Stern John, 34 anni, attaccante di Tronidad & Tobago. Nella foto, ai tempi della militanza col Columbus Crew
Prima di Guillermo Barros Schelotto c'è stato lui. L'unico che fosse riuscito a far sognare i tifosi del Columbus Crew quando i gialloneri ancora giocavano a cavallo tra l'enorme Ohio Stadium e il primo soccer specific stadium della nuova era, il Columbus Crew Stadium. E ci riusciva – preso dai New Orleans Riverboat Gamblers, nella A-League (oggi USSF Div. 2) dove aveva vinto il premio di rookie of the Year e dove arrivava da UCLA – formando una coppia letale con Brian McBride e segnando una caterva di gol: ben 26 nel 1998 con il titolo di Golden Boot, e poi una seconda stagione stellare con 18 nel 1999, che gli sono valsi un contratto con il Nottingham Forest del manager David Platt, che lo porta in Inghilterra strappandolo al Manchester United (che lo voleva per far coppia col connazionale Dwight Yorke) pagandolo $ 2,5 milioni, anche se presto poi è costretto a cederlo al Birmingham per problemi finanziari.
Al Forest, dove si infortuna ai legamenti una prima volta nel 2000 rimanendo fermo 4 mesi, resta fino al 2002, dopo aver segnato 18 gol in 72 partite, e lo stesso tempo al Birminham, con 16 gol in 77 match, entrando spesso dalla panchina. Da lì inizia il suo pellegrinaggio che lo porta a Coventry, Derby County, Sunderland (voluto dall'allenatore Roy Keane), Southampton, Bristol City, Crystal Palace e Ipswich Town.
Dopo dieci anni in giro per il Regno Unito, il 33enne Stern John trova un accordo per tornare al Columbus Crew, ma pochi giorni prima di rientrare in America, lo scorso luglio in occasione di un ritiro con la Nazionale di Trinidad & Tobago (con cui dal 1995 ha messo a segno 69 gol in 109 partite, inclusi 12 gol vitali per la storica qualificazione a Germania 2006) si infortuna ai legamenti , con conseguente operazione che lo mette fuorigioco per molti mesi. Va quindi in stand by il suo contratto col Crew, con cui però spera di riprendere in occasione del ritiro precampionato al via a fine gennaio.
John è ora in Ohio per la riabilitazione al ginocchio, con lui e i Crew che sperano di poterlo vedere di nuovo in campo tra pochi mesi, per la felicità di tanti tifosi gialloneri. Rimane da spettare e capire se a 34 anni sarà ancora in grado di dare ai livelli che sa (à la Juan pablo Angel, vice capocannoniere a 34 anni) oppure se l'infortunio gli avrà tolto quel passo in più che lo ha reso il top scorer ammirato nei suoi anni d'oro in MLS, con Columbus che potrebbe rischiare di perdere la scommessa come accaduto a New England quest'anno con il lituano Edgaras Jankauskas, anche lui 34enne (2 gol in sole 12 partite su quasi due anni). Ma appunto, per Columbus e i suoi tifosi la scommessa vale la posta. Bisogna solo aspettare sino ai primi mesi del 2011. Solo allora si potrà capire se Stern John è ancora un giocatore o dovrà anticipare il lancio del suo progetto di aprire una scuola calcio in Ohio.