Giuseppe Ross- America's best hope at the World Cup – in copertina dell'ESPN Magazine
Il miglior attaccante americano - titolare sicuro il prossimo 12 giugno contro l'Inghiltera - non era destinato ad esserlo Jozy Altidore, il povero Charlie Davies o tantomeno Robbie Findley. Il miglior attaccante americano infatti è nato nel New Jersey da genitori italiani, adora la musica rap e la Playstation, e il suo nome è Giuseppe Rossi. Sfortunatamente 4 anni fa Rossi ha respinto l'opportunità di giocare con la Nazionale USA ai Mondiali dichiarando di puntare alla maglia Azzurra, la maglia della patria di suo padre, recentemente scomparso.
Ma ieri è arrivta la notizia che forse Rossi non si aspettava, specie dopo le ottime prove in Confederations Cup, e cioè la sua esclusione dal gruppo del CT Marcello Lippi che volerà in Sudafrica per i Mondiali.
Nato negli Stati Uniti a Teaneck, comune della Contea di Bergen, New Jersey, da padre abruzzese e madre molisana, Giuseppe Rosssi si forma calcisticamente nel settore giovanile del Parma. Americano quindi, ma molto italiano. "Off the field, I have always felt American. On the field I've always felt Italian,"ha dichiarato Rossi all'ESPN Magazine di maggio, che lo aveva messo in copertina dandolo per sicuro protagonist ad un MOndiale dove invece non ci sarà .
A soli 23 anni la sua carriera ha visto già una serie di up & down notevoli. Nell'estate del 2004, a 17 anni, lo prende il Manchester United, dove rimane per due stagioni, giocando nelle squadre giovanili, ma nella stagione 2005-06 viene spesso aggregato alla prima squadra, sotto la direzione di Alex Ferguson. Il 15 ottobre 2005, a 18 anni, realizza una rete nella partita del suo debutto in Premier League, vinta 3-1 contro il Sunderland. Nella seconda stagione al Manchester debutta anche nelle coppe europee, ottenendo 2 presenze nella Champions League 2005-2006, e realizzando 3 gol nelle coppe nazionali. Termina quindi la stagione con 5 presenze ed una rete in campionato. All'inizio della stagione 2006-07 viene girato in prestito al Newcastle United. Vi rimane solo per la prima parte della stagione, ottenendo 11 presenze in campionato e 2 in League Cup, competizione nella quale realizza 1 gol.
Il 17 gennaio 2007 viene girato in prestito al Parma, squadra dove è cresciuto calcisticamente, fino al giugno successivo. Schierato subito titolare in campionato, nella gara di esordio del 21 gennaio, realizza il gol che permette al Parma di battere il Torino per 1-0 e di tornare alla vittoria dopo 10 turni, con un dribbling a centro area fra tre difensori. Le sue prestazioni nelle 19 partite disputate, condite da 9 gol, consentono al Parma, guidato da Claudio Ranieri, di risollevarsi in classifica durante il girone di ritorno e di chiudere il campionato al dodicesimo posto, conquistando la salvezza all'ultima giornata. Eguaglia inoltre Roberto Mancini come numero di gol (9) per un esordiente under-20 nel campionato italiano.
Dopo il prestito al Parma, al termine della stagione è richiesto da molte squadre italiane, ma torna all'estero. Infatti nel 2007, a 20 anni, il Manchester United lo cede al Villarreal per 11 milioni di euro, inserendo nel contratto una clausola che prevede una opzione per lo stesso Manchester nel caso di cessione del giocatore da parte della società spagnola, dove dopo due ottime stagioni quest'anno ha invece avuto una stagione decisamente sottotono, a causa probabilmente anche dei seri problemi familiari che lo hanno toccato (la malattia del papà ).
Nonostante l'esclusione dai Mondiali, Rossi continua ad essere comunque considerato uno dei giocatori più interessanti a livello europeo, vista anche la giovane età (a febbraio ha compiuto 23 anni) ed è seguito da parecchi club, e infatti i media lo danno vicino a Juventus e Milan. Il giovane attaccante pare sia orientato a scegliere i bianconeri e tornare così in Serie A, dopo la felice esperienza a Parma. Marotta, nuovo dg della società di Corso Galileo Ferraris, sarebbe già al lavoro per prelevare Rossi, il cui prezzo si aggira intorno ai 15 milioni di euro.
Tornando però alla sua esclusione, Rossi ha sicuramente scontato un atteggiamento da sempre abbastanza provinciale del calcio italiano. Il suo soggiorno in club di seconda fascia e poca esposizione internazionale non lo ha cert aiutato. Ma comunque l'Americano (come lo chiamavano a Parma) è sempre stato considerate un po' un brutto anatroccolo nell'ambiente calcistico nazionale. Prima l'essere cresciuto a Teaneck, New Jersey, poi il passaggio al Manchester United, fino appunto al Villareal. In pratica sempre fuori dal giro nazionale e lontano dagli occhi della maggior parte di osservatori e tifosi.
La sua esclusione giunge non certa una soddisfazione da parte di molti tifosi americani amareggiati dalla scelta (certamente comprensibile) del Jersey Boy in favore della maglia Azzurra. A ciò si aggiunge come forse il ragazzo qualche ripensamento a questo punto potrebbe avercelo, anche guardando indietro alla storia della Nazionale USA, in cui gente come il "tedesco" Thomas Dooley ha fatto fortuna negli anni '90, anni in cui certo gli USA erano lontani dai livelli attuali. Dooley ieri, come Jose Torres oggi, e molti altri in future probabilmente, hanno scoperto di poter trarre grande vantaggio dalla propria doppia nazionalità . Infatti, la strada per raggiungere il palcoscenico mondiale con gli USA è assai più semplice, oltre al fatto che la cultura americana è assai più aperta al contributo di giocatori con origini le più diverse, nel rispetto delle proprie tradizioni di paese di immigrati (si guardi da noi invece come si è reagito ai casi di Mauro Camoranesi ieri e di Amauri più recentemente).
Se Rossi avesse compiuto una scelta diversa, possiamo abbastanza tranquillamente dire che oggi sarebbe un titolare certo per gli USA in Sudafrica, e che si starebbe preparando per il match con gli inglesi invece di prepararsi ad andare in vacanza. Oltre tutto in termini di visibilità probabilmente anche la sua carriera in generale ne avrebbe probabilmente risentito in maniera positiva. Si pensi solo alla capacità di “fuoco mediatico” dei media americani per quella che sarebbe potuta diventare la prima vera stella del calcio USA.
Fortunatamente per lui Rossi è ancora giovane e davanti ha ancora almeno un paio di occasioni mondiali, ma certo aver perso un'occasione come questa gli scotterà non poco. A ciò si aggiunga che col nuovo ciclo azzurro che prenderà il via con Cesare Prandelli CT, Rossi si troverà probabilmente ad affrontare la concorrenza di gente come Cassano e Balotelli, preferiti dal pubblico e probabilmente anche dal nuovo tecnico dell'Italia a partire da dopo i Mondiali. Ma purtroppo (per gli USA e per lui) il ragazzo ha intrapreso la via più difficile per il successo, e ieri è stato punito ancora una volta per le sue scelte.