La difesa 3-4

Con Romeo Crennel in panchina, tutti si aspettano grandi cose della difesa dei Browns…

Historia se repetit. Era uno dei principi cardine di Giovanbattista Vico, filosofo napoletano vissuto a cavallo fra il 1600 e il 1700. Che, detto fra noi, tornerà  buono più avanti. Keep that in mind.

I fatti nudi e crudi: nella scorsa stagione solamente 5 squadre hanno usato come difesa base la 3-4. In quella che sta per iniziare potrebbero essere addirittura 12 quelle che schiereranno un fronte dispari in difesa, in altre parole tre uomini di linea e quattro linebackers. I conti ve li facciamo noi risparmiandovi le pile della calcolatrice: è il 37.5 %. Certo non siamo agli anni '80 dove si stima che 19 formazioni su 28 nella lega NFL usassero la 3-4 defense.

Bud Wilkinson. Cognome da marca di lamette da barba ma cervello tra i più fini ogni epoca quanto a conoscenza del football. Erano gli anni '50 e la leggenda dei Sooners di Oklahoma stava prendendo corpo grazie alla triple stack defense del loro allenatore. Ma nei pro sarebbe arrivata solamente negli anni '70 quando l'allora capo allenatore dei Patriots (non prude niente ?) Chuck Fairbanks e il coordinatore difensivo degli Oilers, "Bum" Philipps, iniziarono a schierarla in campo con continuità .

E siccome al di là  dell'oceano amano ripetere fino alla nausea che "If it ain't broke, don't fix it" (se una cosa non è rotta, che bisogno c'è di aggiustarla?) comparvero nuovi adepti della filosofia difensiva che aveva girato le sorti difensive di Oilers e Pats grazie al lavoro del coordinatore difensivo Hank Bullough, quello che forse sfruttava meglio la novità  del sistema difensivo la cui peculiarità  era, ed è tuttora, l'imprevedibilità  e la difficoltà  di lettura da parte dell'attacco avversario.

E dove ci sono novità  non può mancare mai il nome di Bill Parcells che da head coach dei Giants, con l'aiuto di un giovane assistente di nome Bill Belichick (il prurito continua ?), sfruttò al meglio le potenzialità  di un sistema che ha fatto di Lawrence Taylor una superstar e un Hall of Famer.

Ma la NFL è piena di geni e neanche il tempo di festeggiare che già  i coordinatori offensivi correvano ai ripari uscendo con interessanti idee come quella dei set con un "back" solo per aumentare il numero dei bloccatori sulla linea di scrimmage ed togliere così il vantaggio sorpresa generato dalla presenza di un quarto linebacker che poteva mettere, una volta, le mani in terra e funzionare da run-stopper e l'altro allinearsi agli altre tre LBs e fare da pass-rusher. Oppure la West Coast offense.

Dicevamo i fatti, nudi e crudi: nel 2004 Steelers, Ravens e Pats erano nei primi dieci posti in ben quattro categorie statistiche difensive. Cosa le accomunava?. La difesa 3-4. I Chargers due anni fa erano 27esimi per yards concesse, l'anno scorso erano già  risaliti al 18esimo posto. Verrebbe da chiedersi, visti i miglioramenti e i risultati di cui sopra, come mai allora tutte e 32 le franchigie NFL non adottino questo tipo di difesa.

La risposta è molto semplice e complessa allo stesso tempo: la 34 non è per tutti. Devi avere giocatori adatti e intelligenti, che non siano solo macchine da tackles ma siano capaci di leggere il gioco e le situazioni. Vediamo allora come funziona questo tipo di difesa.

Servono tre uomini di linea. Va bene chiunque? Assolutamente no. L'uomo che sta al centro della linea in genere viene chiamato NT (nose tackle) e, dovendo controllare gli spazi (gaps in gergo) a destra e a sinistra del centro avversario (chiamati "A" gaps), deve assolutamente avere un bel tonnellaggio, intorno ai 155 Kg per un'altezza media che si aggira su 6 piedi e 3, 6 piedi e 4 cioè 190-193 cm. I giocatori che stanno ai suoi lati, destro e sinistro, si chiamano DE (difensive end) e, in genere, devono assomigliare fisicamente più ai DT (difensive tackle) di uno schieramento 4-3 che non al classico giocatore esterno visto che hanno il gravoso compito di controllare due gaps (il "B" fra guardia e tackle ed il "C" fra il tackle ed il tight end o sulla spalla esterna del tackle) in quella che viene comunemente chiamata " two-gap defense".

Ecco quindi che se l'altezza media è sul metro e novantadue-tre, il peso diminuisce rispetto ad un NT fino ad arrivare alle 265 libbre (120 kg approssimativi) del DE dei Raiders, Burgess, e alle 275 di Michael Strahan. La caratteristica principale che deve possedere un end è la versatilità : deve essere capace di bloccare le corse ma deve anche rappresentare un pericolo per il quarterback ma non vedrete mai un end di una 3-4 in vetta alla classifica dei sacks considerato che il loro compito principale è un altro.

Dietro la linea ci sono i linebackers, il vero cuore della difesa. Ma sarebbe sbagliato incentrare solo il discorso su questi quattro giocatori dato che tutto, dal primo all'ultimo dei big-play, ha come capostipite un buon lavoro della linea difensiva, in particolare nel nose tackle che deve essere in grado di "ancorare" l'offensive line.

Dicevamo dei linebackers. Agile, intelligente, mobile, versatile. Sono solo alcune delle caratteristiche che deve possedere il difensore ideale. In campo i due linebacker che stanno al centro prendono il nome di "inside" mentre quelli esterni vengono identificati come "outside linebackers". Quest'ultimi sono in genere grandi atleti, basta pensare a giocatori come McGinest, Julian Peterson, Joey Porter, Mike Vrabel per citarne alcuni.

Giocatori capaci di andare in copertura su un passing-down, in marcatura su un ricevitore o su running back in movimento, contro un tight end sulla linea di scrimmage o in pressione sul quarterback. A volte possono essere dei difensive end convertiti abili nel mettere pressione al lanciatore.

Una delle qualità  di questa difesa è infatti l'imprevedibilità : non avendo contatto con le mani sul terreno il linebacker esterno priva, primo dello snap, l'uomo di linea offensivo di un riferimento importante, come il giocatore che deve esser bloccato dando così un vantaggio alla difesa in termine di esecuzione e sorpresa. Altra caratteristica è la pressione che questo tipo di difesa riesce a mettere sul quarterback che deve, ogni volta, cercare di capire da dove arriverà  la pressione del linebacker esterno.

Esempio eclatante sono le statistiche del QB dei Ravens Boller che, trovandosi, nella AFC si è trovato ad affrontare tutte le squadre che hanno impiegato la difesa 3-4 con risultanti incredibili se si pensa che dei 35 sacks totali subiti ben 26 sono venuti da avversari nella AFC e che il rating, dall'82.6 contro avversari della NFC, è sceso a 66.6. Stessa sorte è toccata ai vari Palmer, Brady, Carr, Collins, Plummer, e anche il recordman Manning ha visto calare il suo rating in maniera inversamente proporzionale al numero di sacks ed intercetti.

Gli "interni" invece, più tosti fisicamente, molto spesso sono dirottati contro le guardie avversarie ma devono essere abbastanza agili da riconoscere un passing play e non abboccare alle finte del lanciatore. Il miglior interprete (attenzione stiamo parlando di un linebackers di una difesa 3-4) l'anno scorso è stato senza dubbio James Farrior degli Steelers, capace di registrare 95 tackles, 4 intercetti, 3 sacks e di forzare 3 palle perse agli avversari permettendosi il lusso di andare anche in meta una volta.

Quello che sarà  interessante cercare di capire quest'anno è che tipo di impatto la 34 avrà  sul campionato. Delle cinque formazioni dell'anno passato ben quattro la riproporranno come difesa base: solamente i Ravens cambieranno tornando alla difesa con 4 difensori di linea e tre linebackers. Si tratta però di un cambiamento dovuto più alla tipologia di giocatori presenti a roster che un cambiamento radicale di filosofia. A testimonianza che non tutti possono usare questo tipo di difesa.

L'arrivo di Romeo Crennel sulla sideline dei Browns porterà  sicuramente a nuove soluzioni in difesa visto il suo recente passato ai Patriots. Ovviamente i cambiamenti saranno notevoli e il periodo di aggiustamento al nuovo schieramento difensivo fisiologico, considerando che tutti gli uomini di linea dell'anno scorso ora sono a qualche miglio di distanza in Colorado. Dubbi avvolgono anche il quartetto di linebackers con Andra Davis che da middle di una 4-3 si troverà  a giocare inside di una 3-4 soffrendo forse la poca fisicità .

Oltre a Cleveland anche i 49ers, con il nuovo coach Mike Nolan e il coordinatore difensivo Billy Davis, che ha allenato per 9 delle sue 13 stagioni NFL lo schema 3-4, si affideranno a questa soluzione affascinati anche dalle potenzialità  di un giocatore come Julian Peterson, il linebacker che l'anno scorso si è rotto il tendine d'Achille il 10 ottobre e non è più rientrato.

Detto di Browns e 49ers altre franchigie, nonostante abbiano come difesa base la 4-3, sperimenteranno nuove soluzioni e vengono in mente i Giants, i Dolphins, i Broncos, i Cowboys di Parcells oltre a Cardinals e Raiders che, a dire il vero, useranno più fronti 4-3 che non la base 3-4 visti i problemi nella posizione di LB.

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