Il centrocampista del Columbus Crew Emmanuel Ekpo, suo il gol vittoria contro il Municipal
Forse è un po' troppo presto per dirlo forte, ma forse qualcosa è cambiato. E magari quest'anno potremo vedere più squadre MLS superare la fase a gironi della CONCACAF Champions League 2010-11 e volare ai quarti.
È stato infatti ottimo il debutto delle squadre MLS nel Match Day #1 della competizione continentale centroamericana, con Toronto, Columbus e Real Salt Lake tute vittoriose, con la sola Seattle sconfitta 2-1 in Honduras contro il Marathon. Bella differenza rispetto allo scorso anno, in cui due delle tre squadre partecipanti fecero una figuraccia dietro l'altra, e dopo che altre due erano state eliminate nel preliminare. Una partenza che fa sperare di poter vedere più di una squadra ai quarti, in quella che è lòa terza edizione del torneo, che ha riformato quello precedente esistente sin dal 1962.
Il risultato migliore, e più sorprendente, è stato sicuramente quello ottenuto da Toronto. Il team di Preki ha probabilmente giocato la miglior partita della sua storia, battendo per 2-1 al BMO Field i messicani del Cruz Azul. Risultato non da poco visto che i Cementeros sono stati finalisti nelle ultime due edizioni e non avevano mai subito un gol da una squadra MLS nelle quattro volte in cui ne ha affrontata una. Il TFC si è anche preso i coomplimenti dell'allenatore del Cruz Azul, Enrique Meza, che però ha volute specificare come forse i suoi avessero sottovalutato il team canadese, forse anche comprensibilmente visti i precedent. Non per niente Meza aveva tenuto fuori alcuni dei migliori in vista del campionato, gente quale il capitano Gerardo Torrado e l'attaccante Javier Orozco, entrambi però in campo nel secondo tempo. Dal'altra parte Preki, la cui squadra era reduce da un weekend di riposo, ha rinunciato alo solo portiere titolare Stefan Frei, sostituito però non certo da un novellino quale Jon Conway, autore di una prestazione super. In sintesi una grande serata per il Toronto e i suoi tifosi (erano in 16.862, record per la Champions in MLS), che quest'anno in casa ha perso solo in un'amichevole contro gli inglesi del Bolton.
Belle anche le vittorie di Columbus (1-0 sui guatemaltechi del Municipal) e del Real Salt Lake (2-1 sull'Arabe Unido, Panama), vittorie ottenute entrambe in casa, in stadi dove è difficile vincere per chiunque. Il RSL non ha infatti ancora perso quest'anno, (8 vittorie e 3 pareggi), mentre Columbus ha perso solo 2 volte, vincendo però le altre 8.
Come Preki, anche il caoch di Columbus Robert Warzycha (il cui contratto è stato appena rinnovato) ha pntato sui titolaricolo solo portiere di riserva Andy Gruenebaum al posto del titolare William Hesmer, e senza però Robbie Rogers, appena operatosi ai legamenti. E qualche problema il Crew l'ha avuto, vincendo grazie ad un gol del centrocampista nigeriano Emmauel Ekpo e faticando notevovolmente.
In campo al completo invece l'11 di Jason Kreis, che però ha dovuto soffrire fino al 94', con Alvaro Saborio autore del rigore della vittoria, per superare l'Arabe Unido.
Sofferenza quindi per tutte, e forse prima di esultare troppo sarà bene attendere il primo turno in trasferta per tutte, dove tutto è assai più difficile, come ha dimostrato la sconfitta dei Seattle Sounders in Honduras, nonostante il momentaneo vantaggio di Roger Levesque, vanificato alla fine da un fallo inutile del difensore giamaicano Tyrone Marshall che ha regalato il rigore vincente agli avversari.
Risultati e Toronto e parte, continua a lasciare perplessi la scarsa presenza di tifosi allo stadio. Tempo fa il vice presidente della MLS Nelson Rodriguez aveva sottolineato l'importanza della competizione per affermare la credibilità internazionale della laega, anche in vista di un eventuale ingresso in Copa Libertadores (dove i messicani del Chivas de Guadalajara sono stati sconfitti in finale qualche giorno fa). Certo il torneo CONCACAF non ha la tradizione e il livello tecnico della Champions europea o della Libertadores, ma qualche colpa ce l'hanno anche MLS e CONCACAF, che appaiono incapaci di "spingere" la competizione. Si aggiunga poi che i turni più importanti arriveranno in piena corsa playoff, coi tecnici spesso costretti a scelte dolorose causa rose ridotte, ed ecco che la frittata - in campo e sugli spalti - è fatta. Se si vuole crescere quindi bisogna crederci: MLS, squadre e tifosi.