Brian Skinner, piacevole sorpresa in questo inizio di stagione
I Sixers iniziano l'avventura targata 2002/2003 con una sconfitta al “Waterhouse Center”, poi due vittorie in fila tra le mura amiche. Siamo solo all'inizio della stagione ed è superfluo ricordare che, mai come in questo periodo, le squadre sono cantieri che portano la scritta “Lavori in corso”.
Ci sono però sempre motivi per trarre spunti interessanti nell' Nba. Phila ha disputato un'ottima gara in quel di Orlando ed è stata fermata solo da uno strepitoso McGrady; in quell'occasione non si è nemmeno visto il miglior Allen Iverson, che proprio nell'ultimo decisvo quarto è apparso poco lucido, quasi affaticato e rinunciatario come lo si vede di rado.Probabilmente è solo un caso,anche perché contro Milwaukee e contro i Knicks A.I. ha fatto registrare un 28 e un 35 punti, ma potrebbe voler dire che Larry Brown quest'anno voglia dal suo n.1 un basket diverso rispetto a quello delle passate stagioni. Non più solo difesa e in attacco "go to guy", ma palla che gira, e soprattutto i lunghi che corrono ben assistiti proprio da "The Answer".
Così nel finale ad Orlando si è visto Iverson servire spesse volte Van Horn che ha cominciato la propria stagione nel migliore dei modi, con 17 punti e 10 rimbalzi di media. Proprio Van Horn è giocatore che riporta i Sixers al recente passato, quello in cui per i "76" giocava Tony Kukoc, giocatore per caratteristiche simile all' ex New Jersey; nello scambio con Mutombo, Philadelphia ha sicuramente perso in quanto a difesa della zona pitturata, ma ha certamente guadagnato un giocatore che offre molte più alternative in attacco ed una marcatura a dir poco complessa per molti nell'intero "circus".
Keith diventerà poi formidabile se riuscirà ad assorbire qualcosa del Brown-pensiero, che fa dell'aggressività difensiva e a rimbalzo il principale credo, aspetti del gioco per i quali Van Horn ha destato qualche perplessità con la maglia Nets.
Già , il Brown-pensiero, è molto importante per coach Larry trovare una sintonia duratura con i prori giocatori e soprtattutto con i priopri lunghi, una sintonia che sembra promettere bene con il neo-acquisto Brian Skinner, un 2m e 6 per 120 Kg.
Reduce da cinque stagioni deludenti il n.54 è stato protagonista di un ottimo avvio di stagione,che ha sorpreso molti degli addetti ai lavori; Skinner ha sicuramente contribuito a dare sostanza sotto le plance a Phila, che ha vinto tutte le sfide a rimbalzo nelle partite sin qui disputate: in tre partite i Sixers hanno catturato 155 rimbalzi lasciandone agli avversari 114, 46 a 39 per Phila anche nella sconfitta contro i "Magics" e il "nostro" Brian ha viaggiato a 11 di media venendo dalla panchina.
"So di non avere un compito facile, ma apprezzo molto ciò che coach Brown cerca di ottenere dalle sue squadre, sono qui anche per mettere alla prova me stesso. Io so le piccole cose che vuole da me, io non cerco di fare 15 o 20 punti,ma di difendere duro, andare a rimbalzo, ci sono già molti realizzatori in questa squadra"
A queste parole del giocatore ottenuto al prezzo minimo, Brown ha replicato facendo capire che l'evoluzione di Skinner dovrà essere costante nel corso della stagione: "Abbiamo promesso a Brian un'occasione, nulla di più; lui è venuto qui perché vuole migliorare, ha iniziato molto bene, è andato oltre a quello che ritenevo sufficiente e spero che questo sia solo l'inizio".
Skinner ha le idee chiare e spera di ripetere l'impresa di Eric Snow che, reduce da stagioni di scarsa soddisfazione e sottovalutato dai più,con Phila è giunto sino al quintetto base in una finale per il titolo."Ci sono molti giocatori in questa lega- dice Erik- che colta l'opportunità , poi trovano spazio. Skinner è uno di questi.
Sconfitta con i Magics a parte, Philadelphia ha vinto un match difficile contro Milwaukee destando una buona impressione; hanno però destato dubbi contro New York, un team che orfano di McDyess e con Sprewell con una mano rotta non sembrava certo una "Invincibile Armata", ma che ha tenuto sotto i padroni di casa per tre quarti.
Iverson protagonista della rimonta ha elogiato comunque la sua squadra: "ci sono poche squadre che possono segnare 41 punti in un solo quarto" e coach Brown ha preferito coccolare il grande McKie di inizio stagione:" Derek è stato grande, non so come possa giocare meglio, 5 recuperi, 7 assists, 13 rimbalzi e ha persino messo 22 punti con 13 soli tiri, una nota statistica che vorrei sempre vedere."
Dunque il coach predica qualità di tiri, una qualità che può ottenere con un Iverson più portato a servire l'uomo libero, anche perché le mani di molti Sixers sono ben educate. Quando rientrerà anche Rentzias saprà essere un lungo atipico, con tiro da fuori, e non è un caso che Brown abbia voluto il greco alla sua corte.
Non sta attraversando un gran momento Todd MacCulloch che è apparso molto discontinuo, ma per lui ci sono problemi ad un piede che tende ad infiammarsi , cosa che non gli permette di "giocare duro", tanto per usare un'espressione cara al comandante dei "76ers", che spera di poter contare, una volta recuperati gli acciacchi, su un reparto lunghi versatile con Van Horn,, Rentzias e Dalembert, ma anche esperto e concreto con Coleman (imminente il suo rientro), MacCulloch e Brian Skinner, il tutto per sopperire alla fine dell'era Dikembe.
Ma il progetto di Brown sembra destinato a realizzarsi non senza la piena collaborazione del suo N.1., che già dopo la vittoria contro New York ha invocato un maggior uso del "pick and roll":" per fare canestro dobbiamo solo cercare di giocare semplice, con il pick and roll".