Steve Zakuani, 22 anni, ala congolese dei Seattle Sounders
Ci sono volute 17 settimane perchè un giocatore dei Seattle Sounders riuscisse finalmente a vincere il premio di MLS Player of the Week, arrivato questa settimana grazie alla spelndida prova dell'ala sinistra Steve Zakuani, autore di una doppietta nel 2-1 contro Colorado domenica.
A questo punto lo scorso anno Seattle avea ricevuto quattro selezioni, incluse le prime due della stagione andate a Fredy Montero e Kasey Keller, a seguito della bellissima partenza dell'expansion team dello scorso anno.
Ma quest'anno le cose non stanno andando così bene, e le prestazioni di Zakuani -i suoi gol hanno interrotto un digiuno della squadra che durava dal 28 giugno – sono tra le poche note positive della stagione.
Nato a Kinshasa (Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo) nel 1988, passaporto inglese a seguito del trasferimento a Londra da piccolo, Zakuani si è formato nel settore giovanile dell'Arsenal fino ai 16 anni, passando poi all'Independent Football Academy a seguito di un infortunio a15 anni che lo ha tenuto fermo per ben 18 mesi, prima di andare al college presso la University of Akron nel 2007.
Al college da sophomore diventa capocannoniere nazionale con 20 gol e 7 assist, piazzandosi secondo nella classifica dell'Hermann Trophy (andato quell'anno a Marcus Tracy, attaccante oggi in Danimarca), il premio assegnato al miglior giocatore di college, mettendosi anche in mostra nella USL Premier Development League coi Cleveland Internationals. (Guarda gli highlights di Zakuan a Akron).
Dopo soli due anni di college sbarca in MLS, nel 2009, quale prima scelta dei Seattle Sounders nel 2009 MLS SuperDraft, preferendo il Generation Adidas contract (che prevede un compenso assai più alto e garntito rispetto agli altri rookies) rispetto ad una proposta degi inglesi del Preston North End.
Il suo debutto arriva subito (ingresso al 69'), nella prima giornata della MLS 2009, in cui Seattle affonda i New York Red Bulls con un secco 3-0, entre il suo primo gol cè di pochi giorni dopo, il 4 aprile 2009 contro Toronto. Chiude l'annata con 31 match (26 dall'inizio), 4 gol e 4 assist, vincendo la US Open Cup e crescendo dal punto di vista tecnico e tattico grazie alla sapiente guida di coach Sigi Schmid e in campo di Freddie Ljungberg, che aveva conosciuto da ragazzino ai tempi dell'Arsenal. Una stagione che gli vale anche il posto di finalista per il trofeo MLS Rokie of the Year 2009.
Seattle Sounders vs. Colorado Rapids 2-1
Quest'anno le cose stanno andando meno bene, con la squadra che non gira come nel 2009, anche a seguito del calo di rendimento dei vari Ljungberg e Montero, mentre Zakuani continua comunque a mantenere un livello che lo pone tra i migliori prospect della MLS, oltre ad essere al momento il capocannoniere dei Sounders con 7 reti. Seattle punta a dare una svolta alla stagione l'arrivo del centravanti svizzero – ma anche lui nato in Congo – Blaise Nkufo, giocatore esperto (34 anni) reduce da un buon Mondiale, che sarà sicuramente di aiuto nella crescita di Zakuani e Montero.
Giocatore agile e veloce, ottimo dribbling, la posizione ideale di Zakuani è sulla fascia dove è capace di creare superiorità numerica vincendo spesso gli uno contro uno. Destro naturale, preferisce però la fascia sinistra, che gli consente il rientro verso la porta (troppo spesso, secondo Schmid) alla ricerca del tiro. Quest'anno poi sembra aver iniziato a mettersi alle spalle alcuni limiti messi in mostra in passato, specie nella fase difensiva e sull'ultimo passaggio
Le sue prestazioni in 18 mesi da pro stanno anche attirando le attenzioni della Nazionale del Congo, in cui già milita suo fratello più grande, Gabriel Zakuani, difensore del Peterborough United (nel 2010/11 in League One), dopo essere cresciuto nel Leyton Orient ed essere acquistato dal Fulham, che però lo ha spedito in prestito per 2 anni allo Stoke City e poi ai Posh. Improbabile invece pote vedere un giorno Steve Zakuani in maglia USA, dato che la tempistica per la cittadinanza gli impedirebbe addirittura di partecipare ai Mondiali 2014. Non per niente nessun giocatore straniero passato per il college è mai arrivato in Nazionale dai tempi di Roy Wegerle, uno che ha fatto la storia del calcio USA: sudafricano di nascita, NASL Rookie of the Year nel 1984, protagonista dell'indoor soccer, trasferito in Inghilterra in Premier (ma allora era la First Division) e poi carriera chiusa nella neonata MLS. Irripetibile.