Perlozzo riuscirà a far cambiare passo agli Orioles?
Senza particolari premesse, la stagione degli Orioles potrebbe essere semplicemente riassunta in due righe: inizio di stagione esaltante; finale pessimo. Ma sono le sfumature che contano; quelle sfumature che hanno fatto di Baltimora, la squadra con più scandali e rivoluzioni delle Major.
Da un punto di vista prettamente dei risultati, la stagione inizia nel migliore dei modi: un grande Roberts, non fatica ad avere una media battuta superiore ai .330, e si piazza secondo tra i migliori battitori della season. Per la prima volta dopo qaulche anno, gli Yankees e i Redsox stanno a guardare. Il distacco c'è, Baltimore riesce ad amministrarlo egregiamente. Le vittorie entrano. Tutti gridano al miracolo, la squadra protagonista della stagione è quella degli Orioles, capace di contrastare due grandi del MLB.
Il sogno è presto spento. Inizia il calo. Baltimore infila a inizio Luglio una serie di sei sconfitte consecutive, e si fa scavalcare in classifica da Boston. Poco male, il distacco è ancora minimo; ma non gira più tutto come una volta. Roberts non gira più la mazza come prima; Cabrera e Lopez, i pitcher, non sembrano più gli stessi. Qualche vittoria successiva fa ben sperare, ma nulla è più come all'inizio. E arrivano anche gli Yankees. Baltimore finisce terza nella classifica della East, ma può ancora sperare nella Wild Card dato che li si trova nelle prime posizioni.
Grazie ad un ottimo Palmeiro, gli Orioles riescono ad attuare una piccola rimonta che gli consente di restare nelle prime posizioni della wild card. Forse le sue parole sono state persuasive con i compagni. Aveva detto: “Non abbiamo bisogno di niente, dobbiamo solo ritrovarci e tornare quelli che eravamo. Ritrovare la condizione psicologica”.
Ma quando anche lui non è più lo stesso e anche i Blue Jays effettuano il sorpasso, allora non c'è più niente da fare. Recentemente arrivano otto sconfitte di seguito.
Anche la classifica wild card è compromessa. Il rapporto vittorie-sconfitte di Baltimore, affonda sotto i 500, dopo aver toccato picchi superiori ai 600 appena un mese e mezzo prima. Anche Palmeiro non può nulla.
Già , Rafael Palmeiro. E' lui lo scandalo degli Orioles. Oltre ad una serie di risultati negativi, ad aggravare ancor di più la situazione, c'è lui.
Sospensione di dieci giorni per assunzione di steroidi. Addirittura si parla di farlo uscire dalla Hall of Fame. Un brutto colpo, se si pensa che proprio qualche giorno prima, a Camden Years festeggiavano la sua valida numero 3000.
[i”]Non ho mai fatto uso di steoroidi, ho intenzione di fare appello; sono innocente” ha detto Palmeiro in un primo momento. Ma in una seconda intervista, il first baseman di Baltimora, chiarsice meglio il concetto, che lascia qualche lecito dubbio in più: “Non ho mai fatto intenzionalmente uso di steroidi”.
Secondo il player perciò, l'assunzione di steroidi è avvenuta a sua insaputa. Pensiero che ha fatto nascere ancor più sospetti.
I dieci giorni di pena sono finiti proprio ieri sera, ma Rafael non ha preso parte alla gara contro Tampa Bay. Comunque è di nuovo un giocatore pronto a scendere all'Oriole Park e potremmo vederlo già da stasera con una mazza in mano a casa base. La curiosità maggiore è quella di vedere come i tifosi si comporteranno con lui, se riceverà fischi di distacco oppure applausi di un caloroso ben tornato. Staremo a vedere.
A sconvolgere la stuazione degli Orioles non è stato solo Palmeiro ma anche il cambio da Mazzilli a Perlozzo. Quest'ultimo era nello staff di Baltimore già da dieci anni dopo aver allenato anche Cincinnati, Seattle e Ny Mets. Il cambiamento però sembra aver fatto bene agli Orioles che con il suo arrivo hanno collezionato più vittorie che sconfitte.
Cmq si tratta di una rivoluzione, che si va ad aggiungere a tutti gli altri problemi che già Baltimore aveva. I tifosi lo hanno accolto bene, ascoltando con attenzione anche le prime interviste. Dalle sue parole emerge la voglia di vedere un buon baseball, ed emerge anche l'importanza che Sam da all'atteggiamento mentale che la squadra deve tenere in campo, fondamentale a suo giudizio. Solo unendo queste cose ad una buona dose di forza di volontà , si riuscirà a vincere.
Un ultima parola va spesa per un giocatore, arrivato ultimamente nelle file degli Orioles. Si tratta di Eric Byrnes. Lo scambio è avventuo con i Colorado Rockies, i quali hanno ottenuto da Baltimora le prestazioni sportive di Larry Bigbie. La loro media battuta era prefettamente identica al giorno dello scambio. Byrnes si sta comportando davvero bene: già ha messo a segno diverse valide, rbi ed è stato autore di un home run. Non ha avuto bisogno di molto tempo per ambientarsi, imfatti ha fatto vedere subito quanto vale giocando tutte le gare senza mai essere sostituito. A mio avviso perciò uno scambio più che azzeccato.
Con Palmeiro in rientro e una sfida con i diretti avversari di Toronto alle porte, si trova anche il tempo per fare quattro conti: le speranze di entrare ai Playoff sono davvero minime, se non impensabili. Speriamo almeno che come dice Perlozzo, gli Orioles ci offrano un buon baseball.