Il Qwest Field di Seattle ospiterà la finale di US OpenCup 2010
Dopo una lunga serie di partite ad eliminazione diretta che hanno visto coinvolto un totale di 40 team, di cui 23 professionisti e 17 dilettanti, si giocherà nella notte italiana di martedì sul sintetico del Qwest Field di Seattle la finale dell'edizione 2010 della Lamar Hunt U.S. Open Cup fra i Seattle Sounders e il Columbus Crew.
Gli oltre 30mila presenti setteranno un nuovo record per la US Open Cup. Il record precedente di presenza era infatti rappresentato dalla finale del torneo del 1929 quando arrivarono in 21.583 per il match tra New York Hokoah e il Madison Kennel Club di St. Louis. Il record per l'era MLS – iniziata nel 1996 – era invece di 19.164 presenti per la finale del 2000 tra Chicago Fire e Miami Fusion.
Per Columbus sarà la terza finale assoluta, dopo aver perso contro Chicago nel 1998 e vinto contro Los Angeles 1-0 nel 2002. Quel giorno in campo c'era anche l'attuale coach Robert Warzycha, all'epoca giocatore/assistant coach, entrato al 90' e bravo a salvare il risultato spazzando una palla sulla linea di porta in pieno recupero.
Seattle invece è la detentrice del titolo, vinto nel 2009 – anno dell'esordio della nuova franchigia – in trasferta al RFK Stadium contro il DC United, superato per 2-1 con gol di Fredy Montero e Roger Levesque, cui ha risposto per i rossoneri Clyde Simms. Seattle tenterà quindi di dievntare la prima squadra a vincere due edizioni consecutive da quando i New York Pancyprian-Freedoms si aggiudicarono la coppa nel 1982 e 1983, anni prima della MLS, i cui team hanno vinto le ultime 10 edizioni.
La U.S. Open Cup è l'equivalente americano della F.A. Cup inglese o della Coppa Italia, ed è un vero e proprio torneo nazionale, il più antico del soccer USA. La sua storia risale infatti al 1914, ed è aperto a tutti i senior division teams, amatori e professionisti, registrati presso la United States Soccer Federation (USSF). Il trofeo fu comprato originariamente per $500 e donato fu donato alla American Amateur Football Association nel 1912 da Sir Thomas R. Dewar, un distillatore di alcolici inglese, sportivo e filantropo, in occasione della visita a Londra dell'AAFA (oggi United States Amateur Soccer Association) per le Olimpiadi del 1912 nella speranza di promuovere il calcio negli Stati Uniti e in nome dell'amicizia anglo-americana.
La prima coppa fu vinta dallo Yonkers Football Club (NY) nel 1912, che sconfissero l'Hollywood Inn Football Club (NY) al Lennox Oval di New York City. La coppa fu ufficialmente adottata quale trofeo per la U.S. Open Cup prima del campionato inaugurale del Brooklyn Field Club nel 1914, a Pawtucket, Rhode Island. Il trofeo fu ritirato nel 1979, ma fu "restaurato" dalla USASA nel 1997 e assegnato ai vincitori della US Open Cup nel 1997 e 1998, prima di essere depositato definitivamente, e messo in mostra, presso la National Soccer Hall of Fame di Oneonta, New York (che però ora è chiusa, per motivi economici, in attesa di una nuova casa). Tra le grandi squadre della storia della US Open Cup ricordiamo il Bethlehem Steel, presente in sei delle prime sette finali, vincendo il trofeo per cinque volte. Nel 1920 la competizione venne divise con finali East e West, con le vincitrici che si scontravano in finale. In quegli anni i team della professionista American Soccer League (ASL) dominavano, e nel 1924 i Fall River Marksmen divennero il primo club a fare "The Double" - l'accoppiata campionato e U.S. Open Cup. Nel 1929, davanti ad un pubblico record – di cui abbiamo già scritto – di oltre 20.000 spettatori al Dexter Park di Brooklyn, nella finale si affrontarono New York Hakoah SC e St. Louis Madison Kennel, con NY che vinse il match 3-0.
Nonostante oggi sia un torneo ad eliminazione diretta, dal 1928 al 1968 la U.S. Open Cup Final si tenne con andata e ritorno, e qualche volta anche al meglio di tre partite. La competizione perse però molto del suo glamour quando, negli anni '70, i teams della North American Soccer League (NASL) decisero di non partecipare, ma negli anni più recenti i riflettori si sono accesi di nuovo proprio grazie alle squadre della Major League Soccer (MLS), che dal 1996 combattono con tutte le altre per vincere lo storico trofeo (entrando nella competizione a partire dagli ottavi), e anche a quelle della USL First e Second Division, con i Rochester Raging Rhinos che nel 1999 riuscirono anche a vincere la coppa battendo in finale 2-0 i Colorado Rapids. Nel 1999, la U.S. Open Cup è stata rinominata Lamar Hunt U.S. Open Cup per onorare il più grande investiture (anche in termini di anni) del soccer americano. Hunt, proprietario di FC Dallas e Columbus Crew nella MLS, e in passato dei Dallas Tornado nella NASL, è anche stato indotto nella National Soccer Hall of Fame.
Il record di vittorie della US Open Cup appartiene a due team, il Bethlehem Steel, che si è affermato negli anni '10, e il Maccabi Los Angeles, team amatoriale esploso a cavallo tra gli anni '70 e '80 grazie ad un influsso di nazionali israeliani trasferitisi in California (ma, come scritto, all'epoca i team della NASL non partecipavano alla USOC). Addirittura dopo il successo nell'edizione 1973 l'allenatore polacco del Maccabi, Max Wosniak, andò ad allenare la Nazionale USA, che guidò per due gare. Il team della MLS con più USOC in bacheca è il Chicago Fire, a quota 4.
Il team vincitore della US Open Cup, oltre ad ottenere da due anni a questa parte la qualificazione diretta alla CONCACAF Champions' League, vedrà il proprio nome iscritto sulla Dewar Cup (che però dal 2007 è stata sostituita con una coppa tutta nuova, visibile nella foto in alto). Il montepremi della coppa è di $180,000, di cui $100,000 al vincitore, $50,000 alla finalista sconfitta, $10,000 al miglior team di ogni divisione (USSF Division II, USL 2nd, che rappresenta la Division III del soccer USA, e amatori).
Dal punto di vista tecnico il match appare alquanto equilibrato. Columbus è più avanti in classifica e sarà al completo, ma Seattle – dopo un inizio incerto – ha messo in mostra il meglio di sé da quando Freddie Ljungberg è volato a Chicago, aggiungendo in avanti un'arma pesante quale l'attaccante svizzero Blaise Nkufo, che sta segnando a ripetizione. E proprio Nkufo lo scorso 16 settembre ha messo a segno una tripletta nel 4-0 rifilato dai Sounders al Crew.
Per Nate Jacqua, attaccante dei Sounders – dovesse scendere in campo, essendo reduce da un infortunio – sarà anche l'occasione di poter tentare di vincere la classifica cannonieri del torneo 2010, in cui attualmente è in testa con 5 gol alla pari con Paulo Araujo Jr del Miami FC.
Si gioca alle 19 ora del Pacifico, le 4 del mattino italiane tra martedì e mercoledì, diretta su Fox Soocer Channel.
Tutte le informazioni e le statistiche sulla finale sono su TheCup.us.