National League East 2003

Mark DeRosa è atteso ad una importante stagione con i Braves…

Nell'ultimo decennio la NL East non è stata certo una delle Division più emozionanti e combattute; basti dire che dal 1991 al 2002 (con la sola esclusione del 1994 conclusasi con lo sciopero) gli Atlanta Braves si sono sempre piazzati al primo posto… 11 titoli di division consecutivi.

Questo perché i Braves sono stati sicuramente la squadra della passata decade (e tutt'ora mantengono lo stesso ritmo).. e perché a dire la verità  i loro rivali sono stati molto incostanti nei diversi anni. Ma quest'anno le cose potrebbero cambiare.

Incominciamo parlando proprio dei Braves. Da 12 anni come abbiamo detto dominano la division (per ben 5 volte oltre le 100 vittorie, per altre 5 oltre le 90 vittorie), e quest'anno vorrebbero fare altrettanto anche se la politica della dirigenza questa volta ha decisamente stupito.

La squadra infatti è in un momento di transizione. Per anni si è puntato su una rotazione micidiale di pitcher (Maddux, Smoltz, Glavine, Neagle, Avery, Millwood); ora sono stati ceduti Tom Glavine (18W 11L 127K), Kevin Milwood (18W 8L 178K) e Damian Moss (12W 6L 111K) e dal bullpen (di conseguenza pesantemente indebolito) Mike Remlinger e Crhis Hammond. Una rivoluzione per il team di Ted Turner.

E' vero, sono stati presi Russ Ortiz, Mike Hampton e Paul Byrd, che insieme hanno però ottenuto solo 2 vittorie più di Glavine e Millwood, e la mossa non ha convinto molti analisti sportivi: basti dire che dei 7 analisti di Sporting News ben tre hanno pronosticato un trezo post per i Braves, e solo due li hanno dati vincitori.

Inoltre è stata probabilmente una mossa avventata cedere Millwood (il più giovane e futuribile) e Galvine, rispettivamente ai rivali di division dei Phillies e dei Mets.

Il lineup è di notevole valore anche se giocatori come Mark DeRosa, Marcus Giles e Javy Lopez devono dimostrare di essere degni del loro posto di titolari.
Quindi tanti dubbi insomma, anche se si pensa che Chipper Jones e Gary Sheffield(che dopo una partenza lenta aveva fatto alla grande gli ultimi quattro mesi della passata stagione) saranno probabilmente più produttivi dell'anno passato.

Anche quest'anno John Smoltz non sarà  partente e avrà  certamente un enorme impatto col suo ruolo di closer… sicuramente il migliore delle Majors.
Da non dimenticare che tutto è sempre sotto la supervisione di Bobby Cox (che anche se può vantare un solo anello, è pur sempre uno che ha ottenuto in 12 anni più vittorie di chiunque altro nella storia del baseball nello stesso tempo).

Questo il line-up: 1B Robert Fick, 2B Marcus Giles, 3B Mark DeRosa, SS Rafael Furcal, LF Chipper Jones, RF Gary Sheffield, CF Andrew Jones, C Javy Lopez.
Rotazione: Greg Maddux, Mike Hampotn, Russ Ortiz, Paul Byrd. Closer: John Smoltz.

Il rivale forse più pericoloso saranno i Philadelphia Phillies.
Dal 1994 ad oggi solo nel 2001 hanno avuto un record positivo, questo è vero, ma questo potrebbe essere l'anno buono.

A Philadelphia è arrivato Kevin Millwood (12W 3L 2.65 ERA dopo l'all star break lo scorso anno) che va ad aggiungersi ad un pitching staff virtualmente fortissimo, il cui unico punto debole potrebbe essere la inesperienza;
Il bullpen è rimasto intatto, né migliorato né peggiorato; il colser sarà  Josè Mesa, quest'anno 37enne che lo scorso anno ha portato a casa 45 salvezze ma ne ha anche bruciate nove.

Nel line-up si sono aggiunti Jim Thome (dagli Indians,buon difensore ma pagato per battere) e David Bell (dai Giants,che non è un battitore puro ma che lo scorso anno ha fatto solo nove errori) e questo,insieme a Pat Burrell da enorme credibilità  ad una squadra che l'anno scorso ha un po' faticato nel mettere punti sul tabellone e che ora sulla carta a ciò che serve per vincere; certo il campo sarà  la prova del fuoco.

Questo il line-up: 1B Jim Thome, 2B Placido Polanco, 3B David Bell, SS Jimmy Rollins, LF Pat Burrell, RF Bobby Abreu, CF Marlon Byrd, C Mike Lieberthal.
Rotazione: Kevin Millwood, Randy Wolf (12W 9L 172K), Vincente Padilla(14W 11L 128K), Brandon Duckworth. Closer: Jose Mesa.

L'altra, almeno in teoria, contendente per la vittoria della division sono i New York Mets. I "cugini poveri" dei Bronx Bombers sono quest'anno, come anche lo scorso, un mix di giocatori super pagati, ma probabilmente lontani ancora dall'essere un team ben amalgamato.

Hanno vinto una battaglia contro i Braves nella off season quando gli hanno strappato Tom Glavine, ma vincere la division è tutt'altra storia; questa squadra può essere una squadra da .500 o una contendente nei playoffs, tutto dipende da alcuni fattori.

Innanzitutto il pitching staff: Glavine sicuramente è un acquisto fondamentale, ma dopo di lui dovranno fare meglio dell'anno passato sia Al Leiter (13W 13L 172K, con una media di 14 vittorie nei 5 anni coi Mets), sia Pedro Astacio (12W 11L 152K,che lo scorso anno ha lanciato con una media di 7.00 nella seconda parte della stagione e ha conceduto più homerun di ogni altro nella NL).
L'outfield rimane un dubbio per la squadra, per non parlare della panchina che è più "sottile" che mai.

I simboli, i giocatori che rappresentano il meglio del line up non sono una certezza, soprattutto per una questione di età ; infatti Mike Piazza(che lo scorso anno per la prima volta ha bettuto meno di .300), Roberto Alomar e Mo Vaughn(che però è sorprendentemente dimagrito) non sono più dei giovincelli e già  lo scorso hanno hanno dato segni di debolezza…ma coi campioni si sa, la stagione buona è sempre dietro l'angolo, chissà  che non sia la volta buona.

Questo il line-up: 1B Mo Vaughn, 2B Roberto Alomar, 3B Russ Johnson, SS Rey Sanchez, LF Cliff Floyd, RF Jeromy Burnitz, CF Roger Cedeno, C Mike Piazza.
Rotazione: Tom Glavine, Al Leiter, Pedro Astacio, Steve Trachsel. Closer: Armando Benitez.

Discorso un po' diverso va fatto per Montreal e soprattutto Florida.
Gli Expos per la prima volta lo scorso anno sono riusciti ad ottenere un record positivo (dopo cinque anni di record passivo) con addirittura un inaspettato secondo posto e questo sicuramente anche grazie alle deludenti stagioni delle rivali di division.

Quest'anno sarà  un'altra storia. La prima cosa da evitare saranno le tante partite perse dal bullpen lo scorso anno e i tanti errori difensivi che hanno contraddistinto la stagione 2002.

Attenzione a due cose fonamentali:
1) Una schedule 2003 massacrante: 103 partite fuori casa e 22 partite "in casa" a Puerto Rico.
2) Non sapendo ancora quale sarà  il futuro della squadra nel 2004 né dove giocherà , c'è il rischio della mancanza di un programma a lungo termine, di una volontà  di creare un nucleo solido e un programma di ricostruzione della franchigia. Basti dire che hanno ceduto Gallaraga e non è stato acquistato alcun giocatore salvo i fratellini Hernandez (che se sono stati rilasciati da Yankees e giants c'è un motivo).

Due parole vanno spese per Josè Vidro che è diventato uno dei migliori seconda base del campionato, basti dire che nel 2002 è stato terzo nella NL per hits e doppi, anche se giocando a Montreal non è sotto le luci della ribalta.

Questo il line-up: 1B Wil Cordero, 2B Josè Vidro, 3B Fernando Tatis, SS Orlando Cabrera, LF Brad Wilkinson, RF Vladimir Guerrero, CF Endy Chavez, C Michael Barrett.
Rotazione: Bartolo Colon, Javier Vazquez, Tony Armas, Tomo Ohka. Closer: Scott Stewart

Situazione ancora peggiore si prospetta per i Florida Marlins. La squadra dopo la vittoria del 1997 ha smantellato e non è più riuscita ad ottenere un record di fine stagione positivo.

Lo scorso anno hanno chiuso al quinto posto nonostante un 79-83 quasi decente, ma non è stato fatto nulla per migliorare la situazione in quanto non sono stati compiuti acquisti per rinfozare il team.

Basti dire che del pitching staff solo A.J. Burnett lo scorso anno è riuscito a chiudere con un record positivo (12W 9L 203K). Non hanno alcun giocatore che abbia battuto almeno 30 home runs, e uno solo (Mike Lowell) che abbia battuto almeno 100 RBI.

Con l'acquisto di Tim Spooneyarger i Marlins sperano almeno di evitare i tanti crolli patiti nei finali di partita la scorsa stagione (12 sconfitte agli extra innings), ma questo certo non potrà  bastare.

La verità  è che la squadra sarebbe da risistemare pressochè in ogni reparto e la dirigenza non sembra intenzionata a farlo.

Questo il line-up: 1B Derek Lee, 2B Luis Castillo, 3B Mike Lowell, SS Alex Gonzalez, LF Todd Hollandsworth, RF Juan Encarnacion, CF Juan Pierre, C Mike Redmond.
Rotazione: A.J. Burnett, Josh Beckett, Brad Penny, Mark Redman. Closer: Braden Looper.

In conclusione con una probabile esclusione dai pronostici sin dall'inizio di Marlins ed Expos, sarà  interessante vedere chi la spunterà  fra i rinnovati Braves, e squadre come i Mets ed i Phillies che sembrano essersi attrezzate per spezzare la striscia di vittorie di Atlanta.

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