NBA Ranking: Pacific Division

Sarà  l'anno di Kobe o di Shaq?

1: Los Angeles Lakers. Impossibile non metterli al numero uno del ranking. Hanno vinto gli ultimi tre campionati e hanno mantenuto intatta l'ossatura della squadra. Shaq salterà  i primi 15 giorni di regular season ma non sono in molti a preoccuparsene. I playoff dell'anno scorso hanno dimostrato che possono fare a meno del vantaggio del campo,anche se i Kings li hanno messi a dura prova e quest'anno si sono ulteriormente rafforzati.

Sarà  una bella lotta,gli stimoli non dovrebbero mancare a Shaq e compagni, considerato che il poker non è riuscito neanche a un certo Jordan (ma senza il duplice ritiro chissà ").Insomma la storia è lì ad un passo e Shaq e Kobe sembrano decisissimi a non farsi sfuggire l'occasione.

Pro: L'esperienza è ancora un fattore nei playoff e i Lakers ne hanno più di qualunque altra squadra.La storia degli ultimi vent'anni della lega ci insegna che ripetersi non è poi così difficile.La squadra di Los Angeles sembra aver capito cosa serve per vincere e molte bene. L'arrivo di Kareem Rush porterà  una ventata di freschezza nel roster dei Lakers, mentre da Tracy Murray ci si aspetta l'unica cosa che sa fare:tirare da fuori.

Contro: Difficile individuare dei "contro" in una squadra che sembra aver trovato la giusta chimica e i giusti equilibri,anche nei rapporti interpersonali. A cercare il pelo nell'uovo ci sono lacune nel roster nello spot di play nel quale,perso Hunter(che tuttavia non ha lasciato molti rimpianti), Fisher dovrà  cantare e portare la croce per tutto l'anno.

2: Sacramento Kings. Anche qui la scelta è abbastanza ovvia.Gli sfidanti per eccellenza l'anno scorso sono andati ad un passo dalla grande impresa e quest'anno si ripresentano ai blocchi di partenza più agguerriti che mai.E' arrivato Keon Clark come free-agent, un lungo che fornirà  intimidazione e darà  qualche minuto di riposo a Webber e Divac.

Sicuramente non è la risposta a Shaquille O'Neal ma può dare un ottimo contributo partendo dalla panchina.Ci si attende molto dal fresco campione del mondo Peja Stojakovic,chiamato a recitare un ruolo da protagonista nella post-season e a riscattarsi dal terribile errore di gara sette. L'iniziale assenza di Bibby non dovrebbe essere un problema dato che Bobby Jackson ha dimostrato di essere qualcosa di più che una semplice riserva.

Pro: Il roster dei Kings è senza alcun dubbio il più ricco di talento dell'intera lega. La panchina composta da Jackson,Turkoglu,Clark,Pollard,Funderburke e il talentuosissimo Wallace non teme confronti. Molti di questi giocatori sarebbero titolari in qualunque altra squadra della Nba.

Bibby sarà  più consapevole del suo ruolo di leader all'interno della squadra,mentre la presenza di Clark potrà  permettere a Rick Adelman di far riposare di più i suoi lunghi.La squadra è in missione contro i Lakers e questo dovrebbe evitare problemi di spogliatoio.

Contro: Un solo nome:Rick Adelman.Buon allenatore non c'è che dire,molto adatto ad una squadra con molti campioni come i Kings a cui lascia grande libertà . Però c'è qualcosa che manca. Molti, anche dopo le sconfitte quando era alla guida dei Blazers lo hanno battezzato"perdente",un'etichetta scomoda e spesso ingiusta,soprattutto nei confronti di un allenatore.

Alla fine sono i giocatori a scendere in campo, ma l'impressione è che a lui manchi proprio quello di cui dispone Phil Jackson. E cioè la capacità  di far fare il salto di qualità  a delle squadre già  molto ricche di talento. Questa stagione rappresenta l'occasione migliore per togliersi di dosso questa scomoda etichetta.

3: Portland Trail Blazers. Qui la scelta è un pò meno ovvia. Tuttavia i Blazers hanno talento in abbondanza ,si sono rafforzati con Sabonis,Mcinnis e Antonio Daniels e hanno in Maurice Cheeks un ottimo allenatore. L'anno scorso nel periodo in cui sembravano aver trovato la giusta armonia sembravano imbattibili.

Non sarà  un lavoro facile per Cheeks gestire lo spogliatoio dei Blazers a cui si è aggiunta anche un'altra testa calda,Jeff McInnis,che forse non è quel play ragionatore di cui i Blazers avevano bisogno,ma può dare nuova linfa in un ruolo dove Damon Stoudamire ha deluso troppe volte.

Pro: Il talento non si discute,tutto starà  nel trovare la giusta armonia di squadra e i giusti equilibri tra i moltissimi ego presenti . Il ritorno di Sabonis può essere un fattore a patto che il lituano sia in gradi di fornire 20-25 minuti di qualità .

La panchina sicuramente sarà  uno dei punti di forza di questa squadra,in cui i partenti sicuri in quintetto sembra si riducano al solo Rasheed Wallace . Ci saranno grandi rivalità  interne,come quella tra McInnis e Stoudamire nel ruolo di play,quella tra Wells e Anderson nel ruolo di guardia e quella tra Patterson e Pippen nel ruolo di ala piccola.

Contro: L'età  di alcuni giocatori,Pippen,Davis e Sabonis che ormai sono nella fase terminale della loro carriera. Pippen rimane sempre un maestro della fase difensiva,ma in attacco comincia a sentire il peso degli anni. Il punto debole di questa squadra sembra essere l'approccio mentale. Troppi giocatori che si fanno condizionare dall'ambiente esterno,dagli arbitri,che perdono la testa per un nonnulla(vedi Wallace).

4: Los Angeles Clippers. Questo sembra davvero essere l'anno della svolta per i Clips.Con l'arrivo di Andre Miller si è completato quel processo di rinnovamento della squadra cominciato l'anno scorso con l'acquisizione di Elton Brand. Miller e Brand sono due tra i giocatori più solidi dell'intera lega. Forse senza i salti di Miles diminuirà  lo spettacolo ma un play come Miller è proprio ciò di cui si era sentito maggiormente il bisogno la scorsa stagione.

Pro: Abbiamo già  detto della solidità  di Miller e di Brand. Ci si attende che Corey Maggette compia il definitivo salto di qualità ,che Lamar Odom stia lontano dai guai(fisici e non)e che Olowokandi,una volta firmato il contratto,giochi con la stessa intensità  mostrata a Marzo-Aprile della scorsa stagione.Inoltre si attende un discreto contributo dai tre rookies:Wilcox,Ely e Jaric,che potranno giocare minuti di qualità  partendo dalla panchina.

Contro: Tutto il contrario di quello che abbiamo scritto sopra e cioè che Odom non stia lontano dai guai,che Maggette rimanga soltanto un super-atleta,e che Olowokandi una volta firmato il contratto torni quel giocatore pigro e svogliato che tutti eravamo abituati a conoscere. A parte queste incognite se le cose vanno nel verso giusto il tetto delle 50 vittorie non sembra poi così irraggiungibile.

5: Phoenix Suns. La squadra dell'Arizona è in una fase di transizione.Il processo di ricostruzione avviato la stagione scorsa sta volgendo al termine. La squadra è un mix di veterani e giovani.da una parte Williams,Gugliotta,Hardaway,Outlaw. Dall'altra Stoudemire,Ford,Johnson,Jacobsen.

Da sottolineare poi che le due stelle della squadra,Marbury e Marion, sono molto giovani,ma hanno già  molti anni di esperienza nella lega alle spalle. Per Marbury si profila l'ipotesi di uno spostamento nel ruolo di guardia tiratrice,più adatto alle sue caratteristiche: Penny Hardaway dovrebbe partire dalla panchina dando più spazio così a Joe Johnson, che rischia veramente di esplodere in questa stagione.

Pro: a parte Joe Johnson di cui abbiamo già  parlato,il rookie Stoudemire ha ben impressionato nella summer league e potrebbe giocare 20-25 minuti dando un valido contributo. L'esperienza di Scott Williams sarà  a sua disposizione per tutta la stagione. Lo spostamento di Marbury nel ruolo di guardia potrebbe giovare all'ex Georgia Tech, ormai al suo sesto anno tra i pro. La speranza dei Suns è che la carriera di "Steph" possa ripercorrere quella di Iverson, che giocava da palymaker nei suoi primi anni e veniva accusato di essere egoista. Un po' quanto successo a Marbury fino ad ora.

Contro: La panchina dei Suns sembra deboluccia e sarà  pesantemente condizionata dalle condizioni fisiche di Penny Hardaway e Tom Gugliotta,due giocatori da anni tartassati dagli infortuni, che rappresentano il grande punto interrogativo di questa stagione. Anche quest'anno si farà  sentire l'assenza di un centro affidabile e continuo e la squadra continuerà  a soffrire a rimbalzo.

6: Seattle Supersonics. Gary Payton sembra che, come il buon vino, invecchiando migliori. Lo ha fatto capire già  da questa preseason in cui ha realizzato 40 punti nella sconfitta contro i Clippers. Il suo gioco,soprattutto in attacco è notevolmente migliorato nel corso degli anni.

Quest'anno per dargli qualche minuto di riposo è arrivato Kenny Anderson. Nello spot di guardia Brent Barry dovrà  guardarsi da Desmond Mason,giocatore in grande crescita. Perso Vin Baker, dovrebbe partire Radmanovic, che darà  ancora più perimetralità  all'attacco dei Sonics. Il punto di domanda è se riuscirà  a difendere contro i vari Webber,Garnett,Duncan.

Pro: La firma di Rashard Lewis è stato un segnale importante. A questo punto il giocatore dovrà  ripagare tutta la fiducia e fare il definitivo salto di qualità . La dirigenza dei Sonics cedendo Baker, ha dimostrato di avere molta considerazione di Radmanovic. Mentre di Gary Payton si è già  detto e scritto tutto.

Contro: Il reparto lunghi dei Sonics sembra inadeguato, sia dal punto di visto fisico che tecnico. Infatti Radmanovic e Drobniak hanno grande tecnica,ma fisicamente soffriranno, mentre James e Booth non abbinano alle grandi capacità  fisiche un elevato tasso tecnico. McMillan spera che l'alternanza dia buoni risultati,ma in una Western così agguerrita e più forte che mai i Sonics sembrano avere qualcosa in meno della altre squadre.

7: Golden State Warriors. I Warriors si presentano ai blocchi di partenza con una squadra giovane,senza ambizioni, con l'unico scopo di accumulare esperienza. Il nuovo coach Musselman cercherà  di portare un po' di mentalità  difensiva nella squadra, ultima l'anno scorsa per punti concessi agli avversari (103). Larry Hughes è andato via, ma dal draft è arrivato Mike Dunleavy, che quasi tutti ritengono pronto per giocare già  ad alti livelli.

Pro: La gioventù e le grandi doti atletiche di questa squadra. Jamison è atteso al riscatto dopo una stagione di alti e bassi, mentre nel ruolo di play,dovrebbe partire Arenas,la piacevole rivelazione dello scorso finale di stagione. Jason Richardson ha già  dimostrato di non essere un semplice saltatore,mentre Dampier è un centro di buon livello,che farebbe comodo a molte squadre.

Contro: L'inesperienza.Il quintetto base vanta in totale 12 stagioni complessive giocate nella Nba.
La difesa,che è stata il vero punto debole dei Warriors la scorsa stagione. Nessuno si aspetta niente da questi Warriors e questo alla fine non è detto che sia una cosa negativa"

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