Grandi problemi di adattamento al gioco NBA per Mike Dunleavy Jr, se poi arriva TMac son dolori.
Che i giorni migliori dei Milwuakee Bucks siano finiti la sera di gara 7 della finale di conference 2001 è ormai cosa certa, anche perchè va detto che ogni giorno parte un treno nuovo nella contorta mente di George Karl.
E' ormai davanti agli occhi di tutti il regalo da oltre venti punti a sera fatto agli Hawks, che ha vinto subito alla prima settimana il premio di miglior giocatore. La motivazione con cui fu tentato di giustificare la svendita di Glenn Robinson, fa il fatto che era ormai evidente che un giocatore come Tim Thomas dovesse giocare titolare.
Idee molto chiare, infatti dopo solo cinque gare non esattamente alla McGrady o alla Bryant di Thomas, ecco che il giocatore viene offerto ai Bulls in cambio del duo sempre in vendita Crawford-Fizer, buscandosi peraltro un bel due di picche da Krause. Il già poco stabile equilibrio dello spogliatoio dei Bucks esplode quando poche ore dopo la stampa rivela che se l'affare fosse andato in porto Cassell sarebbe stato ceduto ai Knicks in cambio di Ward e Sprewell.
Morale della favola, i Bucks vivono da separati in casa con un allenatore di per se problematico come Karl, il solo Allen fa vedere un po di spettacolo, cosicchè quella che doveva essere la stagione del rilancio rischia di diventare la stagione dello sprofondo.
Nei primi quindici giorni di stagione regolare, si è parlato molto di Shaq che non c'è di Dallas, di Tmac e di Kobe, ma nessuno sembra ricordarsi della splendida partenza degli Indiana Pacers, peraltro privi di Reggie Miller, vuoi perchè alla fin fine era prevedibile vuoi perchè già tutta la stampa d'oltreoceano era già pronta a spolpare la carcassa del povero Isaih Thomas come iene.
Un gioco molto equilibrato è la ricetta della casa, difesa dura, perchè poi la enorme quantità di talento in attacco alla fine quello che serve in un modo o in un altro lo fa. A mio parere se Thomas si limita ad allenare decentemente senza voler dominare psicologicamente lo spogliatoio (alla Jackson per capirsi), sono i grandi favoriti ad est, con una delle prime tre panchine della lega, e con un centro molto sottovalutato come Brad Miller, ma che alla fine è un dei pochi centri veri nella lega.
Hanno anche sistemato molti contratti che sono in scadenza e praticamente rimane solo da risolvere la questione più spinosa ovvero quella di Jermaine O'Neal sempre più attrato dalla calda Florida. Una quantità così tale di talento se non arriva almeno in finale di conference è un delitto vero e proprio.
Se la partenza dei Lakers privi di Shaq è stata perlomeno inquietante, non è che quelle delle due principali avversarie Kings e Spurs siano state poi molto più convincenti.
Gli Spurs hanno subito perso per infortunio una pedina importante come Steve Smith ritrovandosi con Manu Ginobili catapulato in quintetto, quando non era nemmeno a posto fisicamente, ma il problema principale e che gli Spurs danno il meglio di loro quando entra Malik Rose e Duncan gioca da centro, sono più reattivi ma soprattutto più veloci in campo aperto, e questo non per i demeriti dell'ammiraglio sempre in forma fisica perfetta (un vero peccato che si ritiri a fine anno, ad est farebbe ancora male a molti), quanto per la configurazione di squadra.
Anche i Sacramento Kings, recentemente soprannominati dal comico più alto del mondo (Shaq) Sacramento Queens per la loro presunta morbidezza, non sono al massimo, in attacco il loro ritmo non lo regge nessuno, ma la difesa per ora latita davvero, anche se va detto che l'assenza di Bibby ottimamente sostituito da Bobby Jackson non si è fatta sentire più di tanto.
Detto dei progressi di Gerald Wallace, in quintetto al massimo tra un anno, vanno però messi in conto i problemi di Webber di una losca vicenda ai tempi di Michigan che potrebbe portare a conseguenze inattese.
Il draft si sa è una scienza inesatta: i Golden State Warriors spesso l'hanno fatta da padroni in fatto di bufale vedi Joe Smith scelto addirittura con il numero 1. Ma quello che hanno combinato quest'anno potrebbe aver dell'assurdo.
Con il pick numero tre a giugno ernano in ballottaggio il sicurissimo Drew Gooden ala grande nel fisico e nello spirito, già pronto per l'NBA da subito e Mike Dunleavy Jr grande talento ma tutto da verificare. Viene scelto Dunleavy dicendo che la stella della squadra Antwan Jamison sballottato da un paio di anni nei due ruoli di ala tornerà stabilmente nel suo ruolo di ala grande.
Inizia la stagione Jamison continua a giocare ina ala piccola in maniera eccezionale, segnando oltre 25 punti a sera di media, in ala grande viene lanciato Troy Murphy prima scelta dello scorso anno praticamente inutilizzata la passata stagione, il bello è che il resto del quintetto dei Warriors va alla grande con Arenas da applausi, Jason Richardson discontinuo ma sicuramente un All Star e Dampier che non è un fenomeno ma è pur sempre un centro rispettabilissimo.
Di Dunleavy Jr nessuna traccia, minutagggi da tarda seconda scelta e ragazzo in confusione totale. Domanda era troppo semplice scegliere Gooden, lasciando che le cose andassero per il loro verso ?
Infine qualche rumors di mercato: l'oggetto dell'ultima settimana e senza dubbio Stromile Swift, su cui hanno puntato gli occhi sia i New York Knicks e gli Orlando Magic, e se i primi hanno poco da offrire i Magic potrebbero mettere sul piatto Mike MIller sempre più chiuso dal duo McGrady Hill.
Secondo molti l'affare andrà in porto ma probabilmente non subito, più verosimilmente alla tradeline di febbraio, anche perchè i Magic vogliono inserire nell'affare Brevin Knight playmaker molto sottovalutato che però a Memphis è una garanzia contro le serate di follia di White Choccolate.
Se non fosse per l'insistenza dei Magic su Knight l'affare sarebbe già andato in porto, ma Miller interessa troppo Jerry West perchè se lo faccia sfuggire di mano quindi l'affare probabilmente andrà in porto, e potrebbe essere uno di quegli scambi in cui ci guadagnao tutte le squadre, perchè Memphis con i problemi fisici di Dickerson non ha una guardia di ruolo di valore e un tiratore come Miller sarebbe il massimo che si può trovare sul mercato, mentre Swift è un'ala grande ruolo super affollato nei Grizzlies con Gasol Gooden e Battier.
E' ormai evidente che i Knicks stanno facendo di tutto per cedere Latrell Sprewell vuoi perchè è un tipo un po difficile da gestire, vuoi perchè in sua assenza si è letteralmente risveglato Allan Houston, segno evidente che i due si pestavano un po troppo i piedi.
Sprewell secondo gli ultimi rumors potrebbe finire a Dallas con Ward in cambio di Van Exel, dove giocherebbe da guardia titolare con Finley ala piccola e Cuban che si prenderebbe un'altro contrattone come quello di Ward dopo quelli di Avery Johnson e Abdul Wahad di gente che serve varamente a poco. Affare comunque fattibile.