Di che si poteva parlare con Flavio Tranquillo, se non dei Lakers?
A metà tra la Sibilla cumana e Virgilio, scegliamo quest'ultimo, anche perché vedendo i due "amanti" sbattuti dal vento, ci sembra proprio di essere nel girone che Dante destinò ai lussuriosi.
Chi se non Flavio Tranquillo, colui che può accompagnarci nella selva oscura che è questa NBA d'inizio stagione, e chi se non Kobe e Shaq sono i due amanti di cui sopra.
Si sa il destino ha un pungente senso dell'umorismo e coloro che erano nemici ora sono uniti, come Red e Toby, o giù di lì: 2 contro 10!
"Mi sembrano proprio spaccati in due" esordisce Flavio, "2 contro 10. Tra i 10, qualcuno logoro, qualcuno scarso, qualcuno di cattivo umore". Inferno, perché è qui che ci troviamo. I Lakers ci sono ed in compagnia dei soliti noti.
A caso, tra gli altri, Chicago, Golden State e Denver, tutti che anelano almeno il Purgatorio, perché quando la palla è a spicchi, al contrario che nella Commedia, cambiare status si può.
"Male i Bulls, malino Denver e Golden State", continua il Bucolico, "Denver ha l'upside migliore, ma oggi è meglio Golden State. Si potesse fondere l'attacco dei Warriors e la difesa dei Nuggets, si farebbe una bella squadra".
Questo però è impossibile pure nel nostro immaginario aldilà " ma non c'è tempo per la fantasia perché a mezzo busto da una "tomba" ecco Spree, in tutto il suo orgoglio, simbolo di una NY sempre più in decadenza, ma ad ogni modo fiera.
"Questa è dura. O (i Knicks) pescano LeBron e ripartono, oppure partirà anche Spree, ma la musica non cambia, funeraria causa situazione salariale da tregenda".
Musica, e da lontano s'odono le ultime note di colui che ha scritto la colonna sonora dell'NBA degli ultimi 10 anni e più. Lì in un angolo strimpella un 30ello ogni tanto ma nulla più: "Non so", esordisce Tranquillo, quasi senza essere interpellato, "la scelta del ritorno è personale. Di certo Washington gioca peggio dello scorso anno e questo non è un bel segnale".
Eccesivo punire MJ con l'inferno per un po' di egoismo nella vicenda del suo ritorno, ma è innegabile che Mike&Co. si trovino nell'Ade e la sinfonia lungi è dall'essere quella di Orfeo.
Un raggio di luce ci ricorda che siamo in superficie e prima del Purgatorio, un playground dove giocano giovani interessanti. Limbo, e tra quelli Flavio chi è il migliore?
"Quello con gli occhi a mandorla, ma attenzione a Nenè"".
Prima di andare scorgiamo con la coda dell'occhio seduto a guardare il playground un giovane, tal James" troppo giovane per giocare. Ehi e quello perché non gioca?
"Volsi così colà dove si puote ciò che si vuole e di più non dimandare".
Siamo là dove si soffre nella gioia che dona la speranza dei futuri successi, magari quelli di Atlanta, dove perdere è costoso quanto rimborsare gli abbonamenti: "Magari i playoffs li faranno anche, però non vedo grandi cose".
Qui siamo più sulla Sibilla, ma va bene così anche perché davanti a noi il venerabile prefota: Isaia" the coach of the year? "No, coach of the year no!". Però I suoi Pacers sembrano maturi e la sua panchina da bollente è più fresca. "Maturi? Per ora si stanno accettando tra di loro e i buoni panchinari non mugugnano. Vediamo però quando la palla peserà di più".
Insomma rimandati o meno come si dice oggi diamogli credito. Sempre più in alto e folto gruppo ad Est. "La squadra migliore mi sembra New Orleans, ma dubito che vadano fino in fondo. Pacers e Celtics per sfidare i Nets, ma è una lotteria".
Soglie del Paradiso, ad Ovest di Stern: "Sacramento di un'incollatura su Dallas, ma occhio a San Antonio, se recupera tutti e trova una rotazione dei cambi stabile! Houston? Un outsider e nulla più."
La visione del Paradiso a noi non è concessa e ci dirigiamo verso il nostro traghettatore. Un ultimo pensiero ai due teneri amanti.
"Lakers? Ne riparliamo nel 2003" le ultime parole della nostra guida, prima che un lampo non ci balena per la mente" dimentichiamo, che i due amanti sono lussuriosi" bramano" il quarto titolo.
Chi vivrà vedrà e di più non dimandare!