Canada , il ritorno di Edmonton

Il logo del FC Edmonton e l'allenatore Dwight Lodeweges, col numero 5, ai tempi dei Drillers

Lo scorso 17 aprile la NASL annunciato la rinascita del calcio a Edmonton, in Alberta (Canada), con il nuovo team FC Edmonton le cui attività  prenderanno il via il 16 giugno con un amichevole con il Montreal Impact, cui ne seguiranno altre con squadre estere di buon livello. Il 20 giugno infatti, il neonato team canadese affronterà  il Colo Colo vincitore del Clausura cileno 2009. Il 27 giugno sarà  la volta dei brasiliani del Vitòria, squadra brasiliana di Série A, infine il 21 luglio in agenda ci sarà  il match contro il Portsmouth FC, valido per la seconda edizione della Edmonton Cup. I match verranno giocati tutti al Commonwealth Stadium di Edmonton, tranne la partita contro il Vitòria che sarà  disputata al Foote Field, venue da 3.500 posti e stadio ufficiale del team allenato dall'olandese Dwight Lodeweges, da giocatore a lungo con il Go Ahead Eagles e poi nella NASL con Edmonton Drillers e Montreal Manic, mentre da coach è reduce da esperienze con PSV Eindhoven e Nec Nijmegen.

Proprio leggendo il curriulum di Lodeweges capiamo come in realtà  il soccer non sia un qualcosa di nuovo a Edmonton, dove infatti è sbarcato durante l'anno 1979, quando dopo gli insuccessi ottenuti in Connecticut e ad Oakland Peter Pocklington,proprietario degli Edmonton Oilers,storica squadra di hockey, sposta la franchigia degli allora Oakland Stompers nel suo nativo Canada, e la rinomina Edmonton Drillers proprio a sottolineare il legame tra il sodalizio NASL e quello NHL. I neonati Drillers prendono casa al Commonwealth Stadium, e affidano la guida della squadra, che viene assegnata alla Western Division della American Conference, a Timo Liekoski. La prima annata non è delle migliori, e si conclude con un terzo posto frutto di otto vittorie e ben ventidue sconfitte. Gli appassionati al seguito dei Drillers saranno mediamente 9923. Il campionato 1980 vede invece i Drillers, sospinti da 10920 presenze sugli spalti, decisi a rifarsi la fama dopo la prima pessima stagione. Gli sforzi vengono premiati con un primo posto ottenuto con diciassette vittorie e undici sconfitte, guadagnandosi così l'accesso ai play-off durante i quali i canadesi hanno ragione degli Houston Hurricane, battuti durante il primo match per 2-1. La successiva vittoria di misura di Houston tra le mura amiche rende necessario un mini-game che vedrà  Edmonton prevalere approdando così alle semifinali di conference dove saranno i Fort Lauderdale Strikers ad aggiudicarsi la prima partica in casa per 1-0. I Drillers non si arrendono e riescono al ritorno a vincere una sfida combattutissima che terminerà  per 3-2 in favore dei canadesi. Ancora una volta le sorti di Edmonton sono legate al mini-game ma questa volta purtroppo non ci sarà  storia: 3-0 per Fort Lauderdale che arriverà , dopo aver eliminato anche San Diego, a sfidare i Cosmos nel soccer bowl. Ed Kirschner figura in classifica cannonieri con 15 goal e 12 assist.

Nel 1981 qualcosa non funziona e i Drillers terminano il campionato all'ultimo posto della Northwest Division con dodici partite vinte e venti perse, con la seconda affermazione di Kirschner in classifica marcatori grazie a 17 goal e 9 assist e la convocazione del difensore Peter Nogly nella formazione All Stars le due uniche note positive. Il pubblico flette leggermente attestandosi sui 10632 paganti. I Drillers però si consolando con il campionato indoor ogranizzato dalla NASL durante l'offesason. Di casa all'Edmonton Coliseum e seguiti da 3968 tifosi, con dieci vittorie ed otto sconfitte i ragazzi dell'Alberta arrivano al secondo posto della Northern Division, e nel primo turno dei play-off archiviano facilmente la pratica Los Angeles Aztecs vincendo entrambi gli sconti per 8-3 e 10-6. La semifinale è un derby fratricida tra Edmonton e i Vancouver Whitecaps, che soccombono per 9-7 e 6-4. La doppia finale viene giocata contro i Chicago Sting del capocannoniere Karl-Heinz Granitza,ma nonostante la presenza di quest'ultimo i Drillers si portano a casa il titolo prevalendo in entrambe le sfide 9-6 e 5-4. Kai Haaskivi è secondo in classifica cannonieri propio dietro Granitza con 34 reti e 43 assist.

Il campionato NASL 1982 però vede ancora i Drillers terminare mestamente sul fondo della Western Division con undici vittorie e ventuno sconfitte. I tifosi abbandonano la squadra lasciando appena 4.922 coraggiosi sugli spalti ad assistere all'ultima annata dei Drillers, che per via dei costi in costante aumento e l'incapacità  di portare a termine contratti più vantaggiosi per l'affitto del Commonwealth Stadium e dell'Edmonton Coliseum, decidono di cessare le operazioni nella NASL precedendo la fine della lega stessa di soli due anni.

Il soccer però non sparisce da Edmonton e nel 1986 compaiono nella lega semipro Western Soccer Alliance gli Edmonton Brickmen. Il neonato sodalizio prende casa al John Ducey Park, dove divide uso e affitto della struttura con il team di baseball Edmonton Trappers. Il nome Brickmen viene scelto per via dell'attività  del presidente Mel Kowalchuk, (oggi presente nello staff del nuovo sodalizio) proprietario della Brick Warehouse. La panchina della nuova franchigia di Edmonton viene affidata all'italo-canadese Ross Ongaro che già  aveva vestito la casacca dei Drillers qualche anno prima, ma il campionato W.S.A. 1986 è per Edmonton a dir poco fallimentare, in quanto i canadesi termineranno il campionato all'ultimo posto con appena dodici punti, ottenuti grazie a tre vittorie, tre pareggi ed otto sconfitte. Al termine della stagione i Brickmen lasciano la W.S.A. per unirsi alla propria lega nazionale C.S.L., dove nel 1987 anche grazie all'arrivo per quell'anno dell'inglese Ray Hudson ottengono l'ingresso ai play-off grazie a un terzo posto nella Western Division in forza di sette vittorie, sette pareggi e sei sconfitte. La corsa al titolo però termina subito con una sconfitta contro i Vancouver 86ers per 2 reti a 1. Norm Odinga è capocannoniere sociale con 7 reti. Il 1988 sarà  per i muratori di Edmonton un anno nefasto, che si conclude con l'ultimo posto della Western Division con appena quattro vittorie, cinque pareggi e ben diciannove sconfitte.

L'anno seguente però la squadra si rinforza acquistando due giocatori inglesi, il difensore Dave Barnett e l'attaccante anglo-nigeriano Justin Fashanu, fratello del più famoso John, che con le sue 17 reti darà  un grosso contributo al secondo posto dei Brickmen, che con nove vittorie, tre pareggi e quattordici sconfitte si guadagnano così i play-off, dove si sbarazzano agevolmente dei Calgary Strikers per 3-1. I sogni di gloria terminano però con una severa scoppola ad opera ancora una volta dei Vancouver 86ers che li riportano sulla terra sbaragliandoli per 4-0. Justin Fashanu è vice capocannoniere e viene convocato nella formazione All Stars.

Al termine del campionato 1989 Fashanu e Barnett lasciano Edmonton e la presidenza non mette mano al portafoglio per acquistare dei validi sostituti, così i Brickmen terminano la stagione C.S.L. 1990 ancora una volta ultimi nel loro girone con sei vittorie, quattordici pareggi e sei sconfitte, e al termine della stagione Edmonton fallisce.

Nel 1996 però, Peter Pocklington, già  proprietario dei Drillers ai tempi della NASL acquista la franchigia indoor Chicago Power, e durante una conferenza stampa tenutasi al Telus Field, annuncia che sposterà  la squadra dall'Illinois ad Edmonton, rinominandola Edmonton Drillers. I risorti trapanatori scelgono come casa lo Skyreach Center, il vecchio Coliseum, e affidano la panchina alla vecchia conoscenza Ross Ongaro. Un'altra faccia conosciuta oltre al presidente Pocklington è l'ex presidente dei Brickmen Mel Kowalchuk, che occupa il posto di general manager. Con ventuno vittorie e diciannove sconfitte Edmonton conclude al secondo posto della North Division N.P.S.L., e supera agevolmente il primo turno dei play-off a spese dei Milwakee Wave in duplice sfida 20-6 e 10-9. Nelle semifinali di conference i Drillers incontrano i St Louis Ambush che si aggiudicano la sfida dell'andata con un combattuto 19-18. Edmonton non si rassegna e in casa ribalta il risultato con un perentorio 19-9, ma la partita di spareggio da ragione a St Louis che passa il turno per 16-11. Carmine D'Onofrio è l'attaccante più prolifico dei Drillers con 43 reti e 29 assist, seguito da Nick De Santis, 43 reti e 36 assist per lui ma con un minore numero di punti a causa della politica della N.P.S.L. che per rendere l'indoor soccer ulteriormente americano assegnava punti ai goal segnati come nel basket. Il portiere Scott Hileman, chiamato a sostituire l'infortunato Pat Onstad termina al quarto posto della classifica migliori estremi difensori.

Il campionato 1997-98 vede i Drillers concludere ancora una volta la regular season al secondo posto con diciotto vittorie e ventidue sconfitte, ma questa volta la corsa ai play-off termina al primo turno ad opera dei Kansas City Attack che hanno ragione di Edmonton in entrambe le sfide coi risultati finali di 8-4 e 14-8. L'unico giocatore dei Drillers ad ottenere un piazzamento è Il portiere Scott Hileman, primo nella sua classifica. L'annata successiva vede Edmonton macinare punti ed arrivare prima nella North Division, conquistandosi così il diritto di disputare direttamente le semifinali di conference, ma saranno ancora una volta i St Louis Ambush ad avere la meglio su di loro vincendo per 16-8 e 16-10. Ross Ongaro è nominato per la seconda volta consecutiva "Coach of the year" mentre Pat Onstad è terzo nella classifica portieri. Vale la pena di ricordare anche Martin Nash che si aggiudica il premio di "Rookie of the year". Quel campionato viene ricordato anche sia per l'ingresso del nuovo presidente Wojtek Wojciki che per il tremendo infortunio capitato a Lloyd Baker a Cincinnati, dove tentando una rovesciata cade male e si rompe l'osso del collo. Fortunatamente per lui il club aveva sottoscritto una settimana prima un'assicurazione medica per gli infortuni dei giocatori dopo che i Vancouver Whitecaps avevano scoperto che i giocatori mandati in prestito ai Drillers erano sprovvisti di copertura assicurativa. Baker riuscì comunque a guarire e a fine anno venne ceduto ai Detroit Rockers, anche se purtroppo non riuscì più a tornare a certi livelli.

Nel campionato 1999-00 i Drillers si piazzano al secondo posto della conference grazie a ventidue vittorie e ventidue sconfitte, approdando ancora una volta ai play-off dove trovano ad affrontarli i Kansas City Attack. La sfida non ha storia e vede i canadesi prevalere e passare così il turno con duplice vittoria per 26-25 e 15-14. Nelle finali di conference sono però i Milwakee Wave a vincere senza particolari problemi sbaragliando la franchigia dell'Alberta per 13-7 e 14-4. Nikola Vignjevic è capocannoniere sociale con 61 reti e 63 assist. I problemi finanziari legati sia alla mancata formazione del consorzio Driller Investors Group, capitanato dal noto imprenditore locale Lyle Best e la costante diminuzione del pubblico fanno si che il club dichiari fallimento il 15 movembre del 2000. La N.P.S.L. prende in mano per breve tempo la gestione della squadra, che non termina il campionato e viene ritirata dopo nove partite per volere della lega che il 30 novembre organizza il "Dispersal Draft" per trovare una squadra ai giocatori dei falliti Drillers.

Nel 2004, nell'allora A-League (predecessore della USL), scesero in campo gli Edmonton Aviators. La franchigia vedeva nella sua rosa ex Drillers quali Kurt Bosch, Rick Titus, Nikola Vignjevic, Eric Munoz, e Sipho Sibya, come anche interessanti giocatori locali quali il nazionale U-20 Chris Lemire. Si aggiungano gli stranieri Claudio Salinas, Jamie Lopresti e Jose Luis Campi, e si capisce come le aspettative fossero notevoli. Ma una serie di problematiche finanziarie (affitto troppo caro e limitato uso dello stadio nei weekend) e tecniche, portarono alla rinuncia dei proprietari, con la lega che dovette subentrare e ribattezzò il team Edmonton FC mantenendolo fino alla fine del campionato, quando poi chiuse i battenti col peggior record della lega.

Nel 2007 però i Drillers sono rinati per la terza volta, giocando una serie di partite amichevoli al Rexall Place, mentre per la stagione C.M.I.S.L., (lega indoor affiliata alla P.A.S.L. indoor),2009/10 la risorta e storica franchigia ha scelto il Servus Credit Union Place di St. Albert.

Lo scorso 19 aprile – come abbiamo già  scritto – è stata quindi ufficializzata la notizia della nascita nella capitale dello stato canadese di Alberta che la stagione NASL 2011 vedrà  concorrere un nuovo team chiamato FC Edmonton, di proprietà  del consorzio Fath Sports di proprietà  dell'omonima famiglia, una buona notizia per il soccer canadese, alle prese con seri problemi di organizzazione, e per la nuova NASL, che con il ritorno di Atlanta e l'arrivo di Edmonton e forse anche New York acquista credibilità  e stabilità  per diventare ufficialmente la seconda divisione del soccer nordamericano.

Nonostante l'esordio in un campionato ufficiale per il nuovo sodalizio sia previsto per la stagione NASL 2011 la squadra ha già  nominato come coach il canadese di origini olandesi Dwight Lodeweges ed il 27 Maggio la squadra ha reso pubblica la rosa dei giocatori, composta per la quasi totalità  di giocatori canadesi salvo alcuni brasiliani ed olandesi, per la stagione di preparazione 2010 che sarà  composta di amichevoli in grado di attirare pubblico in vista del campionato 2011.

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