I maestri del lancio

Greg Maddux, da 20 anni un clinic di tecnica e classe, continuerà  anche nel 2006 a spiegare baseball.

Il baseball, si sa, è conosciuto dai meno attenti osservatori come lo sport dei “giocatori con la mazza” che colpiscono la pallina e “più lontano questa viene spedita meglio è”.

Purtroppo chi non ama questo sport o chi non ha la fortuna di conoscerlo nel dettaglio non può apprezzare tutte le piccole sfaccettature tecniche che nel corso di una sola singola partita si possono ammirare.

Una delle caratteristiche più peculiari dello sport che da più di un secolo intrattiene appassionati americani e non solo è proprio la varietà  di stili e di tecniche dei lanciatori, che grazie alle loro infinite particolarità  rendono sostanzialemente unica ogni gara.

Vediamo dunque quali sono i tipi di lancio usati da quei fenomeni di giocatori che rispondono al nome di “pitcher” e chi, soprattutto nella stagione in corso, ne sta facendo l'uso più proficuo.

Lancio base per ogni pitcher, partente o rilievo, è la fastball, la palla veloce.

Nella sua impugnatura classica, la 4-seam (4 cuciture) è utilizzata in diversi modi e con diverse velocità  nelle Majors.

C'è chi ne fa il proprio “outstanding throw”, il lancio con cui mandare K i battitori avversari, e chi invece la usa per cercare di destabilizzare gli avversari o forzare una groundball.

Nel primo gruppo troviamo sicuramente tutti i “power pitcher”, lanciatori che fanno della potenza il proprio punto di forza: come non segnalare le fastball di Randy Johnson, Josh Beckett, Bartolo Colon, A.J. Burnett e Francisco Cordero, tutte intorno alle 97/98 miglia ed in grado di “bruciare” il guanto del catcher.

La variante 2-seam, a due cuciture, ha un traiettoria meno diritta, più lavorata e con una velocità  leggermente inferiore (di solito intorno alle 92/93 miglia): grandi specialisti pitcher del calibro di Jason Schmidt ed Esteban Loaiza.

Ma la palla veloce, come si direbbe in un articolo di bricolage, ha mille usi: c'è chi le conferisce un effetto crescente, la famosa “riding fastball” di Roger Clemens, con la quale “The Rocket” invoglia gli slugger a girare mettendoli spesso fuori gioco, e chi invece riesce a renderla “viva”, come da anni esegue Pedro Martinez con la sua “moving fastball”.

Strette parenti della palla veloce poi ci sono altre due tipologie di lancio molto usate nelle Majors, la “splitfinger” e la “cutter”.

La prima, che si esegue con una particolare impugnatura che permette di tenere la pallina tra l'indice ed il medio molto divaricati, è la grande specialità  di Curt Schilling, ma viene utilizzata con continuità  e precisione anche da due Cy Young come Roger Clemens (ancora lui…) e Roy Halladay.

L'effetto della palla in questo lancio è quello di cadere molto repentinamente nei pressi nella zona di strike, mandando fuori tempo i battitori che credono di aver letto una classica fastball.

La “cutter” invece porta allo stesso risultato ma il taglio della palla è laterale, verso sinistra se lancia un destro, verso destra se lancia un mancino.

Chi volesse impararne i segreti si può rivolgere a “sua maestà ” Mariano Rivera, ma anche al neo compagno di squadra Al Leiter, nel caso vi interessi la variante mancina.

Rimanendo nell'ambito delle palle veloci troviamo un paio di lanci molto particolari, non molto comuni e per questo ostici per la maggior parte dei battitori MLB: la “sinker” e la “forkball”.

La prima è una palla che cade con una parabola discendente dal punto di rilascio sino al piatto di casa base, e trova maggiore efficacia proprio se eseguita da pitcher con rilascio sopra la spalla.

Grande alleata per chi cerca grounder e double-play, è il lancio principe di tre dei migliori partenti della lega: Derek Lowe, Brandon Webb, Matt Clement, ma la troviamo anche nel repertorio di Carlos Silva, Jon Garland e Jake Westbrook.

La “forkball”, lancio con impugnatura proprio a “forcone”, è una pallina che viaggia tra le 85 e le 90 miglia ed è la grande specialità  del nipponico Hideo Nomo.

Da non dimenticare poi la mitica “fastball controllata” del grande Greg Maddux, che non supera mai le 90/91 miglia ma che riesce ancora a destabilizzare i più pericolosi slugger delle Majors con la sua precisione.

Curioso il termine coniato dai giornalisti di Chicago per definire la palla veloce di un compagno di rotazione dell'appena citato veterano, Carlos Zambrano.

Power pitcher per eccellenza, Zambrano è conosciuto nella lega come una “testa calda”, e le sue espulsioni per risse innescate e sfiorate non si contano; la sua fastball alta ed interna, spesso al limite dell'hit by pitch, è stata definita “intimidating fastball” (la palla veloce che intimidisce), una sorta di monito per gli inning a venire.

Molto spesso una buona palla veloce però dipende anche dal sapiente uso del “cambio di velocità “, lancio molto importante per non offrire punti di rifermento ai battitori.

Strepitosi quelli di Dontrelle Willis ed Eric Gagne, addirittura leggendario quello del Cy Young 2004 Johan Santana.

Come per le fastball numerose le varianti: si passa dalla “palmball”, palla lanciata con il palmo della mano aperto e grande arma di Roy Halladay, per arrivare alla “circle change”, cambio di velocità  lanciato con una impugnatura che prevede la formazione di un cerchio con l'indice ed il pollice (simile al gesto dell'ok).

Maestri in quest'ultima esecuzione ancora Pedro Martinez, Jake Peavy e l'eterno Jamie Moyer.

L'effetto della “circle change” ci porta ad un altro singolare lancio assai in disuso negli ultimi anni, la “screwball”.

Da molti definita come “la curva al contrario”, è in effetti un lancio che richiede un gran controllo di polso e per essere effettuato correttamente il movimento della mano deve ricordare indicativamente quello di chi abbassa con violenza il volume dell radio; l'effetto è quello di una pallina che scende e si allarga fuori dalla zona di strike.

Un esempio di grande screwballer? Il mitico John Franco.

Lanci curiosi, lanci d'astuzia. Come non parlare dunque della commovente “knuckleball”?

La palla lanciata con le nocche è sicuramente la più lenta possibile nella MLB, e viaggia a seconda dell'esecutore tra le 60 e le 65 miglia.

E' una pallina che sta sostanzialmente ferma nell'aria, priva di qualsiasi rotazione e soggetta quindi a lievissimi movimenti dovuti al vento ed alle condizioni ambientali.

Arriva molle nella zona di strike ed innervosisce soprattutto i battitori di potenza; inutile dire che gli esecutori di tale particolare lancio si contano sulle dita di una mano, ma possiamo ricordare Tim Wakefield ed i meno famosi Steve Sparks e Jared Fernandez, oltre al ritirato ma sempre nei nostri cuori Tom Candiotti.

Nel repertorio della maggior parte dei pitcher non può quasi mai mancare la “slider”, palla di medio-alta velocità  che effettua una rotazione laterale passando, nei casi più esasperati, da una parte all'altra della zona di strike.

I lanciatori sono soliti dividerla in “power slider”, lancio intorno alle 90 miglia grande vanto di Randy Johnson ed Oliver Perez, e in “finess slider”, le cui espressioni più estreme si ravvisano in Jon Lieber e Jeff Nelson.

Tra i lanci più spettacolari ed esteticamente apprezzabili c'è sicuramente la “curveball”.

Anche in questo caso l'uso che i pitcher MLB ne fanno è vario: chi lancia una breaking-ball veloce intorno alle 80 miglia come Aaron Harang, chi sceglie una velocità  media come Odalis Perez, Roy Oswalt e Chris Carpenter (tra le 74 e le 77 miglia), chi invece si affida al classico “slow hook”, la curva lenta con parabola ampia che entusiasma i puristi del lancio e manda in estasi anche il più “sperelliano” degli esteti del gioco.

Maestro di questa arte è sicuramente Barry Zito, ma curve molto lente con grandi parabole vengono lanciate spesso anche da Mark Buehrle, Eric Milton e dal giovane emergente Zach Duke.

Anche la “curveball” ha la sua variante, la “knucklecurve” effettuata con le nocche; molto efficaci quelle lanciate da Mike Mussina, A.J. Burnett e Randy Wolf.

Ibrido tra questi due lanci, la curva e la slider, c'è la “slurve”, pitch con la velocità  di una slider ed un effetto diagonale molto particolare e raro da vedere: se ne trovano tracce in Matt Clement ed in tutti quei pitcher che usano una breaking-ball “aggressiva”.

Ultima categoria di lanciatori, ma non certo per qualità , i picher “sottomarini”, ovvero coloro che lanciano da sotto la spalla offrendo ai battitori un'insolita prospettiva dal basso verso l'alto.

Stile che affatica molto l'articolazione del gomito, è quasi sempre caratteristica di rilievi e closer (Chad Bradford, Justin Speier, Mike Myers) ed il solo coreano Byung-Hyun Kim ha provato, con esiti incerti, la carriera da partente.

Che la forza di Cy Young sia con voi…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi