Week #15, stop per LA, Seattle crolla

Sainey Nyassi congratulato dopo il gol dai compagni Joseph Niouky ed Emmanuel Osei

Se la Major League Soccer fosse un torneo in cui si applicasse un calendario “tradizionale”, quest'oggi parleremo esplicitamente di aessere giunti al giro di boa del girone d'andata. Invece nella realtà  la Week 15 non corrisponde ad un identico cammino per tutti i sedici team che in questa stagione costituiscono il format del torneo. Per di più, queta “flessibilità ” nella programmazione si espleta in una differenziazione vistosa ed influente sul numero delle gare disputate da ciascun team. Ad ogni modo proviamo a leggere i risultati di questo “lungo” week-end MLS come se parlassimo di una metà  stagione al fine di tracciare un bilancio.

Per quanto riguarda le classifiche, nella Eastern tutto fermo in testa, con Cloumbus che mantiene due punti vantaggio (con una partita in meno) su New York, mentre sale Toronto, che con la voittoria su Rapids è ora a soli 4 punti dai Red Bulls con una partita da recuperare.

Nella Western, primo stop stagionale per Los Angeles, battuta a sorpresa da New England, e il Real Salt Lake (vittoria su Chicago) è ora a soli 6 punti e con una partita da recuperare. Dietro le prime, staccate di 8 punti dal RSL, un trio a 22 punti composto da FC Dallas, Colorado e San Jose. Male invece i Sounders, che hanno ora solo due punti sull'ultima, il Chivas USA, che però ha una partita in meno.

Tutii gli highlights della Week #15

Ad aprire le danze la sfida dell'8 luglio, giovedì, al Toyota Park di Chicago tra i padroni di casa dei Fire e i Real Salt Lake. La formazione dello Utah s'impone grazie ad un rigore conquistato e trasformato dal nazionale Usa Robbie Findley al 40'. La concessione del penalty in verità  appare assai generosa, ma altrettanto maldestro e vistoso è il movimento ai limiti del regolamento dell'esperto CJ Brown. Lo stesso Findley precedentemente avrebbe meritato il gol, ma ha trovato il legno ad opporsi. I legni della medesima porta tornano clamorosamentente protagonisti nella ripresa: incredibile ma vero, ora l'uno ora l'altro strozzano l'urlo di gioia del debuttante difensore centrale Kinney schierato a sorpresa nell'undici da Carlos De Los Cobos. L'attacco dei Fire, affidato nella prima frazione al bulgaro Dimitrov, e nella ripresa al veterano McBride appare assai spuntato e penalizzante per una manovra non priva di qualità  con i due promettenti Husidic e Pappa che mostrano ampi margini di crescita ad ogni gara.

Ricco il programma del sabato che si apre a Toronto con un match anticipato ad un orario antimeridiano che evidentemente ha creato non pochi problemi all'affezionato pubblico dei “reds” con tanti spazi vuoti sulle tribune per un impianto abituato al “sold out” comunque garantito dagli abbonamenti. La formazione di Preki con fare sornione, prosegue un cammino a fari spenti che numeri alla mano per continuità  di rendimento potrebbe portarla per la prima volta nei play-off. Complici le assenze, in casa canadese si vara un undici iper offensivo con DeRosario ed il giovane talentino americano (etiopico di nascita, un 1991 è bene ricordarlo) Abdus “Fuad” Ibrahim sugli esterni, e Chad Barrett e O'Brian White di punta. La trazione anteriore è ancora più spiccata in avvio di ripresa con il debutto dell'ex Chivas Usa Maicon Santos al debutto. La rete del successo è siglato al 61' da Ibrahim che ruba il tempo ad Earls e batte l'ex QPR Matt Pickens. Il risultato, però, risulta ancora bugiardamente favorevole a Toronto, poichè uno strepitoso Stefan Frei sbarra la strada in modo netto ad un pari che Ballouchy e compagni avrebbero meritato, ed a cui sono andati vicini anche un redivivo Claudio Lopez.

Le due compagini leader dell'Eastern Conference sono fermate sul pari a reti inviolate. I Crew strappano un punto comunque prezioso in Texas sul terreno degli Houston Dynamo, la formazione di Kinnear continua a sprecare ghiotte occasioni, come una rete incredibilmente fallita sottomisura a porta vuota da Brian Ching. I Red Bulls sono fermati sul pari per la seconda volta in stagione, tra l'altro consecutiva, ad opera dei DC United che dopo il pessimo avvio dimostrano di aver trovato una solida quadratura. La formazione di Backe sciupa numerose occasioni per conquistare i tre punti, ma trova sulla sua strada un ottimo Troy Perkins. In attesa dell'ufficialità  dell'arrivo di Henry, i newyorkesi si consolano con il ritorno di Mac Kandji.

Ancora più fragorosa è la caduta della leader della Western Conference e della classifica generale. I Los Angeles Galaxy perdono la loro seconda gara in pochi giorni, prima escono di scena nell'US Open Cup ad opera dei Sounders. A fermare i californiani, privi di Donovan, sono i Revs di Nicol che risorgono dopo le ultime pesanti debacles. Il match è sbloccato da una punizione dal limite del serbo Marko Perovic, il raddoppio è propiziato ancora dall'ex Basilea, Ricketts riesce ad opporsi ad un tiro deviato da Sainey Nyassi, e lo stesso centrocampista gambiano è lesto a ribadire sottomisura in rete anticipando il portiere giamaicano.

Alla serie le partire “pazze” si iscrivono di diritto quella tra Wizards e Chivas, e guella tra Union ed Earthquakes. Nella prima, la squadra di Vermes naufraga ancora ed ora traballa sensibilmente la sua panchina. La formazione del Missouri crea anche delle buone occasioni per il vantaggio con Kei Kamara, ed Arnaud è poco fortunato colpendo il legno sottomisura. Il problema dei Wizards è come in altre uscite la coppia dei centrali difensivi, ed il duo Conrad-Thomas ne combina di cotte e crude regalando all'attaccante Justin Braun una doppietta che vale il ritorno al successo dei Goats che con il mercato si accingono a cambiare volto.

Gli Union disputano un bel match contro i californiani di Yallop, in vantaggio prima del quarto d'ora con il brasiliano Fred, e sfiora a più riprese il raddoppio. In chiusura di frazione arriva il pari di Glen su assist di Wondolowski e il ragazzo di Philadelphia Bobby Convey colpisce la traversa. Union a testa bassa anche nella ripresa, ma la fortuna non arride al team di Nowak che incassa in contropiede, allo scadere, il raddoppio Earthquakes con il neoentrato Arturo Alvarez.

Il posticipo domenicale registra un nuovo mezzo passo falso interno dei Seattle Sounders che continuano la loro stagione di “harakiri” pareggiando con Dallas.
Gli emeralds presentano l'ennesimo undici d'emergenza e tra i tanti assenti spicca Fredrick Ljungberg (per alcuni è ipotizzabile anche una sua prossima cessione ai Red Bulls…), la formazione di Sigi Schmid trova il vantaggio con Fredy Montero, ma poi rimane in dieci per un ingenua e probabilmente eccessiva espulsione per condotta violenta del baby colombiano Montano. Ed in zona cesarini, è un altro colombiano, il fantasista dei texani Ferreira a siglare il pari.

8 luglio
Chicago Fire-Real Salt Lake 0-1 (Findley rig. 40)

10 luglio
Toronto FC-Colorado Rapids 1-0 (A. Ibrahim 61)
Houston Dynamo-Columbus Crew 0-0
Philadelphia Union-San Jose Earthquakes 1-2 (Fred 14; Glen 45, A.Alvarez 90)
Kansas City Wizards-Chivas Usa 0-2 (Braun 56 e 87)
New York Red Bulls-DC United 0-0
New England Revolution-Los Angeles Galaxy 2-0 (Perovic 67, Sai. Nyassi 74)

11 luglio
Seattle Sounders FC-FC Dallas 1-1 (Montero 14; Ferreira 87)

Il blog di Giuseppe D'Amico è MLS Italia

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