Se al McGrady di questi tempi aggiugiamo un Grant Hill in salute ecco che i Macig spiccano il volo !
La più bella notizia di questo inizio di stagione è senz'altro il completo recupero di Grant Hill, apparso finalmente dopo due anni compleamente recuperato, anche se qualcuno mormora di già di una non ben precisata infiammazione.
La caviglia regge bene, tanto che in più di una occasione Grant ha fatto vedere un primo passo come ai vecchi tempi di Detroit. Adesso quello che in molti gli contestano è il fatto che non possa rendere al massimo accanto a Tracy McGrady.
Io invece sono convinto del contrario, ovvero che nonostante i due sia giocatori molto simili, riusciranno a convivera alla grande, perchè alla fine entrambi sono ottimi passatori, perchè Hill può fare benissimo il play e soprattutto perchè il gioco “tutti fuori” dei Magic pemette a tutti gli esterni con un paio di ribaltamenti del campo di andare in penetrazione cosa di cui i due sono maestri a livello assoluto.
Il sogno di coach Rivers è di giocare con Miller insieme a Hill e McGrady senza un play di ruolo, e nel pazzo est di questi ultimi anni non mi sentirei di escludere che la cosa riesca con successo. Comunque la partenza a razzo dei Magic ha messo al silenzio molti che la ritenevano TMac dipendente, ma se McGrady è quello che mette due quarantelli nelle prime cinque partite è un bel dipendere !
Iniziamo a parlare della sempre più disastrata Eastern Conference, già di per se inferiore alla Western, recentemente è stata completamente disastrata dagli infortuni. In tutto questo caos trovare una favorita sicura sembra veramente un dilemma, il problema che ormai l'Est si trascina dalla diaspora dei grandi Bulls è soprattutto la mancanza di lunghi dominanti in grado di contrastare le grandi stelle dell'Ovest come Shaq, Duncan, Webber Malone e via discorrendo, alla fine gran parte delle squadre sono state messe insieme senza criterio, con scambi fatti per lo più a senzazione nel momento che con un'idea di modulo preciso di gioca da impostare.
Mettendo da parte i Magic che puntano tutto sul poter ingaggiare un pezzo da '90 nella prossima estate (Duncan, Jermain O'Neal o Brand) che per questo si sono preoccupati solo della parte economica cedendo periodicamente anche giocatori validi, una delle poche squadre costruite con un minimo di criterio sono i Washington Wizard di Michael Jordan.
Jordan nonostante in molti lo abbiano quasi crocifisso lo scorso anno per la scelta di Brown, alla fine sta mettendo insieme un roster con idee chiare cercando di coprire tutti i ruoli, dicevamo di Kwane che dopo una stagione pessima, ha dimostrato che in estate il lavoro svolto è stato capitalizzato al massimo, partendo veramente con il piede giusto, e mettendo in mostra doti non comuni.
La cosa che ha fatto più impressione? Il tiro sicuro che si è costruito dai quattro metri, che se lo aggiungiamo all'atletismo già visto, a un netto miglioramento del senso della posizione a rimbalzo e moltiplichiamo tutto per i suoi venti anni, viene fuori un'All Star sicuro probabilmente da subito; gioca nella sua posizione di ala grande, ma i suoi centimetri e i suoi muscoli gli consentono di giocare anche in mezzo.
Da centro nel progetto di MJ gioca Haywood, che sembra proprio l'esatto contrario del giocatore visto a North Carolina, dove aveva la fama di un morbidone, con una mano ben educata, il nuovo Brendan invece è un difensore coi fiocchi con qualche problema di troppo al tiro, ma alla fine il fisico non si inventa soprattutto nello spot di centro e la sua parte la farà a lungo.
Il ruolo di ala piccola dei futuri Wizard è chiaramente destinato a Jared Jeffries che Michael voleva in tutti i modi dal draft, e anche qui ha visto bene, Jared ha passato l'estate in palestra, i risultati sono evidenti, senza che l'atletismo ne abbia minimamente risentito, salta come un grillo, ha una mano morbida dalla media e anche da tre e dei movimenti in post basso da non trascurare.
Rimangono i due ruoli di esterni, la guardia attualmente è Stackhouse che piace molto a MJ anche perchè a fine anno sara free agents e lascerà libero un bel po di spazio nel salary cap, il futuro nel ruolo di guardia sarà probabilmente Larry Hughes, per ora impiegato da play, ma è abbastanza evidente che Jordan lo ha preso per rilanciarlo come realizzatore.
Manca il play dunque e Jordan ha in testa un nome ben preciso: Jason Kidd! Dico non sarete mica illusi che Jordan non partecipi all “riffa” per ottenere i suoi servigi. Un telefonata è d'obbligo, e se Kidd a reso vincenti i Nets figuriamoci cosa potrebbe fare con un roster potenzialmente troppo superiore come talento rispetto ai Nets. Rimandendo al presente, non è esluso che i Wizard approdino ai playoff, e poi chissà cosa passerà per la testa agli avversari ad affrontare un certo Jordan ai playoff !
A prescindere dai risultati ottenuti, una delle squadre che proprio non mi piace sono i miei Boston Celtics. Boston è ormai chiaramente la squadra di Paul Pierce, con Walker che intelligentemente si è fatto leggermente (non di più) da parte.
A parte i due però il roster è veramente nullo, e l'arrivo di Baker è probabilmente stata la mazzata sul futuro della franchigia. Non c'è in roster un centro degno di tale nome, tanto che lo spot viene coperto dal duo Battie Baker, sostanzialmente due ali grandi per altro con caratteristiche diamentralmente opposte, manca totalemente un playmaker che sappia almeno portare palla oltre la metà campo quando è sotto pressione, perchè Delk non lo è per sua stessa ammissione, Shammond Williams è solo un tiratore e nulla più e Bremer per ora è un oggetto sconosciuto.
Il tanto criticato Anderson almeno quello lo faceva perfettamente. Poi c'è Eric Williams protagonista di un inizio semplicemente scadente che in attacco ha limiti evidenti ed è li solo per la difesa. A parte lo scambio Baker Anderson il roster però è il solito, il problema principale è che questo scambio ha difatto smantellato l'impianto difensivo di Dick Harter, che poi è stata la chiave del successo dello scorso anno.
Per ora la difesa di squadra non va, con diretta conseguenza che Pierce si deve prendere in difesa l'uomo più pericoloso e quindi spendere troppe energie che dovrebbero essere utilizzate nell'altra metà del campo. E' abbastanza evidente che al momento replicare il risultato dello scorso anno è veramente molto duro, anche se poi andiamo a vedere i Celtics dello scorso anno hanno vivacchiato per tutta la prima metà della stagione intorno al 50% per poi grazie alla difesa fare una seconda parte di stagione eccezionale, playoff compresi. In fin dei conti i nuovi Celtics, hanno rubato il modo di pensare dei Lakers, ovvero arriviamo in qualche modo ai playoff che poi con la nostra Combo ce la giochiamo con tutti. Discorso difficilmente criticabile, ma però ai playoff bisogna arrivarci!
In attesa del ritorno di sua maestà Shaq, Kobe ha letteralmente fatto suoi i Lakers, che per vincere le prime due partite della stagione hanno avuto bisogno addirittura di lui in tripla doppia, segno evidente di un Bryant in forma più che smagliante, ma anche di un roster che a parte il Combo, non ha veramente nulla di buono da mostrare all'esigente pubblico dello Staples, infatti al momento come di consuetudine ormai consolidata nel tempo, Horry proprio non c'è (ci sarà sicuramente al momento opportuno), Fisher vedi sopra, Fox non è ancora sceso in campo a causa di un diverbio con Christie un po’ troppo acceso che gli è costato sei gare di squalifica, al momento l'unica nota di rilievo è George, che è si un grande difensore ma che in attacco è anche molto discontinuo e che alla fine nonostante una prestazione da oltre venti punti contro Portland rimane sempre un uomo da dieci punti a sera.
Il problema che in molti hanno sollevato, in contemporanea con il mediocre inizio di stagione, è che negli ultimi tre anni i tentativi di inserire un terzo giocatore di valore nel roster dei Lakers, sono tutti miseramente falliti per vari motivi, come la testa di Rider, il misterioso mancato inserimento di Richmond lo scorso anno, gli ormai evidenti limiti tecnici di Samaki Walker. Quest'anno la speranza si chiama Kareem Rush, ma per ora ha fatto molta forse troppa panchina, vedendosi preferire spesso addirittura Pargo.
E' chiaro che se Kobe mantiene questa forma per tutto l'anno non stiamo nemmeno a discutere, però è sempre più evidente che ai Lakers serve un giocatore che in stagione regolare almeno aiuti un po i due, tanto poi ai playoff quelli che contano ci sono senz'altro. Recentemente anche Jackson ha fatto il nome di Eddie Jones che di fatto fu ceduto prima dell'arrivo di Jackson, in cambio di Rice, giocatore in seguito svenduto. E' ovvio che se Jones fosse ancora ai Lakers dovremmo occuparci probabilmente di un'altro sport.
Infine un po di mercato presunto tale: i Pacers di recente hanno esteso i contratti di Artest e Bender, dopo aver lo scorso anno rifirmato Al Harrington. Secondo molti questo è un segnale abbastanza chiaro che il rischio che Jermanie O'Neal lasci Indiana al termine delle stagione è molto concreto.
Infatti con la quasi sicura firma a vita di Duncan con gli Spurs, e con la conferma di Elton Brand ai Clippers, Jermain O'Neal sarà con Kidd il pezzo più pregiato del mercato della prossima estate, ed ecco che il sole della Florida con il noto buon carattere di Doc Rivers sono diventati un incubo dalle parti di Indiana.
Infatti i Magic consapevoli che Duncan ormai è quasi andato puntano tutto su di lui, perchè se non dovesse arrivare nemmeno lui, come spiegherebbero alla comunita di Orlando i sacrifici fatti dal ‘99 ad oggi. Kidd invece come detto sarà alla fine conteso, oltre che dai suoi Nets, da San Antonio e da Washington come detto prima, e le maggiori speranze di accaparrarsi i suoi servigi le hanno senza dubbio gli Spurs che offrono un roster già d'elite, uno dei primi tre della lega come Duncan e tutti i soldi che desidera.