A.J. Green, con le sue spettacolari ricezioni può riportare Georgia in vetta alla SEC.
Florida Gators
L'anno zero post Tim Tebow riparte dal suo backup John Brantley, ragazzo da cui si attendono tutti grandi cose, soprattutto l'offensive coordinator Steve Addazio, che lo giudica uno dei migliori quarterbacks allenati durante la sua carriera; lo junior numero 12 ha finora dimostrato di possedere una maggiore propensione al passaggio rispetto al suo predecessore, verso il quale risulta anche più preciso ed accurato, ma decisamente meno atletico, un fattore che inevitabilmente rischia di pesare nei Gators che hanno perso anche i principali attori del passing game, Aaron Hernandez e Riley Cooper, sostituiti da Deonte Thompson, valido receiver considerato uno dei migliori della conference, e David Nelson, WR molto fisico capace di insinuarsi all'interno delle maglie avversarie che con la sua stazza dovrebbe tornare anche molto utile in endzone, dove si potrebbe già vedere in azione l'ottimo true freshman Gerald Christian, valutato come il secondo tight end della nazione durante l'ultimo recruiting.
Per la sostituzione di Hernandez però la lotta è apertissima, e oltre alla già citata new entry si giocheranno le proprie carte anche T.J. Pridemore, Desmond Parks, e Jordan Reed, già visto in azione lo scorso anno nelle situazioni di terzo e corto; tra i ricevitori inoltre occhi puntati su quello che era considerato il nuovo Percy Harvin all'uscita dalla high school, Andre Debose, velocissimo redshirt freshman atteso alla stagione della svolta, che completa un reparto poco fisico, l'unico altro WR di stazza è il senior Carl Moore, che torna dopo un brutto infortunio, ma parecchio elettrizzante, dove meritano di essere seguiti Frankie Hammond e Omarius Hines.
Velocità e imprevedibilità che la fanno da padrone anche nel backfield, dove si registra il ritorno del centometrista Jeffrey Demps, junior che nella scorsa stagione ha corso per 745 yards e 7 touchdowns, dividendosi gli schemi del running game principalmente con Tebow e alternandosi nel backfield con i suoi attuali backups, Chris Rainey ed Emmanuel Moody, senior trasferitosi due stagioni fa da USC su cui Addazio sembra puntare parecchio, in attesa magari che si faccia notare uno dei migliori atleti arrivati quest'anno a Gainesville, Mack Brown, considerato il best runner della Georgia, che con il sophomore Mike Gillislee rappresenta probabilmente il futuro dei Gators.
Per il presente invece in Florida non potranno fare assolutamente a meno di Mike Pouncey, la vera stella della squadra, fratello gemello di Maurkice, centro scelto al primo giro dell'ultimo Draft dagli Steelers, che dovrebbe raccoglierne l'eredità nel mezzo della linea, dopo aver ricoperto con profitto i ruoli di guardia a sinistra e a destra del volto nuovo di Pittsburgh; lineman completo, abilissimo a bloccare e utilizzabile in tutte le posizioni della OL, in primavera è stato provato anche come tackle, il senior numero 55 guiderà una linea che alterna atleti esperti a giovani promesse, come il sophomore Xavier Nixon, che nel 2009 è stato il primo true freshman a partire titolare nella posizione di left tackle nei Gators dal 1992, anno in cui esplose Reggie Green.
Situazione leggermente più complicata sulla linea opposta, dove le partenze di Dunlap e Cunningham hanno lasciato scoperte entrambe le posizioni di end, per le quali si è aperta una battaglia in cui l'unico attualmente certo di trovare spazio con costanza sembra essere il senior Justin Trattou, già visto spesso in azione nel corso della stagione 2009; l'esperto lineman dovrebbe agire sul lato sinistro, mentre per quello destro la lista dei nomi pronti a contenderselo è ancora piuttosto lunga, anche se lo junior William Green sembra leggermente favorito.
In alternativa ci sono buonissime probabilità di vedere in campo due volti nuovi dei Gators, Ronald Powell, considerato il numero 1 del recruting a livello nazionale che può giocare sia come tight end che come linebacker ma che probabilmente verrà maggiormente utilizzato nel ruolo di defensive end, e Sharriff Floyd, promettentissimo interior lineman che è stato in procinto di firmare con Ohio State nel periodo in cui Meyer sembrava orientato al ritiro dalle scene, che nel mezzo potrebbe affiancare con continuità il senior Terron Sanders.
Sulla mediana agli ordini del nuovo defensive coordinator Teryl Austin, ex Arizona Cardinals che ha sostituito Charlie Strong diventato HC a Louisville, dovranno pensarci Brandon Hicks, Jonathan Bostic, Jelani Jenkins e A.J. Jones, a far dimenticare il leading tackler del 2009 Brandon Spikes, per anni anima e corpo di questa difesa prima di passare al professionismo; NFL verso la quale hanno spiccato il volo anche le stelle delle secondarie, Joe Haden e Major Wright, che hanno lasciato un vuoto incolmabile tra i defensive backs, dove a tenere in piedi la baracca è rimasto Janoris Jenkins, All-Conference junior cornerback che in carriera ha già messo a segno 5 intercetti e ha all'attivo 17 broken pass.
Non sarà invece del pacchetto il fratellino minore di Haden, Jordan, freshman che negli scorsi giorni ha lasciato il campus dopo essere arrivato a Gainesville con la speranza di continuare l'ottima tradizione di famiglia; discorso profondamente diverso per Matt Elam, five-star prospect che dovrebbe contendere lo spot di free safety allo junior Will Hill, andando ad affiancare il senior Ahmad Black, strong che ha totalizzato 70 tackles nella scorsa stagione.
Ben coperti anche negli special teams, dove possono contare sull'esperienza del kicker Caleb Sturgis e del punter Chas Henry, i Gators che rischiavano di perdere anche il mentore Urban Meyer, tra i migliori allenatori in circolazione ed arrivato ad un passo da un incredibile tris di Championship nella stagione 2009, rimangono i favoriti per trionfare nella East Division, prolungando una striscia che dura ormai da due anni.
South Carolina Gamecocks
Steve Spurrier è vecchio, va per i sessantacinque, ma i suoi Gamecocks sono una compagine tra le più giovani e promettenti della conference, tanto che già quest'anno potrebbero insidiare lo strapotere dei Gators e lottare assiduamente con i Bulldogs, da diverse stagioni uniche alternative nella East, per il ruolo di contender; per farlo logicamente dovranno puntare su Stephen Garcia, quarterback esperto e dotato di grandissimo talento che è stato duramente criticato dal proprio head coach durante i camp primaverili, quando gli è stato rimproverato di mantenere una condotta poco professionale fuori dal campo e di giocare un football "non convenzionale". Parole dure da parte di Spurrier, che probabilmente nella, per ora, mancata consacrazione dell'atleta che veniva considerato un top prospect all'atto del recruiting, ha qualche colpa ben precisa, come quella di averlo alternato assiduamente un paio di stagioni fa, cambiando costantemente quarterback ogni due snap in un gioco al massacro che non ha portato alcun profitto, tanto alla squadra quanto allo stesso giocatore, che ora dovrà guardarsi dalla pressione di Connor Shaw, freshman che si è messo in bella mostra durante i camp estivi e che potrebbe dividere il backfield con un'altra matricola, il runningback Marcus Lattimore, in procinto di avere un impatto immediato in NCAA dopo le 6,375 yards corse e i 104 touchdowns realizzati con la divisa della Bynes High School, che lo ha portato ad essere uno dei migliori giocatori della nazione e una stella indiscussa e conosciutissima in South Carolina.
L'esordiente runner dovrebbe agevolmente superare la concorrenza del sophomore Kenny Miles per andare a formare un pericolosissimo attacco con Alshon Jeffrey, ricevitore fisicato al secondo anno che può fare tantissimi danni quando viene messa la palla in aria. Da freshman il numero 1 dei Gamecocks ha messo a segno 46 ricezioni per 763 yards e 6 touchdowns, conquistandosi la nomina nell'All-American Freshman Team e gettando le basi per diventare uno dei receiver più forti del panorama universitario; ad affiancarlo sull'opposta sideline dovrebbe esserci un altro sophomore, Tony Gurley, 440 yds all'attivo nel 2009, in attesa che esploda un altro pezzo da 90 dell'ultimo recruiting, il piccolo, 5'7'', ma velocissimo Ace Sanders, ricevitore da 1,000 yards a stagione che lo scorso anno ha guidato la sua Mannatee High School al titolo in Florida.
Ottima la copertura del ruolo di tight end, dove crescono esponenzialmente le quotazioni di Weslye Saunders, considerato da molti Draft Guru come un top prospect in vista dell'evento 2011, in cui, salvo lockout, potrebbe essere uno dei protagonisti; qualche problema invece per la linea offensiva, dove qualche infortunio di troppo ha messo alle corde gli atleti più esperti, che rischiano di non essere al meglio per la partenza della regular season, come la senior guard Jarriel King, fuori sul finire della stagione 2009 ed ancora in attesa di tornare al 100 percento.
Mentre la OL sarà ancorata sulle spalle del sophomore T.J. Johnson, centro che giocato right guard nella passata stagione, quella difensiva dovrà poggiarsi sull'esperienza e le qualità di Cliff Matthews, end senior tecnico e piuttosto veloce che dovrà raccogliere l'eredità di Eric Norwood, recordman dei Gamecocks che ha concluso la sua avventura collegiale nel 2009, lasciando orfana una linea in cui può ancora dire la sua il tackle Ladi Ajiboye, titolare in 32 partite nei primi tre anni a Columbia.
Nativo proprio della città che ospita il campus di South Carolina è il miglior linebacker della squadra, il senior Rodney Paulk, giocatore aggressivo e tecnico ma terribilmente sfortunato, infatti dopo essersi rotto i legamenti nel season opener del 2009 ha subito un infortunio al ginocchio durante le sedute primaverili, e rischia di saltare la prima parte della stagione, privando i Gamecocks della sua leadership.
Nelle secondarie spicca invece Stephon Gilmore, sophomore cornerback che ha raccolto diversi riconoscimenti nell'anno da matricola e che in alcune occasioni potrebbe essere impiegato nella wildcat formation, dove tornerebbe a ricoprire la posizione di quarterback nella quale era divenuto famoso al liceo; spazio ai giovani anche sul profondo, dove altri due giocatori al secondo anno, Devonte Holloman e D.J. Swearingen, hanno scalzato lo junior Akeem Auguste, spostato dal ruolo di safety a quello di corner, dove lotterà con l'altro veterano del reparto Chris Culliver per lo spot da titolare.
Nelle squadre speciali tiene botta il versatile Spencer Lanning, impiegato sia come kicker che come punter, ma proprio da queste potrebbe partire la rincorsa di Toquavius Gilchrist, JUCO transfer fattosi notare nel ruolo di linebacker durante le sedute primaverili, allo starting lineup difensivo. Pieni di talenti in prospettiva come pochissime altre squadre della SEC, i Gamecocks, potrebbero rivelarsi la piacevole sorpresa della stagione, e per prendere coscienza dei loro mezzi il secondo appuntamento del 2010 che li mette di fronte ai Bulldogs dovrebbe fare proprio al caso loro, sempre che i rimbrotti di Spurrier a Garcia si rivelino azzeccati.
Georgia Bulldogs
La decima stagione sulla sideline di Georgia per coach Mike Richt non inizia nel migliore dei modi, con una squadra che continua sulla strada di un rinnovamento cominciato la stagione scorsa, con le partenze di Stafford e Moreno, e proseguito al termine dell'ultima, quando ha dovuto salutare diversi interpreti del reparto difensivo, tra i quali spiccano tre ottimi starter del calibro di Geno Atkins, Reggie Curran e Reshad Jones; senza i perni che avevano tenuto a galla la squadra negli ultimi anni portandola sempre a lottare per il titolo SEC e ai vertici della nazione, per i Bulldogs la sopravvivenza nella East si fa davvero dura, ancor più ora che Florida non sembra cedere e South Carolina sta per raccogliere i frutti del grande lavoro cominciato da Spurrier sei anni fa.
L'uomo di punta di UGA è senza alcun dubbio A.J. Green, probabilmente il miglior ricevitore della nazione, che si presenta ai nastri di partenza della sua terza stagione universitaria dopo aver ricevuto 1,772 e 14 yards nell'anno da sophomore, dove ha tenuto quasi esclusivamente in piedi l'attacco da solo, complice la mancanza di un quarterback davvero valido.
Fuori Nix e Metterberger, poco convincente lo junior Logan Gray, a reggere le fila del passing game dei Bulldogs nel torneo NCAA 2010 dovrebbe essere il redshirt freshman Aaron Murray, giocatore che ricorda molto da vicino il QB di Houston Case Keenum e che prima di arrivare ad Athens ha messo insieme ottimi numeri con la Plant High School; molto sponsorizzato dall'offensive coordinator Mike Bobo, che lo ha elogiato più volte durante gli spring camp, partirà come titolare, anche se non è da escludere che durante la stagione faccia qualche apparizione il nuovo arrivato Hutson Mason, fortemente voluto da Richt dopo aver siglato il nuovo record Prep per la Georgia con 4,582 yards lanciate e 57 TD realizzati.
Meno indecisione regna nel backfield, dove i galloni da titolare sono stati assegnati a Washaun Ealey, sugli scudi nel 2009 dopo aver visto le prime cinque partite della stagione dalla sideline; entrato stabilmente nel lineup il talentuoso runner al secondo anno ha conquistato 717 yards in 125 portate, scalzando definitivamente Caleb King dal ruolo di tailback, che gli era stato assegnato dopo la partenza destinazione NFL di Moreno; lo stesso King rimane comunque, attualmente, una valida alternativa, mentre il suo omonimo Tavarres King dovrebbe essere il prescelto per coprire la sideline opposta a Green, per la quale sembra rimanere in corsa pure l'altro sophomore Rantavious Wooten, momentaneamente preferito a Israel Troupe e Marlon Brown.
Come tight end Orson Charles ha favorevolmente impressionato nel corso della stagione da matricola, fornendo un ottimo contributo sia in fase di bloccaggio che in quella di ricezione, dove nonostante i pochi palloni toccati, si è fatto sempre trovare facilmente dal proprio quarterback; per quanto riguarda i blocchi sarà fondamentale la presenza sulla linea di Clint Boling, All-Conference left tackle che guida una OL composta da molti elementi esperti e in grado di fornire una buona copertura nelle varie fasi di gioco.
Sulla linea difensiva il passaggio alla 3-4 e la contemporanea perdita di tre NT molto validi non agevolerà sicuramente l'avvento del nuovo schema voluto dal coordinator al primo anno Todd Grantham, che faticherà parecchio a trovare del personale adattabile e si troverà costretto a puntare su quello già presente a roster, dove quelli più affidabili sembrano essere l'end Demarcus Dobbs e il tackle DeAngelo Tyson, che dovrà guardarsi da vicino dal redshirt freshman Kwame Geathers, fratello minore dei DE di Bengals e Browns, Robert e Clifton.
Diversa la situazione in mediana, dove sembrerebbe agevolato dal cambio di schema il linebacker Justin Houston, leader della squadra nei tackles for loss, 15, e nei sacks, 7.5, che non ha mai entusiasmato nel schieramento 4-3 ma che dovrebbe rivelarsi letale come outside nel 3-4, agendo sul lato opposto al valido sophomore Cornelius Washington, che dovrebbe lasciare spazio nel mezzo al miglior interprete disponibile per il ruolo di inside, Akeem Dent, tackler produttivo che in carriera ha già messo a segno 119 placcaggi.
Produzione che rischia di venire meno nelle secondarie, dove latita l'esperienza e gli unici giocatori con alle spalle un buon numero di gettoni sono la safety Josh Murray e il cornerback Brandon Boykin, atleta dotato di un buonissimo fiuto per l'ovale; oltre a questi due tra i tanti volti nuovi del reparto, potrebbe sorprendere il JUCO transfer Jakar Hamilton, junior safety proveniente da Georgia Military. Nella lotta, quasi impossibile, per la supremazia nella East, i Bulldogs potranno comunque contare su degli special teams affidabilissimi, dove spiccano due All-American come il kicker Blair Walsh e il punter Drew Butler, entrambi junior; anche per la squadra guidata da Richt il primo importante segnale stagionale potrebbe arrivare già alla seconda partita, quando affronteranno i Gamecocks nel match che svelerà il nome della contender di Florida.
Tennesse Volunteers
La strada per il ritorno al vertice dei Vols è ancora lunga, complice anche il terzo allenatore cambiato in altrettanti anni, questa volta a causa dell'abbandono improvviso di Lane Kiffin, che ha girato i tacchi di punto in bianco mollando Tennessee in mezzo ad una strada per accasarsi a Southern California, dove, con sommo piacere dei suoi ex fans, non mancano certo i problemi; problemi che ovviamente si trova ad affrontare anche il suo successore Derek Dooley, alle prese con una squadra da rifondare in diversi reparti e senza una vera e propria guida in campo.
In attacco le partenze di Crompton e Hardesty hanno scoperto due ruoli chiave come quello di quarterback e di runningback, con il primo che ha l'aggravante di non poter contare neppure sull'ex backup, Nick Stephens, che ha lasciato Knoxville in primavera decidendo di giocarsi le sue ultime carte in NCAA a Tarlenton State, in seconda divisione; per sostituirlo è lotta aperta tra Matt Simms, fratello di Chris e figlio di Phil, trasferitosi dal El Camino CC quest'anno, e il freshman Taylor Bray, altro prospetto californiano che ha ben impressionato durante gli spring game.
La matricola alla fine dovrebbe spuntarla, anche perché Simms non ha legato molto con il coaching staff, essendo tra quegli otto giocatori che aveva chiesto di passare a USC in quanto era stato reclutato da Kiffin; l'alternativa si chiama Nash Nance, altro giocatore al primo anno universitario, arrivato in Tennessee con il compagno di liceo Da'Rick Rogers, receiver che può entrare in rotazione alle spalle degli esperti senior Gerald Jones e Denarius Moore fin da subito.
Ad allenarli ci penserà Charlie Baggett, l'assistente dell'head coach che prima di arrivare nei Vols ha istruito gente del calibro di Chris Carter, Randy Moss e Plaxico Burress; una garanzia insomma, una delle poche su cui potrà puntare Dooley, che dovrà invece inventarsi il nuovo backfield, dove regna ancora l'indecisione su chi sarà il titolare tra David Oku, miglior runner della passata stagione, e Tauren Poole, junior leggermente favorito dopo i camp primaverili.
Da reinventare anche la linea offensiva, dove Cody Pope dovrebbe cambiare nuovamente ruolo, da quando è a Knoxville è stato schierato come tackle, guard, tight end ed ora verrà utilizzato come center, e Ja'Wuan James si appresta a fare il suo esordio da matricola nella OL che crescerà sotto la sua guida nei prossimi anni; situazione simile in difesa, dove una defensive line giovane, composta principalmente da sophomore, ha l'elemento di punta nel tackle Montori Hughes, giocatore possente che può continuare l'ottima tradizione dei Volunteers.
Tradizione ben radicata in mediana, dove il senior al quinto anno Nick Reveiz guiderà il reparto più esperto della squadra mettendo a disposizione la sua grande conoscenza del gioco e le sue caratteristiche di playmaker, che dovranno essere sfruttate a dovere da chi lo affiancherà , ovvero, molto probabilmente, Savion Frazier e LaMarcus Thompson; da tenere d'occhio comunque l'evoluzione del junior Austin Johnson, che Dooley ha spostato da fullback a linebacker, ruolo che ricopriva al liceo, e che potrebbe inserirsi in depth come MLB facendo splittare Reveiz sul lato forte.
Nelle secondarie peserà non poco la partenza di un talento del calibro di Eric Berry, anche se Tennessee sembra aver già trovato un degno successore nel sophomore Janzen Jackson, All-Conference free safety che ha avuto già un notevole impatto nella sua prima stagione a Knoxville, dove a fianco dell'odierno giocatore dei Chiefs ha imparato i trucchi del mestiere; al suo fianco dovrebbe sistemarsi un altro secondo anno, Darren Myles Jr., mentre su una delle due sideline, probabilmente quella di destra, troverà spazio l'atleta più esperto del reparto, lo junior corner Art Evans, già starter nel 2009.
A calciare ci penserà invece il senior Daniel Lincoln, che dopo essere stato nominato nel team All-American Freshman si è un po' perso per strada, raccogliendo molto meno di quanto effettivamente pronosticato; sempre in tema di pronostici è difficile dire con che record potranno chiudere i Volunteers, che oltre ai vari problemi di transizione ad un nuovo coaching staff si troveranno ad affrontare una schedule piuttosto dura, che appena dopo l'inizio di stagione li metterà di fronte ad Oregon e Florida, due avversari piuttosto difficili da superare. Chiudere il 2010 in attivo, sarebbe già tanto.
Kentucky Wildcats
Joker Phillips dice di aver avuto due sogni nella vita e di averli realizzati entrambi, giocare per Kentucky e diventare allenatore dei Wildcats, chissà che non l'abbia ancora confessato ma che nell'angolo più nascosto del cassetto abbia fantasticato pure di portarli al BCS Championship; certo, a pochi mesi dal suo insediamento a Lexington è presto per dire se la sua rinnovata avventura con l'università che lo ha lanciato da wide receiver si conlcuderà con un trionfo o con un chiassoso tonfo, ma l'inizio è stato promettentissimo, a cominciare dal recruiting, definito uno dei migliori di sempre per UK da moltissimi esperti.
In attesa che raccolga i frutti di questa prima nidiata di talenti arrivata in Kentucky, l'ex WR di Redskins e Argonauts ripartirà quasi certamente dal miglior giocatore a sua disposizione, il ricevitore Randall Cobb, ottimo atleta che ha chiuso con 1,020 yards e 14 touchdowns nel 2009 e che può essere in alternativa utilizzato come quarterback nella wildcat, vista la rapidità di movimenti e, all'occorrenza, la buona meccanica di lancio.
Sull'altra sideline agirà invece il senior Chris Matthews, receiver possente che si avvicina ai 2 metri di altezza e che garantisce un ottimo contributo quando il campo si restringe, una situazione dove ha dimostrato di rendere al meglio uno dei talenti in lizza per coprire il ruolo di strarting quarterback, Mike Hartline, che ha guidato i Wildcats all'ottavo posto della nazione per efficacia all'interno della redzone avversaria, dove ha sempre completato molti passaggi mostrando una freddezza davvero invidiabile.
Per il posto di QB la lotta è a due, tra lui e il sophomore Morgan Newton, molto sponsorizzato da Randy Sanders, l'offensive coordinator, per l'ottimo braccio e per come si muove con fluidità all'interno della tasca, dove ovviamente dovranno garantire una certa protezione i componenti di una linea che si poggia principalmente sulle due guardie, lo junior Stuart Hines, giocatore più esperto del reparto, e il sophomore Larry Warford, nominato All-American al termine della stagione da freshman in cui è partito titolare in 10 occasioni; sulla sua schiena correrà anche il runningback Derrick Locke, attualmente decimo nella classifica all-time dei Wildcats con 1,731 yards conquistate in 352 portate, 12 TD, e atteso alla stagione, l'ultima per lui, della definitiva consacrazione.
Alle spalle del senior All-Conference proverà a ritagliarsi un po' di spazio il sophomore Donald Russell, in attesa che Brandon Gainer, uno dei colpi del recruiting, faccia valere le sue doti; una delle new entry primaverili, il tight end Alex Smith, potrebbe a sorpresa assicurarsi lo spot da titolare in un ruolo dove Kentucky ha perso tre seniors nell'ultima offseason, che ha lasciato a disposizione di Phillips il solo Nick Melillo, unico atleta con un po' di esperienza del gruppo.
In difesa il playmaker è Danny Trevathan, unico starter del reparto che è tornato a Lexington dalla stagione 2009, in cui ha totalizzato 82 tackles, weak linebacker che affiancherà il middle Ronnie Sneed in attesa di capire come verrà utilizzato il top prospect Tim Patterson, reclutato come LB ma in possesso di un fisico che può permettergli di essere schierato come DE, un ruolo non molto profondo nei nuovi Wildcats.
A ricoprirlo attualmente sono il senior DeQuin Evans, 38 tackle nel 2009, e Collins Ukwu, il giocatore che mise sotto grande pressione Tim Tebow nel match dello scorso anno e che con Ricky Lumpkin, senior DT, è il miglior talento del reparto; velocità e atletismo sono invece le prerogative delle secondarie, dove emergono gli esperti Winston Guy, free safety che però si prende ancora troppe pause durante il gioco, e Paul Warford, senior corner che ha i numeri per arrivare in NFL.
Tra i professionisti potrebbe un domani ritagliarsi uno spazio pure Ryan Tydlacka, placekicker accurato e preciso che già ai tempi del liceo era salito agli onori delle cronache per aver sbagliato appena 3 calci in una stagione. Inutile dire che la sua gamba potrebbe aiutare parecchio, nonché tornare molto utile ai Wildcats, che in questa stagione non avranno di fronte un calendario impossibile ma disputeranno il derby con Louisville proprio nell'opening weekend; un'eventuale vittoria sarebbe un biglietto da visita importante per Joker.
Vanderbilt Commodores
Coach Bobby Johnson ha un solo desiderio nel 2010, migliorare la pessima stagione scorsa ed incrementare il numero di vittorie, scese incredibilmente a 2 dopo un convincente 2008 che aveva visto i Commodores concludere con 7 vittorie e presentarsi al Music City Bowl; per ritornare almeno a giocarsi un bowl, che pare essere l'obiettivo minimo dell'ateneo di Nashville, occorrerà puntare tantissimo sulle corse di Warren Norman, grandissimo talento che l'anno passato si è aggiudicato il titolo di SEC Freshman of The Year concludendo con 1,941 yards totali.
Agile, veloce, rapido nel cambio di direzione, il sophomore numero 27 ha guidato la conference per numero di yards conquistate, diventando la seconda matricola nella storia della SEC a raggiungere questo traguardo, dove ha affiancato un illustre campione del passato come Herschel Walker, stella indiscussa dei Georgia Bulldogs che giocò la sua prima stagione NCAA nel 1980.
Norman dovrà quindi caricarsi sulle spalle i Commodores già al secondo anno della sua carriera universitaria, e mentre Johnson, vista la carenza di talento, sta valutando se sfruttare le sue enormi qualità schierandolo spesso come ricevitore, anche per far spazio all'altro sophomore Zach Stacy, buon runningback puro, in Tennessee si cerca con insistenza il quarterback capace di orchestrare un attacco degno di tal nome.
Dai camp primaverili è uscito con i galloni da titolare Larry Smith, uno junior che si è già visto in campo la scorsa stagione ma che non ha mai del tutto convinto, mostrando una preoccupante mancanza di precisione, che lo ha portato a lanciare appena 4 touchdowns a fronte di 7 intercetti; numeri inevitabilmente indicativi della fatica che hanno fatto i Commodores a mettere punti sul tabellone, per questo il coaching staff potrebbe decidere di promuovere ben prima di quanto si poteva pronosticare Jordan Rodgers, fratello minore di Aaron, lo starting quarterback di Green Bay.
Arrivato a Nashville dal JUCO College di Butte, in California, il giovane Rodgers ha deciso di accasarsi a Vanderbilt dopo il licenziamento di Mark Mangino da Kansas, con cui aveva un preaccordo per giocare la sua stagione da junior; saltato l'head coach dei Jayhawks il QB ha rifiutato il trasferimento, e forte delle 2,219 yds lanciate e i 19 TD realizzati nella sophomore season, ha cercato una nuova destinazione, scartando Washington, dove sarebbe stato la riserva di Locker, e Western Kentucky.
Con Jordan nel backfield il volto dei Commodores potrebbe cambiare, e questo lo sa anche l'offensive coordinator Jimmy Kiser, che al primo anno di mandato ha intenzione di apportare diverse variazioni all'attacco di Vandy, inserendo nuovi schemi e puntando sui tanti giovani che sono presenti a roster, tra cui oltre ai già citati risaltano il sophomore receiver John Cole, il junior tight end Brandon Barden, dotato di ottime mani, e Jordan Matthews, ricevitore true freshman che se nel DNA ha anche solo un briciolo del talento di suo cugino Jerry Rice, è destinato ad una grande carriera.
Giovanissima anche la linea offensiva, guidata dal SEC All-Freshman tackle Ryan Seymour, al secondo anno a Nashville, dove ormai è invece di casa il defensive tackle Adam Smotherman, senior che con il linebacker John Stokes dovrà cercare di dare esperienza ad una difesa che ha un solo compito: dimenticare il pessimo 2009 in cui ha chiuso al settantesimo posto della nazione concedendo quasi 200 yards su corsa a partita.
Tra gli starters ritornati dalla passata stagione ci sono anche i migliori tackler della squadra, il middle linebacker All-Conference Chris Marve, 121 placcaggi all'attivo, e la strong safety Sean Richardson, che con 84 stops ha messo una pezza su diversi tentativi di touchdowns avversari.
Tra i volti nuovi, invece, potrebbero trovare spazio fin dalle prime battute tre freshman che hanno ben impressionato durante gli spring camp, il defensive tackle Kyle Westermann, considerato il miglior colpo del recruiting, l'end Walker May, e la free safety Jay Fullam, che andrà a sostituire il nuovo Buccaneers Myron Lewis, giocatore che ha lasciato un vuoto consistente in una difesa che quest'anno sarà soggetta a una pressione pazzesca, anche a causa di una schedule tutt'altro che facile; un calendario che renderà davvero difficile migliorarsi.