA DELLA RIMONTA
Gli Angels hanno vinto il loro primo titolo con una squadra giovane ed effervescente, che ha acceso le fantasie del pubblico di Disneyland giocando un baseball tutto valide ed energia. E Mike Scioscia è a buon ragione il miglior coach dell’anno. Menzione d’onore al grandissimo Barry Bonds che nonostante abbia perso, nonostante non sia mai stato simpatico a tifosi e giornalisti ci ha dato il privilegio di poter rispondere a molti nonni rampanti : “Nonno, uno con i numeri di Babe l’ho visto pure io !”
7. DIXON STORY, ASPETTANDO UN FILM
E’ vero, è tutto vero. Lasciando da parte una possibile appendice hollywoodiana la storia di Juan tra problemi familiari, AIDS e genitori visti perire senza poterli aiutare ha emozionato l’America e il mondo intero, allorché la giovane guardia di Maryland tagliava la retina per celebrare il suo titolo di MVP nella vittoriosa finale NCAA contro quello sfortunato Cuper a stelle e striscie di Roy Williams di Kansas.
6. MEGLIO IL SECONDO POSTO CHE NIENTE
Ovvero, Lance Armstrong, la Ferrari di Schumi e dall’altra parte dell’oceano i Miami Hurricanes del college football e i Lakers di Shaq, Kobe e Phil. Lance lo conosciamo, aggiorniamo i Tour de France stravinti a quattro.
La Ferrari ha bissato in maniera ancora più imbarazzante.
I Miami Hurricanes hanno vinto il Rose Bowl con Nebraska e hanno postato 11 ragazzi nei draft NFL e 2 tra i primi 5 tra i candidati all’Heisman Trophy ma soprattutto hanno vinto 34 partite consecutive.
I Lakers del three-peat si sono invece annoiati loro stessi nell’annientare i poveri Nets, già paghi per essere arrivati fin lì.
5. COMANDANO SEMPRE I VECCHI…
Cioè Jerry Rice, Michael Jordan e Mario Lemiuex che quest’anno a fasi alterne hanno dimostrato di poter insegnare ancora qualcosa ai troppo spesso irriverenti bambinetti che popolano le leghe professionistiche.
I Raiders sono una grande squadra, guidata da quello che sarà probabilmente l’MVP della stagione, tale Rich Gannon. Le loro possibilità di regalare un’ultima gloria a “Mr. Superbowl” sono molto alte.
Più basse invece per Penguins e Wizards ma non si sa mai, in fondo hanno solo i migliori giocatori di sempre nei loro rispettivi sport.
4. …MA ANCORA PER POCO.
Cioè Michael Vick e LeBron James, tanto per fare alcuni dei nomi che in questo 2002 sono emersi come le speranze di diventare i prossimi dominatori.
Mentre il QB dei Falcons ha già dimostrato ampi lampi di quello che fra poco potrebbe essere la norma, accennando alla rivoluzione del QB corridore, LeBron James è ancora un 17enne mio coetaneo che sogna ancora il suo ingresso nella NBA. Sia per Mike che per Lebron il futuro è dalla loro parte, adesso dopo tante chiacchiere di giornalisti e tifosi di tutto il mondo la palla ovale o l’arancia a spicchi è nelle loro mani.
3. GLI SCANDALI DEL BASEBALL
Tra faccende serie e meno serie il baseball del 2002 è stato sotto i riflettori in senso negativo. Si dovrebbe parlare solo della sorprendente vittoria degli Angels e invece eccoci qui a elencare gli annuali dolori di uno sport ricco di storie e di leggende ma inevitabilmente anche di tanti lati oscuri. Dalle dichiarazioni dell’MVP della National nel 1996 che ha ammesso di aver abusato con l’uso di steroidi all’infelice decisione del commisioner Bud Selig di fermare in parità un All Star altrimenti memorabile alla paralisi minacciata dallo sciopero all’ennnesimo capitolo della brutta storia di Pete Rose e del suo ritorno dopo l’accusa di scommesse clandestine è stato proprio un brutto anno per “The National Pastime”.
2. THE DREAM IS OVER
Gli Stati Uniti dei canestri hanno smesso bruscamente di sognare e ai Mondiali di Indianapolis sono tornati dolorosamente nella realtà . Morale: Paul Pierce, Baron Davis e il coach (parecchio indegno a dire il vero) George Karl hanno perso la prima partita con i giocatori della NBA contro l’Argentina di Manu Ginobili e addirittura non sono nemmeno riusciti a qualificarsi per la finale. Aspettando la rivincita di Atene 2004.
1. VINATIERI E I PATRIOTI
Il Superbowl di Febbraio è stato l’evento dell’anno perché ha saputo regalarci emozioni incredibili per tutto il significato patriottico dopo gli attacchi terroristici dell’undici settembre e per il field goal di Adam Vinatieri nell’overtime che ha issato i Patriots sul tetto del mondo. Senza tralasciare, facendo un passo indietro, la memorabile vittoria dei Patriots contro i Raiders sotto la neve e con l’inesorabile piede fatato di Vinatieri.
Questo il meglio del 2002. Non mi resta che augurarmi un 2003 ricco di felicità e ovviamente di grandi eventi sportivi. Auguri a tutti.