Hunter Freeman, ex NY e Toronto, difensore dei norvegesi dell'IK Start
Passata la Wolrd Cup, abbiamo contattato Hunter Freeman, uno dei giocatori da seguire nel prossimo quadriennio, per parlare di lui e del team USA.
Difensore e centrocampista, Freeman gioca in Norvegia, nell'IK Start, dopo aver militato in Colorado Rapids, New York Red Bull ed FC Toronto.
Un tuo commento sulla performance dello USMNT in questa World Cup…
"Penso che il team abbia mostrato definitivamente il suo cuore ed il fatto lottare gli uni con gli altri durante il torneo. In ogni partita, tranne che con l'Algeria, hanno dimostrato di poter rimontare e centrare il risultato. Detto questo, nel complesso c'è un pò di delusione perché penso che abbiano avuto una grande chance per fare meglio di quanto abbiano fatto. Penso che tutti nel team darebbero la stessa risposta. Infine, concedere un altro goal iniziale contro il Ghana e poi ancora nei supplementari è costato caro. Gli USA hanno fatto bene creando molte occasioni da goal ma mancavano di un cannoniere in avanti. Mi sembra che i loro attaccanti non abbiano segnato un goal in tutto il torneo".
Credi si sia trattato di una occasione gettata via per lo USMNT?
"Non direi che abbiano gettato una occasione. Hanno superato il gruppo e l'attenzione che il soccer ha generato negli USA agli occhi del pubblico è stata più grande che mai. Detto questo, se avessero vinto una o due partite in più l'attenzione sarebbe salita significativamente. E come ho detto prima, penso che il team si aspettasse di andare più avanti che appena oltre il primo turno ad eliminazione diretta".
Lo USMNT ha mostrato la mancanza di un vero cannoniere..cosa pensi in proposito?
"Sono completamente d'accordo. Tutti i goals in questo torneo sono arrivati dal centrocampo. Nessun attaccante ha trovato la rete. Infatti, stavo leggendo un articolo che diceva che nelle due ultime World Cups nessun attaccante degli USA ha segnato un goal. Questo ti dice quanto è mancato un attaccante puro in grado di segnare. Questo è un qualcosa che dobbiamo assolutamente migliorare se vogliamo competere con i migliori teams nel mondo. Quello che tutti questi teams hanno è un cannoniere…se non due o tre".
Nonostante le critiche che abbiamo mosso verso di lui in passato, il terzino sinistro Jonathan Bornstein è ritornato in auge con un paio di buone performances. Cosa pensi di questo ragazzo?
"Certo, penso che abbia fatto bene a se stesso in queste due partite nella World Cup. Era stato un pò incostante arrivando alla World Cup, ma quando ha avuto la sua chance ritengo abbia fatto bene. So che c'erano stati dei rumors che avrebbe lasciato la MLS questa estate e non penso abbia fatto niente per danneggiare le sue chances con le sue performances alla World Cup".
Quanto è stato difficile adeguare la tua vita passando dal Texas alla Norvegia? Parlo del clima ma non soltanto di quello…
"Ovviamente Texas e Norvegia sono molto diverse, specialmente per quanto riguarda il clima. Comunque, ho giocato molto di recente a New York e Toronto prima di arrivare in Norvegia così ero abituato al clima freddo. Anche se può essere più freddo in Norvegia di quanto era a New York. L'altra unica, grande, differenza sono le dimensioni. La città dove vivo in Norvegia (Kristiansand) ha circa 90,000 abitanti ed è la 5° città più grande del Paese. Se la compari ad ogni grande città negli USA è piccola! Così mi ci è voluto un pò di tempo per abiturami. C'è uno stile di vita molto più semplice qui in Norvegia che a casa negli USA".
Resterai in Norvegia questa stagione?
"Ho ancora un un anno e mezzo nel mio contratto qui così vediamo quel che accadrà . Non so e non ho piani di andarmene questa estate. Detto questo, non si sa mai cosa puà accadere nel soccer. Le cose possono cambiare molto rapidamente. Più realisticamente, mi siederò al termine della stagione con il nostro DS e discuteremo quello che il club ed io vogliamo per il futuro, entrando nel mio ultimo ano di contratto e partiremo da qui".]
Cosa pensi delle tue possibilità di giocare nello USMNT nel prossimo futuro?
"Bene, la cosa più importante è che devo restare in salute. Nelle ultime stagioni sono stato vicino ad essere convocato, ma ho subito degli infortuni che me lo hanno impedito. Così, cosa più importante, devo restare sano. Se posso fare questo, ho fiducia nelle mie abilità e nel fatto che il coach mi darà un'occhiata. Se continuerò a giocare bene come ho fatto con il mio club, penso che il resto verrà da sé."