AFC WEST – Preview

Trent Green è già  pronto a guidare i Chiefs per un'altra stagione…

Se nella South rimane tutto uguale a se stesso, all'Ovest non è proprio lo stesso. Dal 2002, anno del riallineamento, la division ha visto in prima fila tre squadre diverse, e l'unica che non sia riuscita nell'impresa, i Broncos, sono rimasti costantemente nell'elite.

L'equilibrio regna sovrano, e tre squadre si presenteranno al via alla pari. I Chiefs hanno, finalmente, talento anche in difesa, ma la squadra è avanti negli anni in alcuni elementi chiave. Denver ha operato in maniera diversa. Ha ceduto nuovamente un running back, la prima scelta, portando a casa una serie infinita d'uomini di linea. Politica discutibile, ma la formazione rimane solida e completa in ogni reparto.

I Chargers, campioni uscenti, hanno ulteriormente migliorato attraverso il draft, con due prime scelte. Usciti dal nulla avranno molta pressione nel ruolo di favoriti. Ultimi vengono i Raiders, cui rimangono molti buchi, ma Al Davis sa come vendere i biglietti. Moss e LaMont Jordan, sono armi che l'attacco non aveva un anno or sono. Lo spettacolo sembra garantito.

Kansas City Chiefs

Un attacco esplosivo è stato la base dei successi nel 2003, fino alle scintille nel match con I Colts dell'arrowhead stadium durante i playoff. Un difesa patetica è stata la base degli insuccessi nel 2004. Quale versione vedremo nel 2005?

La squadra ha migliorato il reparto più debole in free agency e nel draft, e aspetta con fiducia la maturazione di qualche giocatore. Se basterà  è difficile a dirsi, anche perché la division è tra le più dure della lega, alimentata da storiche rivalità  interne.

Tre formazioni possono pretendere il ruolo di favorita, e dover affrontare due volte l'attacco su corsa di Denver, o il rinnovato spettacolo di Al Davis non sarà  facile per la difesa di Gunther Cunniingham.

La filosofia, in attacco, non cambierà . Aprire il gioco a molti ricevitori, sfruttando al massimo running back e tight end, utilizzando tutto il campo, anche nel breve. Green è reduce dalla propria miglior stagione da professionista, con oltre 4.500 yards lanciate, e pur mancando di un reale playmaker tra i propri ricevitori, riesce ad essere produttivo.

Il miglior deep target rimane Eddie Kennison, giocatore molto lunatico, che sembra aver raggiunto la piena maturità . Il secondo ricevitore, partito Morton, non è ancora chiaro. Si contenderanno il posto Parker, Hall e Boerigter. La forza e l'imprevedibilità  dell'attacco rimangono però nelle mani del miglior tight end della lega, Gonzalez, e nelle capacità  di Holmes.

Il running back avrà  ancora una stagione dalla sua, cercando di eliminare i guai fisici che lo hanno assediato lo scorso anno, ritornando la macchina da touchdown che tutti conoscono. Pronto a subentrare c'è Larry Johnson, che nel finale della scorsa stagione ha già  fatto vedere di cosa è capace. Alla base del gioco rimane una strepitosa e dominante linea offensiva, che ritorna intatta. Waters, Shields, Roaf sono perenni pro-bowler, capaci di sfruttare tecnica e fisico per proteggere il quarterback e aprire varchi, lavorando all'unisono.

Il lato debole arriva con la difesa, dove i Chiefs non hanno saputo mettere pressione agli avversari, o hanno sbagliato fondamentali a ripetizione. Ogni anno, dall'ingaggio di Vermeil, la squadra ha provato ad invertire la tendenza. Un nuovo allenatore, nuovi giocatori non sono stati sufficienti. Ancora una volta, in questa free agency, la proprietà , per invertire la tendenza, ha investito pesantemente.

Le secondarie sono state rinforzate da un giocatore dal talento atletico modesto, ma dai fondamentali solidi, ottimo contro le corse, come Knight, mentre la copertura dovrebbe essere assicurata da uno shout down cornerback come Surtain, anch'esso prelevato dai Dolphins. Wesley, il migilor defensive back della "vecchia gestone" si accomoderà  sulla sedia di FS, mentre c'è fiducia in MCCleon, sebbene finora non abbia risposto alle attese.

Il G.M. Carl Peterson non ha migliorato solo le secondarie. Hall, via Tennessee, è, nelle speranze della squadra, il complemento ideale alla sorpresa Allen, uscito dal nulla a guidare tutti i rookie con ben nove sack. Nel mezzo la franchigia ha speso molte scelte altissime. Syms (sesto giocatore scelto nel 2002) e Siavii (prima scelta nel 2004) devono dimostrare ancora il loro valore.

Due titolari su tre cambieranno anche nel gruppo linebacker, nel tentativo di migliorare velocità  e fondamentali di placcaggio. L'unico certo del ritorno sarà  Barber, la cui importanza si è notata sopratutto quando è venuto meno ad inizio stagione e Miutchell ne ha fatto rimpiangere la presenza. Johnson è stato una gemma alla 15^ scelta del draft, con i Chiefs increduli di poter mettere le mani su un tale talento, mentre il ruolo d'interno sarà , nelle intenzioni di Vermeil, ad appannaggio dell'ex Steelers Bell. Il rookie of the year del 2001, se riguadagnerà  la sua efficienza fisica, garantirà  presenza nel mezzo e pass rush.

Gli special team hanno ottime unità  di ritorno, con Dante Hall impiegato sia sui punt che sui kick off. Il 2004 è stato avaro di soddisfazioni, rispetto al 2003 ( 4 touchdown su ritorno contro i "soli" due della scorsa stagione). Il giocatore rimane il più elettrizzante interprete di questo ruolo. Fireld goal e kick off saranno lavori per Tynes, ottimo come percentuali, ma la cui potenza di gamba la scia a desiderare ( 5 su 10 da oltre 40 yards). Per il ruolo di punter, Colquitt, un rookie scelto al terzo giro, potrebbe essere il candidato principale.

Denver Broncos

Ancora cambiamenti per la squadra del Colorado. Dopo l'accantonamento di Portis, ecco che Droughns, leader rusher 2004 si è incamminato verso Cleveland. Ciò nonostante, la formazione rimane in grado di sfornare continuamente e costantemente corridori da oltre 1.000 yards.

Sarà  il turno di Bell? O piuttosto tornerà  in auge Mike Anderson? O i nuovi arrivati Dayne ( il migliore in pre-seson e un'ira di dio a Wisconsin, un college che applica un sistema simile ai Broncos) e Clarett si approprieranno della testa della deep chart.

Fino al momento c'è incertezza totale e i piani di Shanahan non sono chiari. Quello che rimane certo è che la linea offensiva, a dispetto di nome di secondo piano, è tra le più produttive della lega, con solo 15 sack concessi e 4.4 di media a portata (ottava della lega).

Ciò i cui la linea deve migliorare è aprire le corsie di passaggio per Plummer, cui molti dei propri passaggi sono stati toccati sulla linea. Jake the Snake ritorna per il terzo anno come titolare, e ancora avrà  il fiato di Elway sul collo, pur avendone superato il record per yards lanciate. Il giocatore dovrà  prendere decisioni migliori ( 20 intercetti) per scrollarsi di dosso la sfiducia dei tifosi. Il cast di ricevitori non manca. Smith ha esperienza e rimane uno dei migliori corridori di tracce in circolazione, mentre Lelie ha la velocità  per essere un pericolo ad ogni gioco. Dovrà  essere coinvolto maggiormente.

La difesa ha buoni numeri, ma, al momento decisivo, si trova a naufragare contro il muro Colts. I playoff del 2003 hanno ridicolizzato le secondarie della squadra, la risposta è stata di arrivare a Bailey, per contrastare le armi di Manning. Il risultato non è cambiato. I defensive back hanno avuto momenti di pesante amnesia. La perdita, in off-season, di Kennedy ( FS titolare) e Herndon ( secondo cornerback) non promette bene, e i rimpiazzi sono un punto interrogativo. Se non ha potuto migliorare nelle coperture, la squadra ha cercato di migliorare nella pressione sul quarterback, confermando Pryce, e portando a casa l'ex eterna promessa Brown.

Il miglior sack artist (Hayward) è andato via, ma l'arrivo di Warren ed Ekuban, oltre a quello di Brown, porta tre deludenti ex prime scelte. Vedremo com'entreranno nel mix. L'unità  più sicura rimangono i linebacker. Il trio Wilson, Willams e il rientrante Gold è tra i più sottovalutati della lega, ma a questo reparto non manca forza e velocità .
Elam sarà  ancora il kicker titolare, mentre il ruolo di punter è stato trascurato, e resterà  ad appannaggio del mediocre Backer. Sui ritorni si punterà  su Darrent Williams, la scelta più alta della squadra. Il rookie competerà  anche per il ruolo di secondo cornerback, ma è stato scelto principalmente per il suo ruolo di specialista.

Nel complesso una formazione solida, capace ogni anno di arrivare ad un passo dall'eccellenza, ma franando sul più bello. Non esistono vere e proprie lacune e giocare in altitudine aiuta notevolmente. Rimangono dubbi sulla qualità  dello staff, sulle decisioni in off-season, e sulle capacità  di una difesa che ha generato poca pass rush, e soprattutto pochi turnover ( 20 palle recuperate). La formazione necessita un approccio mentale più aggressivo, prendendo rischi maggiori, soprattutto nei momenti calci del match.

San Diego Chargers

Tutti pronti a celebrare il funerale di Schottenheimer, quando Brees si mette a fare i “bimbi coi baffi”. Pronto ad una sostituzione imminente, il quarterback ha giocato una di quelle stagioni che non si dimenticano, finendo terzo per rating ( 104.8), con tanti saluti alla critica.

Impossibile far scendere in campo Rivers, che rimane un lusso come backup, e diventerà  presto o tardi un problema nello spogliatoio. Ovviamente del miglior rendimento del quarterback, ha beneficiato tutto l'attacco. Tomlison ha avuto meno pressione, continuando a macinare yards su corsa e passaggio. Il running back rimane il più vicino clone dell'appena ritirato Emmit Smith, anche per la capacità  di farsi ben volere dai propri compagni.

Dal nulla è esploso l'ex giocatore di basket Gates, che ha portato il record per touchdown seganti da un tight end a 13. Pur sospeso per i primi tre incontri, a causa di una disputa contrattuale, il giocatore rimarrà  cruciale nel passing game, anche perché la dirigenza ha adottato una politica al risparmio, scegliendo il solo Vincent Jackson, giocatore di talento ma molto acerbo, e non operando in free agency.

McCardell avrà  una stagione piena per entrare in sintonia completa con il palybook, mentre come numero due rimarrà  Caldweel, dotato di cuore per fare le ricezioni "sporche" nel mezzo. Grave la perdita di Hudson Houck, il coach della linea offensiva, che aveva portato un reparto mediocre a livelli buoni se non eccelsi.

Marty Ball ama un gioco controllato, privo d'errori, e con una difesa solida. Questo credo si è rispecchiato nel 2004, con la squadra che ha risposto alla grandissima. Stesso leit motiv anche nella prossima imminente stagione. Lo schema rimarrà  un 3-4. Williams, il NT, è il segreto della produttività  del reparto. Con la sua forza riesce a mantenere impegnati due uomini di linea, tenendo liberi da blocchi i linebacker.

Con l'arrivo di Castillo via darft, la linea dovrebbe avere ancora maggior potenza. Edwards rimane il leader dell'intera formazione. Preso per mano il reparto orfano di Seau, ha elevato il livello del suo gioco ad ogni istante, confermandosi uno dei migliori della lega. Foley, 10 sack nel 2004, si è dimostrato un acquisto azzeccato, e l'arrivo dall'altro lato di Merriman, la top choice del draft, amplierà  la libertà  di movimento del giocatore.

Godfrey rimarrà  a fianco di Edwards nel mezzo, e la sua esperienza risulterà  importante. Le secondarie sono state il tendine d'Achille. Jammer, quinta scelta assoluto un paio d'anni or sono, ha deluso, e sembra sempre mancare nei momenti decisivi, concedendo troppi big play con la propria aggressività . Anche Florence necessità  di maggiore consistenza. Il più solido defensive back, si è dimostrato Kiel, che ha evidenziato qualità  nel primo anno da titolare nel ruolo di SS.

Keading ha svolto un lavoro eccellente da rookie, con una sola pecca, uno sbaglio da 40 yards in OT nei playoff. Se "non è da un rigore che si giudica un calciatore", un solo field goal non può gettare la croce addosso al rookie, che con 20 su 25 ha dimostrato di poter essere il futuro di questa squadra. Scifres, punter al primo anno, ha fatto meglio di chiunque altro nell'AFC, 38.4 yards di media netta. Il rilascio di Dwight, uno dei migliori ritornatori della lega, produce un buco nelle squadre speciali. Probabilmente Parker, il rookie Sproles e Turner si divideranno il compito.

L'anno della conferma è sempre il più critico, e i Chargers, così come Brees saranno sulla graticola, più di quanto non lo siano stati nel 2004. Nessuno sottovaluterà  più la squadra, che può contare su una difesa ampiamente migliorata, e su un attacco fatto e disfatto da Tomlison. Sarà  tempo di costruire sulle fondamenta per arrivare a compire un altro passo. Solo un anno fa, queste basi sembravano inesistenti, con un quarterback inserito da tutti nei bust, e una squadra disperatamente allo sbando.

Oakland Raiders

Non vincerà  al division, non parteciperà  ai playoff, ma Al Davis dovrebbe tornare a far divertire la gente del "Black Hole". Un nuovo e promettente running back, con potenza (230 libre di peso) e velocità  (4.9 di media a portata), non esploso ai Jets solo per la presenza di Martin, migliorerà  il peggior attacco sulle corse, e doterà  Turner di quello che l'allenatore ha sempre voluto, un running back capace di prendere quelle maledette due yards quando necessario.

Il miglior ricevitore della lega, che porta dietro tutto il suo ego, è ora a disposizione della formazione più "politicamente scorretta" della lega. Moss e i Raiders sembrano fatti l'uno per l'altro, amore a prima vista. Jordan e l'ex Vickings fanno sognare un attacco stellare, e garantisco a Collins tempi felici. Il wide reciver un regalo lo ha già  fatto, il merchandaise della squadra è schizzato alle stelle.

Porter farà  coppia con il problematico Randy. Il giocatore, cui non andranno molte attenzioni degli avversari, ha abilità  in profondità  come pochi, e la costante single coverage cui sarà  sottoposto creerà  opportunità  a non finire. Aggiungere al mix Curry e Gabriel per avere un'idea della potenza di fuoco a disposizione dei “predoni”. Collins avrà  bisogno di tempo, ma la linea con la prima scelta Gallery e Stone dal lato destro, e l'ottimo Symms dal lato sinistro, non dovrebbe avere problemi a garantire l'incolumità  del quarterback.

Ciò che preoccupa di più è la difesa. La line ha due ottimi uomini all'interno. Sapp e l'ex campione del mondo Washington, garantiscono efficace pass rush e tengono contro le corse. Meno buoni gli esterni, dove Burgess, ottimo con gli Eagles nei playoff, cercherà  di dimostrare che vale un posto a tempo pieno. Brayton, ex prima scelta, ha finora deluso, non riuscendo, né in uno schema 3-4, né in uno 4-3, ad emergere come costante pass rusher. Linebacker e secondarie, sono mediocri al meglio. Woddson ha perso un passo, mentre la perdita di Harris priva il mezzo del miglior giocatore. Molta pressione sarà  sui giovani Washington ( un rookie), Asomugha e Schweigert ( al secondo anno). Tutti dovranno maturare in fretta per rendere la squadra competitiva.

Negli special team sono presenti gambe potenti e consistenti. Lecher e Janikowski hanno potenza, ma rimangono non sempre costanti nel proprio rendimento. Buchannon, lo specialista dei ritorni, è ora con Houston, per questo il ruolo sarà  occupato da un mix di giocatori, tra cui Fargas, Gabriel e Francis.

La formazione è sicuramente migliorata, ma ancora presenta troppe incognite, e uno spogliatoio che potrebbe diventare presto rovente. Il pallone è uno, e andrà  distribuito saggiamente tra molti "galli". Come si riuscirà  a mascherare i limiti difensivi, sarà  il problema principale dello staff, e soprattutto da questo dipenderà  la classifica finale della squadra. Come sempre sarà  l'attacco a vendere i biglietti, ma la difesa a vincere le partite.

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