Per Franklin Johnson non è stata una settimana tranquilla…
Phoenix at Sacramento 101-118
Certo non ci si attendeva una vittoria sul campo di Sacramento, la squadra che negli ultimi 2 anni ha reso praticamente inviolabile il suo parquet, ma nemmeno una debacle simile.
Dopo un primo tempo chiuso in equilibrio solo perche i Kings hanno un pò sonnecchiato, nel 3° quarto non c’é stata storia e Sacramento si é sbarazzata di Phoenix piazzandole in faccia 40 punti (19-2 il parziale iniziale) con irrisoria facilita.
Palle perse a iosa, oltre a banali errori di distrazione sono state la causa principale della sconfitta. E non fanno testo nemmeno i 39p di Marbury, venuti perlopiù a gara chiusa.
“Non si possono perdere tutti questi palloni con loro perché sono troppo forti” dice il play. Per sacramento 6 giocatori in doppia cifra guidati da Bobby Jackson (24p), sempre più convincente nel ruolo di starter.
Denver at Phoenix 80-79
Si può perdere un incontro gia vinto? Si, si può. Come? Non chiedetelo a me, per informazioni andate direttamente in Arizona.
I Suns erano avanti di uno a 6 decimi di secondo dalla fine dopo un tap in di Marion su errore di Marbury e stavano cominciando a festeggiare…troppo presto. Harvey, ex-giocatore di football al liceo, ha lanciato il pallone dall’altra parte del campo dove c’era Bowen pronto ad insaccare in tempo utile (con la conferma del replay) e tramutare le facce dei giocatori di Phoenix in quelle di tanti pesci, increduli dell’accaduto.
“Pensavamo di aver gia vinto – dice Marbury – ma dovevamo sapere che le gare non sono finite finché non si sente il suono della sirena. Hanno fatto una gran giocata”.
Phoenix comunque non sarebbe mai dovuta arrivare ad un finale punto a punto, visto che era stata avanti tutta la gara ed aveva 10p di margine a 10 minuti dalla fine. Da dimenticare per entrambe le squadre il 2° quarto, finito 16 a 13 per i Suns e che sembrava la sagra dell’errore (non solo al tiro, ma anche passaggi al vento, palle perse e chi più ne ha più ne metta).
Milwakee at Phoenix 81-86
Phoenix finalmente interrompe la serie di 3 sconfitte consecutive, ma di motivi per ridere ce ne sono ben pochi.
Uno comunque e sicuramente la prima doppia doppia di Stoudemire, risvegliato dopo 2 gare in ombra (anche a causa di problemi fisici), che ha chiuso con 15p, 13r e la solita stoppata omaggio, regalata stavolta al malcapitato Haislip, colpevole di volergli schiacciare in testa.
“Penso che la squadra abbia bisogno del mio gioco fisico e io cerco di fare del mio meglio” dice il diretto interessato.
“Offensivamente ancora ha da imparare, ma va a rimbalzo con una grinta fenomenale, e uno di prima categoria senza dubbio” afferma Karl, che aggiunge “la gara l’abbiamo persa a rimbalzo (54-41 per i Suns n.d.r), non c’é altra spiegazione”.
I Bucks erano scesi in campo senza Allen, Mason e Thomas fermo dopo l’intervallo e nonostante cià³ Phoenix non è riuscita a vincere in tranquillità , colpa dei liberi sbagliati (12-28!) e della prestazione deficitaria al tiro (38%). Positivi comunque oltre al rookie, anche Marbury (11p e 12r, sempre più coinvolto nella chimica di squadra), Marion (22 e 15) e Penny Hardaway, autore dei suoi 9p nel decisivo quarto periodo.
Cosa va: Ben poco in questa settimana. C’è la solita conferma di Stoudemire (entrato in quintetto per l’assenza di Gugliotta) e il lento risveglio di Joe Johnson, che ha prodotto 3 buone gare. Per il resto, attendiamo 7 giorni per eventuali buone nuove.
Cosa non va: Decisamente il gioco (o sarebbe meglio chiamarlo non-gioco). Troppo statici in attacco (che porta ad avere percentuali al tiro al di sotto della decenza), troppe palle perse, errori banali (come l’ultima azione contro Denver, costata carissima). Questi i principali difetti che fanno capo alla squadra.
Guarda caso l’unica vittoria è arrivata quando le palle perse (e di conseguenza i unti facili degli avversari) sono state limitate. E con le sconfitte sono arrivati i primi mugugni in spogliatoio. Indovinate da parte di chi? Esatto, proprio lui, l’uomo da Coney Island, che dice di non stravedere (per usare un eufemismo) per il nuovo ruolo di play puro, più altruista. Speriamo sia solo un fuoco di paglia…
Giocatore della settimana: Questa volta andiamo con Amare Stoudemire. Ha giocato 2 partite sottotono per via di un dolore al fianco, ma si è subito riscattato con una prestazione super. “Non importa se avevo dolore, io sono un guerriero e devo solo entrare in campo e cercare di giocare intensamente. Adesso che la mia anca sta meglio anche le mie prestazioni migliorano”. Avessero tutti la sua grinta…