Il momento della papera di Green che vale il pareggio di Clint Dempsey
Magari non lo hanno urlato, ma in Inghilterra una certa voglia di rivincita sugli Stati Uniti a distanza di sessant'anni dalla sconfitta dei Mondiali 1950 era decisamente forte. Ma il piano predisposto dal CT della Nazionale dei tre leoni non è riuscito, non essendo andato oltre l'1-1, sicuramente stretto visto il calibro dei giocatori in campo, ma giusto vista la prestazione degli avversari, come ammette anche Steve Gerrard: “È stata una partita difficile e penso che la cosa più importante sia stata non perdere. Sfortunatamente abbiamo sprecato molte opportunità , altre ne abbiamo concesse agli avversari ma ci sono ancora sei punti in palio. Purtroppo quel gol ci ha choccato“.
Ad un'Inghilterra compatta e veloce all'inizio davanti agli Stati Uniti - Nazionale sempre in difficoltà in passato nel match d'esordio – bastano 4 minuti per andare in rete. Il capitano del Liverpool e della Nazionale Steve Gerrard - lasciato andare da Ricardo Clark – si inserisce su assist di Emil Heskey e batte l'estremo difensore statunitense Tim Howard. Al 10' Frankie Lampard - stasera decisamente sottotono, anche se stretto in ruolo a lui del tutto non consono – calcia una punizione dalla distanza, la palla viene deviata ed è corner. Tre minuti dopo gli Usa iniziano a spingere nel tentativo di cambiare il risultato: prima ci prova Clint Dempsey, poi Landon Donovan e infine Jozy Altidore che sfiora il palo. L'Inghilterra non ci sta e reagisce, sfiorando il raddoppio con Wayne Rooney che serve Aaron Lennon, il quale però non tira e serve James Milner che sbaglia davanti al portiere. Milner che, in difficoltà e dopo un'ammonizione (giusta, due palloni toccati e due falli), viene tirato fuori con Capello che infila Shawn Wright-Phillips, bravo a da quel momento a tenere impegnato il terzino destro Steve Cherundolo.
Al 39esimo gli Usa si avvicinano al pareggio con un destro di Donovan che esce di poco e spaventa le migliaia di tifosi inglesi dello stadio di Rustenburg. Ma basta un minuto soltanto per riprovarci e trovare il gol: Clint Dempsey tira centralmente, con Green ben appostato na che si fa incredibilmente sfuggire la palla dopo averla bloccata, regalando la rete del 2-2 all'attaccante statunitense del Fulham. L'Inghilterra riparte rabbiosamente, ma non concretizza nulla e il fischio dell'arbitro chiude il primo tempo sul pareggio meritato, nonostante la rete sia viziata dalla papera inescusabile del portiere inglese. Ma nonostante sostituisse "Calamity" James, Robert Green non è nuovo a buchi del genere: ben quattro nell'ultima stagione di Premier League.
Il secondo tempo inizia male per Capello, che è obbligato a togliere King e fa entrare Jamie Carragher. L'avvio della ripresa è un continuo assalto degli inglesi verso la porta avversaria: Lennon lancia Heskey al 7' ma l'attaccante tira direttamente su Howard che interviene ottimamente. Heskey che però con la sua fisicità è stato una minaccia continua.
Ma passano pochi minuti e si fa pericolosa la nazionale Usa con il capitano Carlos Bocanegra che al 17' colpisce di testa una punizione ma sbaglia traiettoria. Tre minuti dopo brivido per gli undici di Capello: Jozy Altidore supera in velocità e di forza Carragher e tira sul primo palo, ma Green stavolta è bravissimo e devia la palla sul palo destro, evitando il 2-1 per gli Usa.
Gli inglesi cercano a fatica di assaltare l'area statunitense, ma la difesa della squadra di Bradley lascia pochi spazi. Occasionissima persa al 39' per Lampard che non riesce a trovare il tempo davanti alla porta dopo un rapido scambio con Lennon in area. Fino agli ultimi minuti è un assalto degli inglesi con qualche sprazzo statunitense, che si chiudono in difesa impedendo la penetrazione in area e obbligando l'Inghilterra al pareggio. Ma proprio nel finale l'Inghilterra cala nettamente dal punto di vista fisico e il team di Bob Bradley è bravo a spostare in avanti il baricentro creando qualche apprensione alla difesa inglese, fino al fischio finale che appare più una liberazione per Terry e compagni che per gli USA, che vanno sotto la curva a ricevere gli applausi dei tantissimi tifosi volati sino in Sudafrica.
Il pareggio di Dempsey
La reazione dei due CT
Tutto sommato soddisfatto, o meglio sollevato, Fabio Capello: “Sono amareggiato per l'errore di Green e deluso per il risultato: meritavamo di più per le occasioni create, ma questo è il calcio, si commettono errori e si viene condannati. Penso comunque che quando pareggi è un punto guadagnato e sono soddisfatto per la prestazione della squadra. Abbiamo dimostrato di essere in ottime condizioni fisiche, abbiamo finito in crescendo e creato tanto“. Capello prova a difendere il suo portiere (“non ho pensato di cambiarlo nemmeno per un secondo“), ma a chi gli chiede se giocherà anche la prossima partita risponde: “C'è tempo per scegliere, parlerò con lui, poi deciderò“.
Bob Bradley dopo il triplice fischio è sembrato quasi deluso. “Alla fine del primo tempo, visto che avevamo appena pareggiato, ci siamo detti che avremmo potuto anche ottenere l'intera posta in palio ma ci accontentiamo di questo punto, alla luce del valore dei nostri avversari“, ha tenuto a sottolineare. “Voglio elogiare tutti i miei giocatori – ha concluso – per lo sforzo collettivo profuso contro gli inglesi“.
I voti dei giocatori USA
Tim Howard (8) - Il milgiore dei suoi. La pietra su cui Bradley può costruire qualcosa di grande. Sempre sicuro, è fondamentale su un'azione solitari Heskey che sembrava un gol sicuro.
Steve Cherundolo (7) - Ha addirittura costretto capello a cambiare i propri piani creando grosse difficltà a aJames Milner. Più complicato per lui con Wright-Phillips davanti, ma gioca una partita di grande esperienza e regge il campo alla grande.
Jay DeMerit (5,5) - Inquietante nei primi minuti, in cui fa fatica a trovare la posizione e si vede in occasione del primo gol. Rimedia nel primo tempo anche un giallo abbastanza stupido. Bene comunque su Rooney, che riesce tutto sommato ad arginare.
Oguchi Onyewu (5) - Ancora non in gran forma, cresce coil pasare dei minuti. Con DeMerit non sembra formare una coppia ideale, e spesso i due si piazzano troppo larghi lasciando praterie specie per chi si inserisce da dietro. Con l'ingresso di Crouch trova un punto di riferimento preciso, il che lo aiuta.
Carlos Bocanegra (6) - Il capitano, nonostante si trovasse di fornte un velocissimo Aaron Lennon, che un paio di volte lo ha ammesso anche in imbarazzo, non ha certo sfigurato. Bravo a liberare su un paio di situazioni difficili in area, si è visto anche qualche volta in appoggio in fase d'attacco.
Michael Bradley (6) - Fa il suo compitino, anche se da lui ci si aspetterebbe qualcosa in più sia in costruzione che nei contrasti, dove anzi lascia qualche metro di troppo agli avversari.
Ricardo Clark (6) - Il mediano dell'Eintracht Frankfurt si perde Gerrard e lo vede andare ad infilare il gol dell'1-0. Responsabilità notevole, ma da quell momento non sbaglia praticamente nulla.
Landon Donovan (7) - Sempre pericoloso nelle ripartenze, sono bravi gli inglesi a schiacciarlo sulla fascia. Ma la sua presenza si fa sentire, e un suo bel tiro finito fuori di poco spaventa Green e compagni.
Clint Dempsey (7.5) - Era ovunque, spingendo e difendendo come un ossesso, come quando si è messo ad inseguire persino Rooney. Il gol è stato un regalo insperato ma alla fine meritato per gli USA. E poi lui comunque ci prova sempre.
Robbie Findley (5) - Meno peggio del previsto, ma continua a dare l'idea di essere un pesce fuor d'acqua a questi livelli.
Jozy Altidore (6.5) - Regge praticamente da solo il peso dell'attacco USA, e mostra tutte le sue capacità in quella galoppata in cui supera di forza Jamie Carragher, con bel tiro salvato da Green sul palo. Se continua a crescere così e trova un po' di continuità sarà la mina vagante capace di trascinare gli USA a l turno successivo.
Subentrati
Edson Buddle (ng) - Entrato mentre gli USA puntavanoa difendersi, non trova modo di mettersi in luce se non con un tiraccio. Avrà la sua occasione.
Stuart Holden (ng) - L'esordio e nient'altro.
CT Bob Bradley (6,5) - Un inizio partita ancora una volta con molti tentennamenti e alcuni moment in cui è apparso non saper "leggere" la partita segnano un po' i limiti di questo CT, che anche nelle reazioni sembra lontano anni luce dall'immagine di un Capello o altri di quel livello. Nonostante quello che rimane un ottimo risultato, viene da chiedersi come potrebbe comportarsi questa Nazionale con in panchina un CT capace di insegnare e trasmettere esperienza internazionale.
Ingholterra: Green 3; Johnson 7, King 6 (Carragher 46 5), Terry 6, Cole 6; Lennon 6,5, Lampard 5, Gerrard 7, Milner 4 (Wright-Phillips 30 6); Rooney 6, Heskey 7 (Crouch 79 ng)
CT Capello (5)
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Sabato 12 giugno, 2010 – Royal Bafokeng Stadium – Rustenburg
USA vs. Inghilterra 1-1
Marcatori:
ING - Steven Gerrard (Emile Heskey) 4'
USA - Clint Dempsey 40'
USA: 1-Tim Howard; 2-Steve Cherundolo, 15-Jay DeMerit, 5-Oguchi Onyewu, 3-Carlos Bocanegra (cap.); 10-Landon Donovan,13 -Ricardo Clark, 4-Michael Bradley, 8-Clint Dempsey; 20-Robbie Findley (14-Edson Buddle, 77), 17-Jozy Altidore (11-Stuart Holden, 86)
Non entrati: 18-Brad Guzan, 23-Marcus Hahnemann, 6-Jonathan Spector, 7-DaMarcus Beasley, 9-Herculez Gomez, 12-Jonathan Bornstein, 16-Jose Torres, 19-Maurice Edu, 21-Clarence Goodson, 22-Benny Feilhaber
CT: Bob Bradley
INGHILTERRA: 12-Robert Green; 2-Glen Johnson, 6-John Terry, 20-Ledley King (18-Jamie Carragher, 46), 3-Ashley Cole; 7-Aaron Lennon, 8-Frank Lampard, 4-Steven Gerrard (cap.), 16-James Milner (Shaun Wright-Phillips, 31); 10-Wayne Rooney, 21-Emile Heskey (9-Peter Crouch, 79)
Non entrati: 1-David James, 5-Michael Dawson, 11-Joe Cole, 13-Stephen Warnock, 14-Gareth Barry, 15-Matthew Upson, 19-Jermain Defoe, 22-Michael Carrick, 23-Joe Hart
CT: Fabio Capello
Statistiche USA/ING
Tiri: 10 / 14
Tiri in porta: 4 / 7
Parate: 6 / 3
Corner: 4 / 6
Falli: 11 / 12
Fuori gioco: 3 / 5
Ammoniti:
ING - James Milner 26'
USA - Steve Cherundolo 39'
USA - Jay DeMerit 47'
ING - Jamie Carragher 60'
ING - Steven Gerrard 61'
USA - Robbie Findley 74'
Arbitro: Carlos Simon (BRA)
Assistenti: Altemir Hausmann (BRA), Roberto Braatz (BRA)
Quarto uomo: Eddy Maillet (SEY)
Man of the Match: Tim Howard