Le rivalità del Football NCAA

Ecco la Victory Bell!

La passata settimana ha presentato numerose partite che mettevano di fronte squadre rivali: andiamo ad analizzarle, spiegando anche la storia di questi scontri.

• Alabama Crimson Tide - Auburn Tigers. The Iron Bowl

I giornalisti di ESPN hanno scelto la rivalità  tra Crimson Tide e Tigers come la più dura e aspra dell'intero College Football: per molti tifosi, vincere l'Iron Bowl è più importante che conquistare il titolo nazionale; il successo sui nemici significa poterli dileggiare e sbeffeggiare per 364 giorni.

Il primo incontro tra Alabama e Auburn risale al 1892 e fu vinto dai Tigers per 32-22, ma nel 1907 la sfida fu sospesa e ripresa molto tempo più tardi: i motivi dell'interruzione furono economici, anche se alcuni osservatori sostengono che la partita del 1907 fu talmente dura e violenta da obbligare gli organizzatori a non ripeterla più in seguito.

Incredibilmente quell'incontro finì in pareggio, 6-6, quindi per 41 anni nessuna delle due tifoserie poté dimostrare la propria superiorità  sull'altra: nel 1948, finalmente, le due squadre ricominciarono a sfidarsi, dando vita a delle epiche battaglie; per 50 anni la sede della partita fu il Legion Field di Birmingham.

La sfida di quest'anno presenta due formazioni molto interessanti: Alabama, in testa alla SEC West, è in probation, quindi non può disputare la finale di conference, né tanto meno un bowl; Auburn con una vittoria potrebbe garantirsi il primo posto nella division.

Il pronostico vede favoriti i Crimson Tide, che possono disporre del fattore campo, mentre i Tigers hanno numerosi infortuni, specialmente in attacco; tuttavia Auburn, dopo aver preso un vantaggio di 17-0, riesce a mantenere la testa della gara e vince 17-7.

Il temuto attacco di Alabama, il migliore della SEC, non riesce ad esprimersi e l'unica segnatura dei Crimson Tide è realizzata dalla difesa: per il quarto anno consecutivo la squadra in trasferta riesce a prevalere; inoltre Auburn vendica il 31-7 del 2001.

Il bilancio complessivo presenta 38 vittorie di Alabama, 28 di Auburn e 1 pareggio; a metà  degli anni '50, quando Paul Bear Bryant assunse la guida tecnica dei Crimson Tide, Alabama prese un certo predominio nella serie.

• Washington Huskies - Washington State Cougars. The Apple Cup

Cougars e Huskies iniziarono i loro scontri nel lontano 1900, ma solo dal 1962 le due compagini si battono per la Apple Cup, trofeo consegnato direttamente dal governatore dello stato di Washington; tutte le sfide tra le due università  sono state emozionanti, anche se gli Huskies hanno un vantaggio piuttosto marcato nel bilancio finale.

Ma come in ogni rivalità , gli upset (risultati non previsti alla vigilia) sono molto comuni e quello del 1982 è sicuramente il più celebre: gli Huskies avevano vinto nove delle dieci partite stagionali, mentre i Cougars avevano collezionato 2 vittorie, 1 pareggio e ben sette sconfitte; Washington, secondo tutti gli esperti, avrebbe dovuto liberarsi dei rivali e guadagnarsi il terzo accesso consecutivo al Rose Bowl.

Invece i Cougars ribaltarono i pronostici, battendo 24-20 gli Huskies, che dovettero rinunciare al viaggio a Pasadena.

Quest'anno le due squadre si sono comportante in maniera diversa: Washington State (3° nella BCS) è in testa alla conference ed è ancora in lotta per un posto nel Fiesta Bowl, mentre Washington non ha speranze di post-season; i Cougars sono chiaramente avvantaggiati dal pronostico, ma gli Huskies sarebbero molto felici di rovinare i sogni degli avversari, magari estromettendoli anche dal Rose Bowl

La partita non tradisce le attese: Washington segna la prima meta, ma Washington State rimonta e il secondo quarto termina sul 17-7; quando a 4 minuti dal termine i Cougars si portano sul 20-10 la Apple Cup sembra ormai vinta.

Invece gli Huskies riescono a pareggiare grazie ad un TD dopo un drive da 92 yards e ad un FG da 48 nei secondi finali, susseguente ad un costoso intercetto del QB Matt Kegel (subentrato all'infortunato Jason Gesser): il punteggio si fissa sul 20-20 e la gara si prolunga ai supplementari.

Il regolamento dell'OT nella NCAA è diverso da quello della NFL, infatti ad ogni squadra è concessa una serie, partendo dalla linea delle 25 yards avversarie: quando tutte le due formazioni hanno completato il loro drive finisce un periodo e si confrontano i risultati; se il punteggio è in parità , si procede ad un successivo periodo.

Nel terzo periodo supplementare sul 26-26, il kicker degli Huskies segna, mentre un fumble controverso del QB dei Cougars Matt Kegel regala a Washington la Apple Cup per il quinto anno consecutivo.

Con questa sconfitta finiscono definitivamente i sogni di Fiesta Bowl per Washington State che adesso deve battere UCLA per assicurarsi il titolo della Pac 10.

Frase celebre: "Nothing in my job – not the Rose Bowls, not the Holiday Bowls, nothing -is more important than beating the University of Washington". Jim Walden, coach di Washington State.

Bilancio complessivo: Washington 58 vittorie, Washington State 26 vittorie, 6 pareggi.

Apple Cup: Washington 26 vittorie, Washington State 10 vittorie.

• USC Trojans - UCLA Bruins. The Victory Bell

USC e UCLA sono le due università  di Los Angeles che per anni hanno dominato la Pac Ten, cercando di guadagnarsi un posto al Rose Bowl.

La rivalità  prese forma nel 1939, quando per la prima volta le due squadre erano coinvolte nella lotta per il titolo nazionale: in verità  quella sfida non fu molto spettacolare (finì 0-0), ma quel risultato regalò ai Trojans l'accesso al Rose Bowl.

La tensione tra le due compagini prese fuoco quando nel 1941 alcuni studenti di USC rubarono una campana (la Victory Bell) che apparteneva alla tifoseria di UCLA: dopo numerose controversie fu finalmente deciso che la vincente della sfida tra Trojans e Bruins si sarebbe guadagnato il diritto di conservare la campana per un anno; la tradizione della Victory Bell era iniziata.

Una splendida partita si disputò nel 1967 e fu decisa da una corsa di 64 yards di OJ Simpson che regalò a USC la vittoria finale nella Pac 10 e poi il titolo nazionale.

La sfida di quest'anno presenta USC in seconda posizione nella Pac 10 (e pronta a sfruttare un eventuale passo falso di Washington State per la conquista del titolo di conference) e UCLA, un po' staccata, ma comunque inserita tra le prime 25 sia nel ranking della AP sia in quello dei tecnici.

Tutti si aspettano una gara combattuta, invece i Trojans spazzano via i rivali senza pietà ; il risultato finale 52-21 non ammette repliche: soltanto due TD negli ultimi minuti dei Bruins hanno reso il punteggio meno pesante. Dal 1930 (76-0 per USC) una delle due squadre non segnava tanto nella sfida per la Victory Bell.

Per dimostrare quanta rivalità  ci sia tra le due università , il vecchio coach di UCLA Red Sanders disse: “It's not a matter of life and death … it's more important than that.”

Bilancio complessivo: USC 38 vittorie, UCLA 27 vittorie, 7 pareggi.

– Ohio State Buckeyes - Michigan Wolverines

Buckeyes e Wolverines si sono sfidati per la prima volta nel 1897, creando una delle più spettacolari rivalità  dell'intero College Football: quella partita fu vinta da Michigan 34-0 che, nelle prime 15 gare, raccolse 13 successi e 2 pareggi, lasciando Ohio State a zero punti per ben 11 volte; memorabile il terrificante 86-0 del 1900.

Nel 1918 la sfida diventò una classica annuale, ma solo nel 1919 Ohio State poté gioire per la prima vittoria; dal 1935 Buckeyes-Wolverines è l'ultima partita stagionale per le due squadre.

La rivalità  tra le due squadre ha sempre creato delle battaglie splendide all'interno della Big Ten, quasi tutte fondamentali per l'accesso al Rose Bowl; negli anni '90 (1993, 1995, 1996) i Wolverines rovinarono i sogni di gloria dei nemici battendoli nel confronto decisivo: Ohio State era sempre arrivata imbattuta alla partita contro i rivali, ma quelle tre sconfitte preclusero ai Buckeyes il titolo nazionale.

Quest'anno Ohio State, assieme a Miami, è l'unica squadra ancora senza sconfitte e ovviamente spera di conquistare il titolo nazionale, vincendo il Fiesta Bowl.

Le ultime due partite dei Buckeyes sono state assai combattute e le vittorie contro Purdue e Illinois sono arrivate con molte difficoltà ; anche la sfida contro Michigan è come al solito durissima con i Wolverines che prendono la testa della gara (9-7) con un FG negli ultimi istanti del terzo periodo.

Ma a un TD a 4:55 dalla fine di Maurice Hall ribalta la situazione e Ohio State chiude la stagione imbattuta; ora la prossima partita dei Buckeyes sarà  il Fiesta Bowl, in cui per la prima volta dal 1968 potranno sperare di aggiudicarsi il titolo nazionale: probabili avversari nel BCS National Championship Game i Miami Hurricanes.

Bilancio complessivo: Michigan 56 vittorie, Ohio State 37, 6 pareggi

– Stanford Cardinal - California Golden Bears. The Big Game

Stanford – California è un'altra rivalità  storica all'interno della Pac 10; le due compagini della baia di San Francisco si sfidano nel Big Game, una partita che fu giocata per la prima volta nel nel 1897 e ha sempre riservato partite combattutte e sofferte: ben 49 partite su 103 sono state decise da un solo TD di differenza.

Come in ogni rivalità  che si rispetti, c'è sempre un trofeo da conquistare e nel Big Game in palio c'è the Axe: l'ascia originale fu proposta in una partita di baseball dai tifosi dei Cardinal, ma fu prontamente rubata da quelli di California; dopo numerose controversie (simili a quelle tra USC e UCLA per la Victory Bell), si arrivò alla decisione che the Axe sarebbe stata conservata dalla squadra vincitrice della sfida annuale.

Il momento più famoso di questa rivalità  risale al 20 novembre 1982: a 1:27 dalla fine, Cal si portò sul 19-17, ma John Elway, in lotta per l'Heisman Trophy, riuscì ad avanzare sulle 18 yards avversarie (tra l'altro con due passaggi miracolosi); il kicker centrò i pali con il FG e, con soli quattro secondi sul cronometro, i Cardinal presero un vantaggio di 20-19.

Dopo una penalità  contro Stanford (troppi giocatori erano entrati in campo per celebrare il FG vincente), il kick off fu battuto dalle 25: uno squibbed kick rese ancora più difficile il ritorno e una segnatura di Cal sembrava alquanto improbabile.

Invece…..

– Kevin Moen prese il pallone sulle proprie 46 e lo passò lateralmente a..
– Richard Rodgers che lo passò a..
– Dwight Gardner che lo passò a..
– Richard Rodgers che lo passò a..
– Mariet Ford che lo passò a..
– Kevin Moen che segnò il TD vincente.

Grazie a tutti questi passaggi laterali, Cal era riuscita ad avanzare e segnare il TD della vittoria; in verità  i giocatori di Cal dovettero scartare anche i musicisti della banda di Stanford, entrati in campo per celebrare la vittoria dei loro beniamini. Quell'azione diventò famosa come The Play.

Chi avesse la fortuna di assistere dal vivo al Big Game, sentirebbe il celebre "Axe Yell", il canto di battaglia intonato dai tifosi delle due squadre:

Give 'em the axe, the axe, the axe!
Give 'em the axe, the axe, the axe!
Give 'em the axe, give 'em the axe, give 'em the axe,
Where?

Right in the neck, the neck, the neck!
Right in the neck, the neck, the neck!
Right in the neck, right in the neck, right in the neck!
There!

La sfida del 2002 tuttavia presenta due squadre non inserite nei ranking con Stanford che ha collezionato 2 vittorie su 11 incontri (1 su 8 nella Pac 10): California si dimostra superiore fin dall'inizio e spazza via 30-7 i Cardinal, che comunque segnano per primi; eroe della gara il RB di Cal Joel Igber con 228 yards in 26 portate.

Bilancio complessivo: Stanford 54 vittorie, California 40, 11 pareggi.

Nelle prossime settimane ci saranno altre partite tra nemiche storiche: venerdì ci sarà  l'incontro tra i Texas Longhorns e i Texas A & M Aggies; la rivalità  tra le due università  texane risale al 1897 e un sondaggio effettuato qualche anno fa da USA Today l'aveva considerata la più dura del College Football. Il bilancio complessivo presenta 69 vittorie di Texas, 34 di Texas A & M e 5 pareggi.

Il 30 novembre ci sarà  la sfida tra USC e Notre Dame, due squadre lontane dal punto di vista geografico, ma tra cui non corre assolutamente buon sangue.

Il 7 dicembre, invece, ci sarà  il celeberrimo incontro tra Navy e Army che, sebbene metta di fronte due squadre mediocri (Army è ultima nella Conference USA, Navy è la peggiore delle Indipendent), ha sempre grandissimo fascino: fino agli anni '40 tutte e due le squadre erano coinvolte nella lotta per il titolo nazionale e addirittura nel 1945 Army era la numero 1, mentre Navy la numero 2; nella compagine dell'Esercito i protagonisti erano i due RB Doc Blanchard e Glenn Davis, chiamati rispettivamente "Mr Inside" e "Mr Outside". Il bilancio complessivo presenta 49 vittorie di Army, 46 di Navy e 7 pareggi.

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