At the buzzer

Ecco qui Sir Charles Barkley, impegnato in una gara di playoff di qualche tempo fa

Phoenix, Arizona. Pochi istanti alla fine. Charles Barkley con la palla in mano attende che il cronometro si avvicini sempre più al “triplo” zero. E' una gara importante, una gara di playoffs!

Ad una manciata di secondi, parte in palleggio, arresto, tiro… ciuff! Canestro. I suoi Suns hanno battuto i San Antonio Spurs e si accingono ad andare alle finali della Western Conference.

Ma da lontano arriva il fischio incessante di un piccolo arbitro. Dice “No, ha tirato dopo la sirena. Il canestro non vale!”. Chucky si butta al collo dell'uomo in grigio, è convinto della regolarità  del proprio tiro. I tifosi iniziano a gettare in campo di tutto e i poliziotti faticano a far uscire dal terreno di gioco Billy Cristal, l'arbitro in questione.

Per chi non l'avesse capito, stiamo parlando di un film , precisamente “Forget Paris”, dove, appunto, l'attore losangelino interpretava le vesti di un arbitro di basket. Il film proseguiva facendo vedere che, contrariamente a quanto pensavano tutte le persone “presenti” nel palazzetto, il buon Billy c'aveva azzeccato!

Ok, stiamo parlando di un film, ma quante volte avete assistito ad una gara decisa all'ultimo centesimo di secondo? Quanti sono stati gli errori arbitrali a tal proposito? Possono essere stati pochi, ma in queste situazioni sono stati decisivi. Allora l'NBA è corsa ai ripari. Dalla prossima stagione verrà  dunque inserito l'“instant replay” per i tiri “at the buzzer” come amano definirli oltreoceano.

Come abbiamo visto in quest'ultima stagione, qualche volta accade che, nelle azioni allo scadere, sia umanamente impossibile decidere se esse si siano verificate prima o dopo lo scadere del tempo. In casi come quelli, gli arbitri e il tavolo dei commissari da adesso in avanti potranno usufruire dell'instant replay direttamewnte sul campo, per prendere così una corretta decisione“.

Queste sono le parole di Stu Jackson, NBA Senior Vice President of Basketball Operations, riguardo alla novità  tecnologica che ritroveremo alla partenza del prossimo campionato. La decisone di avvalersi dell'instant replay è “automatica” e non è ne a discrezione degli arbitri ne delle squadre, ma si avvalerà  di questi criteri:

Sul TIRO :
– quando un tiro è decisivo per l'esito della partita e sul tabellone non c'è più tempo rimanente per effettuare un'altra azione (0:00) alla fine del quarto periodo o di un overtime

– su un canestro segnato allo scadere del primo, secondo o terzo periodo e tabellone che segna 0:00

C'è da precisare che durante la “visione” del filmato, gli arbitri dovranno decidere in meno di 2 minuti e dovranno verificare anche che :

– il tiro sia stato “scoccato” in maniera regolare

– che sia un canestro da 2 o da 3

– che se è stato un canestro segnato dalla metà -campo difensiva, il tiro sia stato effettuato negli 8 secondi utili per superare la riga mediana del campo

Su un FALLO FISCHIATO:
– quando viene fischiato un fallo alla difesa e tale infrazione può far scaturire dei tiri liberi decisivi per l'esito della partita, con il tabellone sul “triplo-zero” (0:00) alla fine del quarto periodo o di un overtime

– quando viene fischiato un fallo alla fine del primo, secondo o terzo quarto con il tabellone che segna (0:00)

In questo caso, l'“instant replay” dovrà  chiarire se il fallo è stato chiamato prima o dopo il suono della sirena.

Come è facile intuire da questi criteri, la NBA si è premunita affinché il regolare svolgimento del gioco non venga interrotto e che le decisioni vengano prese in tempi morti della partita. Questa è una sostanziale differenza rispetto alla NFL: nel football c'è la possibilità  di chiamare due challenge (l'utilizzo dell' instant replay) per partita (uno per tempo), lanciando in campo un fazzoletto rosso e interrompendo così la gara. Nell'NBA nessuno potrà  andare contro quelli che sono i criteri sopra citati, evitando così inutili discussioni e perdite di tempo.

Se l' instant replay fosse stato utilizzato nella passata stagione, per esempio, il canestro (più che altro una preghiera) allo scadere di Reggie Miller in Gara 5 contro i Nets, non sarebbe stato valido. Infatti la televisione ha fatto chiaramente vedere che “Hollywood” aveva ancora il pallone tra le mani quando sul tabellone è scattato lo 0:00. Ci sono state poche contestazioni perchè alla fine New Jersey ha vinto, ma se fosse stato il contrario? Apriti cielo!!

Altro caso eclatante che ha avuto tanti replay in televisione è quello nei playoffs del 2000, Gara 3 tra gli Heat e i Knicks, quando Anthony Carter ha siglato la vittoria per i suoi Miami Heat con un canestro a fil di sirena. Con l' “instant replay” in campo, il canestro sarebbe stato annulato per un motivo: il tiro era irregolare.

Perchè? Semplice: la palla aveva olterpassato il tabellone, andando dalla parte posteriore a quella anteriore, cosa vietata nella NBA.

Altro episodio: New York – L.A. Clippers a N.Y. di qualche anno addietro. Charles Smith, ala grande dei Clippers, si trova ad un secondo dalla fine della partita, coi suoi sotto di 3, con la palla in mano dietro la riga da 3. In tutta la carriera non ha mai provato da 3 punti, ma in questo caso è costretto a tirare. Mezzo passo, tiro e ciuff… canestro! E invece no: interviene il grande arbitro Dick Bavetta e convalida da 2 e non da 3 per un presunto piede sulla linea. Partita persa. Il mitico Dick, in una intervista, racconterà  poi: “Quella sera stessa ero al bar quando in TV hanno cominciato a far vedere i replay di quell'azione. Si vedeva benissimo che Smith era mezzo metro dietro la riga da 3 punti. Mi è venuta voglia di piantar lì tutto e far rientrare le squadre in campo per giocare i supplementari!“.

Tranquillo UOMO-IN-GRIGIO, da quest'anno non succederà  più.

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