Brian Ching, 32 anni, attaccante della Houston Dynamo
Brian Ching è un ottimo attaccante per la MLS, magari in po' più lento di qualche anno fa, avendo superato a maggio quota 32, ma ancora capace di far vedere bellissime giocate, e rimane a tutt'oggi un asset fondamentale della Houston Dynamo che negli ultimi anni si è depauperata di giocatori quali Dwayne De Rosario, Nate Jaqua, Ricardo Clark e Stuart Holden. Un asset oltre tutto che - quando in salute – continua ad andare in gol con regolarità , e se in giornata super anche di più.
Un po' come accadutogli sabato contro Chicago, in cui ha messo a segno una tripletta che gli è valsa il premio di MLS Player of the Week, e che ha portato a Houston tre punti fondamentali per poter continuare a sperare nei playoff (che però appaiono lontani).
Una prestazione quella di sabato che forse qualche pensiero al CT Bob Bradley deve averlo dato, dopo che questi lo ha dovuto lasciar fuori dai 23 mondiali a causa dei postumi di un infortunio muscolare rimediato qualche settimana prima. Ciò specie viste le prestazioni degli attaccanti scesi in campo in Sudafrica, dallo scarso Robbie Findley a un Edson Buddle privo di esperienze a certi livelli, e con un Jozy Altidore che grande confidenza con la porta proprio non ce l'ha.
La prestazione di sabato non sorprende però nessuno, visto che Ching è uno che segna gol a grappoli nella MLS ormai da anni. Hawaiano, nato a Haleiwa il 24 maggio 1978, Ching cresce nel college soccer, giocando per quattro anni alla Gonzaga University di Spokane, nello stato di Washington, tra il 1998 e il 1999 gioca anche per gli Spokane Shadow, una compagine della USL Premier Development League, e con cui vince il premio di Rookie of the Year nel 1998.
Sbarca in MLS col Draft del 2001, in cui viene scelto dai Los Angeles Galaxy, con i quali giocherà però solo otto partite prima di essere spedito in prestito ai Seattle Sounders, che allora militavano nella A-League (secondo livello del calcio USA). Nel 2002 il Galaxy lo cedono in via definitiva ai Sounders, con cui nel 2002 è secondo nella classifica cannonieri.
Nel febbraio 2003 Ching torna nella MLS con la maglia dei San Jose Earthquakes, inizialmente come riserva del canadese Dwayne De Rosario, che però s'infortuna gravemente al ginocchio prima dell'inizio del campionato. Ching si ritrova così titolare e ben figura sino all'infortunio (rottura del tendine d'Achille) dell'agosto 2003 che pone fine anticipatamente alla sua stagione, terminata con la MLS Cup vinta dagli Earthquakes. Rientra alla grande l'anno successivo, in cui vince il titolo di capocannoniere della MLS in coabitazione con Eddie Johnson.
Nel 2006 la MLS, causa problemi di stadio, decide di riallocare la franchigia di San Jose a Houston, dove la nuova franchigia viene denominata prima Houston 1836, e poi dopo le proteste dei cittadini di origine messicana Dynamo (nella NASL c'erano gli Houston Dynamos). Ovviamente anche i giocatori sono costretti a trasferirsi, ma per la squadra e per Ching cambia poco. La squadra infatti vince la MLS Cup 2006 e lui va a segno a ripetizione, addirittura quattro goal in un match contro COlorado (è il settimo giocatore nella storia della MLS ad aver segnato quatto volte in una sola partita). Tra il 2006 e il 2007, Ching mette a segno 18 reti con la Dynamo, conquistando anche due MLS Cup consecutive, entrambe vinte in finale contro New England. Gli ultimi due anni invece non sono stati un granché, con la squadra che veniva man mano smantellata e qualche infortunio di troppo per lui, incluso quello che gli ha precluso i Mondiali.
Ma il suo rapporto con la Nazionale ha sempre avuto up & down. Con gli USA esordisce il 26 maggio 2003 Ching contro il Galles, segnando il suo primo gol nell'aprile 2004 a Kingston contro la Giamaica in una gara valevole per le qualificazioni al Mondiale 2006, dove Bruce Arena lo convoca ma gli preferisce Eddie Johnson e lui non vede mai il campo.
Nel 2007 si rifà guidando la Nazionale USA alla vittoria in Gold Cup – che valse la partecipazione alla Confederation Cup 2009 – in una combattutissima finale contro il Messico. In finale infatti Ching si procura il rigore che, trasformato da Landon Donovan, dà il momentaneo pareggio agli statunitensi, cui segue il gol vittoria di Benny Feilhaber. Con la Nazionale per lui ad oggi uno score totale di 45 partite e 11 gol, un'avventura però che sembra ormai giunta al termine, visto che da gennaio partirà il nuovo ciclo in vista dei Mondiali 2014, per i quali Ching avrà ormai 36 anni.
Ecco il gol più bello di sabato sera, molto simile a quello messo a segno contro DC nel 2006 che gli è valso il premio di MLS Goal of the Year.