Sir Charles si dimostra tale…
La NBA ha molte cose in comune con il mondo del cinema.
E' una lega fatta di personaggi: ci sono gli attori protagonisti, i non protagonisti e quelli che fanno solo una comparsata.
Ci sono i registi, gli sceneggiatori (allenatori e GM), i produttori (i proprietari), gli effetti speciali (le schiacciate di Vince Carter, T-Mac vs. Kobe, Steve Francis contro difesa schierata, Iverson contro" tutti, e potremmo andare avanti per ore) e poi ci sono le sale, le arene, dove ogni sera va in scena il grande spettacolo.
Abbiamo provato a trovare dei parallelismi tra i titoli di alcuni film e quello che succede nel mondo dei pro americani, con qualche forzatura e molte battutacce. Ci appelliamo alla libertà di espressione!
The Matrix: Inizio di campionato sfolgorante per Shawn Marion. Come diceva Lawrence Fishburne? "Matrix è il mondo che ti è stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verità ". Che "the truth" sia che lo scambio Marbury-Kidd è il peggior errore nella storia della franchigia dell'Arizona? Peccato che Colangelo non possa più scegliere la pillola azzurra, e svegliarsi l'indomani senza ricordarsi nulla"
Parla con lei: Ma… signora Christie, ma le sembra il caso? Una BMW bruciata per un addio al celibato? Di un compagno di squadra di suo marito?? In una coppia normale, urgerebbe un colloquio con un assistente sociale. Loro, per fare pace, si sposeranno. Di nuovo!
Salvate il soldato Bryant: da che cosa? Beh, dalle F che piovono da parte dell'uomo-che-conosce-le-proprietà -del-triangolo-meglio-di-Pitagora (aka Tex Winter), il quale, nonostante Kobe stia folleggiando con triple doppie a ripetizione (anche qui inquietanti le somiglianze con il signore che aveva lo stesso ruolo nella versione precedente del Teorema di Winter – ah, a proposito, KB8 è chiaramente un remake…), continua a disperarsi per come vengano ignorate le sue indicazioni. Beh, Coach, con tutto il rispetto qua, con Shaq impegnato a farsi massaggiare il ditone da Mrs. Christie, di Pippen, Paxson, Horace Grant o Brian Williams (pace all'anima sua) non se ne vedono, e la cifra che più impressiona sono proprio quei dieci assist…
Il signore degli anelli: sempre in tema Lakers, Grande Capo Triangolo (aka Phil Jackson) a tutto assomiglia tranne che ad un onesto e disinteressato hobbit della Contea. Ennesima manovra da agente segreto per "stimolare" KB8 (ancora lui!): è il principale sospettato nell'inchiesta per scoprire il mandante dell'articolo in cui Charley Rosen (ex assistente allenatore di PJax agli Albany Patroons della CBA) rivelava le confidenze fattegli da Tex Winter sull'indolenza e l'inallenabilità del figlio di Jellybean. Kobe e Tex non l'hanno presa benissimo, ma cosa pretendete da uno che di nome in codice fa "Swift Eagle"?
Shaq-zilla: Concludiamo la trilogia losangelina con Shaq (prima che diventi un "Beverly Hills Cop"), e con le sue ultime uscite sui Sacramento Kings. Prima il nomignolo di Queens, poi l'ormai famoso commento sulla moglie di Doug Christie che andrebbe a massaggiargli il ditone operato. La risposta dei tifosi di Sacramento non si è fatta attendere (anche se da loro ci saremmo aspettati qualcosa di più originale): O'Neal è stato ribattezzato "Shaqueen": chi la fa, l'aspetti.
Z la formica: Zydrunas Ilgauskas ha sofferto per due stagioni a causa di continui infortuni ai piedi, ma come l'insetto della famosa fiaba ha continuato a lavorare, anche quando al suo posto qualche cicala si sarebbe rilassata forte del contrattone da 70 milioni di $ che scade nel 2005 che i Cavs gli avevano rinnovato nel '99. E' stato, cifre alla mano, il miglior centro della Lega in contumacia Shaq. (menzione d'onore per “I Cavaliers che fecero l'impresa” se questi riescono a “vincere” la primia scelta assoluta del prossimo anno, e quindi Le Bron James).
A.I. (Always Injured): Solita estate per Allen Iverson. Guai con la giustizia, rapporti burrascosi con coach Brown, infortuni di ogni genere a qualunque parte del corpo, poi arriva l'inizio della regular season e" torna magico trentellista, con l'aggiunta di quasi tre palle rubate a sera (best in The League). Ormai non fa quasi più notizia, non tanto quanto la sua candidatura al Team USA (no, quelle altre due parole NO!) che parteciperà ai Giochi Olimpici di Atene 2004,. Ma bisognava aspettare tanto?
What women want: 5 milioni di dollari… (ded. to MJ)
Le verità nascoste: Vorremmo evitare di sparare sulla classica croce rossa, ma ai New York Knicks le cose vanno sempre peggio. McDyess, la grande speranza in post basso, si frantuma di nuovo il ginocchio saltato lo scorso anno in preseason. Latrell Sprewell si frattura una mano, non lo comunica alla società , e quando questa lo viene a sapere non rivela come se la sia rotta. Un giornalista rivela che Spree avrebbe tentato di colpire con un pugno l'amichetto di una ragazza che aveva vomitato sul suo yacht nuovo di pacca, sul quale si stava tenendo un party. Lo "strangolatore della baia" smentisce, e fa causa al giornalista. Ora è sul mercato. Spree, non la barca…
Asini: Asini? Qua siamo alla follia. Nel mondo NBA è prassi fare delle scommesse su qualunque cosa: Horse, tiri da metà campo, palleggi di piede (esclusiva di Steve Nash) ecc. Di solito chi perde paga, nel senso letterale del termine: è cioè costretto a mettere mano al portafoglio e a sganciare le classiche banconote da 100. Charles Barkley aveva scommesso con il suo ex collega Kenny Smith che Yao Ming non avrebbe mai segnato 19 punti in questa stagione. La posta in gioco? Lo sconfitto avrebbe dovuto baciare il deretano del vincitore in diretta televisiva!
Due sere dopo, ventello del cinese allo Staples con 9/9 dal campo. I commenti dei due contendenti sono fantastici. Barkley: "Va bene, pagherò. Ma ho detto a Kenny di farsi una bella doccia prima di venire in trasmissione". La dichiarazione di "The Jet" è da antologia: "A volte, quando vinci, in realtà perdi…" Già , ma allora perché Asini? Perché si è convenuto che sarebbe stato inelegante, in diretta televisiva durante l'intervallo della partita Rockets-Mavericks, che Smith si abbassasse i pantaloni per farsi baciare il posteriore da "Sir" Charles. Allora, visto che i due all'eleganza ci tengono, Barkley ha baciato il posteriore di un asino. "Uno dei momenti salienti nella storia delle trasmissioni sportive in TV", è stato il commento di sottofondo di Marv Albert, storico commentatore della TNT. Se lo dice lui…
Bad Karma: Filmaccio con Patsy Kensit schizofrenica che credeva di essere la reincarnazione di Jack lo squartatore. Torna buono per raccontare di Marcus Camby: ceduto dai Knicks (sempre loro) a Denver in cambio di McDyess, aveva scoperto di doversi operare all'anca. Quando ha visto Dice crollare al suolo, ha commentato "Credo nel karma, qualcuno aveva chiesto ad Antonio una dichiarazione sul fatto che fossi rotto, e lui si era lasciato andare a commentini pepati. Due giorni dopo, cade, si sfascia il ginocchio ed è fuori per la stagione". Bad Karma, appunto.
Honorable Mentions: "Dalla Cina con furore" per Yao è fin troppo scontato, "Dead man walking" per Sidney Lowe è inattuale e un po' malaugurante (ah, per i Grizzlies ci sarebbe anche "Da zero a dieci"… senza vittorie, ìe il buon Liga avrebbe potuto anche spingersi più in là !), "Fratello dove sei?" per David Webber, tagliato alla fine del training camp dai Kings, "Flawless" per il Tracy McGrady di questo inizio di stagione, "Jason va all'inferno" può essere o il passaggio di JDub da Sacramento a Memphis o un coro dei tifosi dei Grizzlies nelle serate storte…