Jon Garland, grande sorpresa della stagione dei White Sox
E' tempo di playoff nella American League, dopo 162 partite vissute sul filo di lana, ottobre regalerà un altro mese di grande baseball.
Lo chiamano il derby delle calzette. I campioni del mondo in carica contro la squadra che ha ottenuto il miglior record in American League. La sfida fra la squadra che segna di più nelle Majors contro una di quelle che prende meno punti. Una sfida che sa di lineup Red Sox contro pitchers White Sox.
Insomma una serie che nessuno vorrebbe pronosticare. Probabilmente la serie più equilibrata e affascinante di tutta la postseason, che in molti vedono decidersi solo all'ultima e decisiva gara 7.
Chicago ha raggiunto il miglior record della AL con una stagione fantastica, in cui ha condotto la propria division praticamente fin dal primo giorno, partendo a razzo nella prima parte di regula season, in cui per molto tempo è stata la miglior squadra della MLB, per poi calare nel finale di stagione e dover soffrire nel finale il ritorno dei Cleveland Indians, per poi dare una gran prova di forza inanellando cinque vittorie consecutive nelle ultime cinque gare di stagione.
Protagonisti della splendida cavalcata dei White Sox i lanciatori partenti, a cominciare da John Garland, autentica sorpresa della stagione, partito con molti dubbi dopo una stagione altalenante, il californiano ha iniziato questa stagione con 8 vittorie consecutive e un ERA di 2.41, per poi proseguire la sua marcia inarrestabile fino a metà agosto, con un record di 16-5. Nel finale la forma è calata e son arrivate 5 sconfitte che ne scalfiscono la sicurezza per i playoff, ma che comunque lo hanno mantenuto al secondo posto fra le vittorie in AL (18).
Insieme a lui, il reparto di partenti di Chicago, è stato tra i primi tre di tutta la MLB, con Buehrle e Contreras, rispettivamente con 16 e 15 vittorie e Garcia a 14-8, tutti con ERA rispettabilissima, addirittura la terza della American League per Buehrle.
La serie partirà con Contreras sul monte, semplicemente perfetto nell'ultimo mese e mezzo, con 8 vittorie consecutive e solo 16 punti concessi. Il manager Guillen spera che Contreras mantenga la sua striscia anche contro Boston, che rimane la sua bestia nera, visto che in 5 partenze ha vinto solo 1 volta concedendo un ERA vicino al 6.
Se il monte di lancio dei White Sox sarà decisivo per fermare le bocche di fuoco dei Red Sox, il lineup di battuta dovrà approfittare del fatto che i partenti di Boston non sono così affidabili.
L'aver chiuso per il sesto anno consecutivo la stagione regolare con 200 homer, dimostra che Chicago, oltre ai suoi lanciatori, ha anche un lineup di tutto rispetto, con Jermaine Dye e Paul Konerko sopra i 70 fuoricampo e dietro una serie di battitori tutti con il colpo in canna.
Decisivo sarà il rendimento dei cosiddetti non protagonisti, come Joe Crede, il catcher Pierzynski e il vecchio Carl Everett, che potranno sfruttare i momenti di rilassatezza tipici dei pitchers dei Red Sox, quali Arroyo e Wakefield, per punirli severamente.
Altro protagonista per Chicago potrebbe essere Podsednik, il primo della lista, uno dei più veloci giocatori della Lega, anche quest'anno sopra le 55 basi rubate, sfiorando le 60 e il titolo di miglior "ladro" delle Majors. Le sue corse potrebbero regalare posizioni punto molto vantaggiose per il lineup centrale, soprattutto nelle partite casalinghe.
Per quanto riguarda i campioni del mondo, le cose sono state più difficili del previsto, e si è arrivati alla ormai solita sfida contro gli Yankees per decidere la partecipazione alla postseason. La vittoria nell'ultima gara contro New York e il contemporaneo crollo degli Indians, capaci di perdere 5 delle ultime 6 gare, hanno permesso a Boston di agguantare la Wild Card e sfidare Chicago.
I Red Sox, quest'anno, sono la squadra che fa più punti nella MLB e quella con più RBI (la coppia Ortiz-Ramirez ne ha 288), ciò significa una squadra in grado di segnare in qualsiasi momento, come sottolineato dalle ultime sfide con gli Yankees, in cui Ramirez e Ortiz hanno ribaltato negli innings finali partite all'apparenza perse.
La coppia caraibica di Boston ha offerto un'annata mostruosa in battuta. Al numero di RBI già citati vanno aggiunti 91 homeruns, con una media battuta per entrambi vicina al .300, il che significa avere una macchina da punti negli spot centrali del lineup di battuta.
Ma se i battitori sono il punto di forza dei Red Sox, il parco lanciatori lascia più di qualche dubbio a coach Francona, soprattutto per quanto riguarda la tenuta di Curt Schilling, tornato dall'infortunio nell'ultima parte di stagione e solo da poco riproposto come starting pitcher dopo un periodo da closer.
Clement ha fatto un'ottima stagione e sembra quello con più certezze dei quattro, Arroyo è spesso incappato in un'altalena di serate magiche e serate disastrose, mentre David Wells, partito malissimo, è riuscito a riprendersi, ma anche lui non è un lanciatore su cui puntare a occhi chiusi, anche se l'esperienza nei playoffs lo aiuta.
Clement sarà il partente nella prima gara per cercare di dare subito un'impronta positiva alla serie, vincendo a Chicago, ma sarà la rotazione dei pitchers che determinerà molto delle sorti dei campioni del mondo.
Se i quattro partenti riusciranno a non farsi colpire troppo facilmente dal lineup dei White Sox, permetteranno a Ortiz, Ramirez e Varitek di produrre punti in tranquillità .
Serie, come detto, equilibratissima, con un leggero vantaggio per Chicago, per il fattore campo amico e per la solidità dei propri partenti, ma Boston ci ha abituato a imprese memorabili, soprattutto in rimonta, quindi mai dare per morti i campioni.