E' una tribù che balla…e C.C. Sabathia dirige le danze.
Penultimo mese di regular season, Agosto ci ha offerto diversi spunti interessanti soprattutto per quanto riguarda la corsa alle Wild Card, che in entrambe le leghe si sta facendo sempre più “selvaggia”.
Vediamo dunque chi è riuscito ad offrire il meglio di sé nel mese più caldo dell'anno e chi invece si è preso una vacanza aspettando tempi migliori.
CHI SALE
C.C. Sabathia: da tempo considerato uno dei giovani pitcher più talentuosi delle Majors, il mancino partente dei Cleveland Indians sta finalmente dimostrando tutto il suo valore anche con una buona dose di continuità , elemento fondamentale per affermarsi come lanciatore.
Sei vittorie in altrettante apparizioni nell'ultimo mese dopo un luglio da incubo e decisivo contributo alla rimonta della “tribù” nella corsa ai playoff, che potrebbe definitivamente consacrare un futuro Cy Young Award.
Alex Rodriguez: se Cleveland vede la possibilità di raggiungere un'insperata post-season, New York spera di salvare una stagione fitta di ombre con un rush finale d'annata.
Il trascinatore dovrebbe essere proprio A-Rod, che già in questo Agosto ha dimostrato di essere lo Yankee più in forma; .343 di media battuta, 10 HR e 23 RBI, che hanno permesso ai Bronx Bombers di tenere vivo il sogno di una rivincita con i Red Sox.
Noah Lowry: sembra quasi una regola; ogni mese nelle Majors c'è un giovane pitcher che sembra trovare il feeling giusto con il mondo MLB e si autocandida come lanciatore del futuro.
Se a Luglio era stato il turno di Zach Duke, ora è il 24enne Noah Lowry a far parlare (bene) di sé.
Sei partenze sul monte e sei vittorie, ma quello che impressiona è la media ERA da All-Star (1.19) e l'ottimo rapporto tra K e basi-ball (40-13).
In una franchigia con problemi di età come San Francisco una ventata di freschezza che non può che suscitare ottimismo nella baia.
Astros/Phillies/Marlins: non certo tra le favorite di inizio stagione, queste tre formazioni stanno dando vita ad un avvincente duello per il quarto ed ultimo posto disponibile nella NL per i playoff.
Molto più continue di squadre più accreditate quali Chicago e New York, le tre “sorelle” si stanno alternando in vetta alla Wild Card Race rendendo ancora più interessante il finale di stagione 2005; e pensare che due di loro (se non tutte) potrebbero rimanere fuori dalla postseason con record migliori di chi invece i playoff li giocherà …
Ken Griffey Jr.: alzi la mano chi, pur non essendo tifoso dei Reds, non si compiace delle prestazioni convincenti di “Junior”.
Dopo il calvario degli ultimi anni, l'ottima stagione 2005 (ed in particolare gli ultimi 30 giorni) potrebbero convincere Ken ad allungare la sua strepitosa carriera, infortuni permettendo.
Lo swing sembra essere tornato quello dei tempi migliori, .358 di media, ed il timing sulle fastball ricorda molto da vicino quello dei giorni piovosi ma felici di Seattle, 11 HR e .706 di percentuale slugging.
Peccato che Cincinnati lotti ancora per non chiudere in fondo alla NL Central…
CHI SCENDE
Brad Halsey: non è sicuramente l'unico colpevole della stagione poco brillante dei D-Backs, ma il giovane pitcher giunto in Arizona nell'operazione Randy Johnson non sta certo vivendo un buon momento.
Cinque sconfitte consecutive frutto soprattutto di avvii problematici, spesso anche con HR subiti nel primo inning (8 fuoricampo in tutto).
Media ERA ben al di sopra dell'8 e quasi mai in grado di arrivare indenne oltre la quinta ripresa.
Glendon Rusch: strano caso quello del pitcher mancino dei Cubs; essere il quinto uomo della rotazione dietro Wood, Prior, Zambrano e Maddux dovrebbe sollevare da qualche responsabilità , ma evidentemente l'ennesima deludente stagione della formazione di Chicago ha condizionato anche le sue prestazioni.
La grande varietà di lanci (fastball, curva, cutter, slider) che lo aveva contraddistinto nella passata stagione è uno sbiadito ricordo, e le indecisioni sul monte si vedono: 4 sonfitte, 9.74 di media ERA e la nostalgia da parte dei tifosi del Wrigley Field di Matt Clement sempre più palpabile.
Brad Wilkerson: ormai è ufficiale, il jolly dei Nationals ha dato tutto quello che aveva da spendere nel fulminante inizio di stagione dei suoi, affievolendosi progressivamente dall'All-Star Break in poi.
Il calo di Washington è stato evidente e Brad non ha fatto nulla per evitarlo: .220 di media battuta, 3 HR ma soprattutto solo 6 RBI in più di 20 partite non sono un buon biglietto da visita per chi era stato anche in odore di convocazione per la partita delle stelle.
Kansas City Royals: non sarà certo per il negativo mese di Agosto che la stagione dei Royals potrà definirsi negativa, ma le 19 sconfitte consecutive messe in fila da Sweeney e compagni non possono che consegnare ai giocatori del Kauffman Stadium il titolo di peggior franchigia dell'anno con un mese di anticipo.
Minor numero di vittorie di tutta la MLB, i Royals non sono riusciti a far esplodere i 3/4 talenti giovani presenti in roster (Greinke, Hernandez, DeJesus, Teahen) ed il futuro appare grigio quasi quanto il presente.
Richie Sexson: non è mai stato un battitore continuo né tantomeno di contatto, ma le cifre degli ultimi 30 giorni del prima base dei Mariners rispecchiano alla perfezione l'anonima stagione disputata dall'ex-Brewers in quel di Seattle.
.227 di media battuta e ben 31 strikeout subiti, con numeri riguardanti HR ed RBI che non sono certo quelli che la dirigenza del Safeco Field si aspettava.