Il CT della Nazionale USA, Bob Bradley
Mancano solo sei settimana ai Mondiali sudafricani, e ancor meno ne mancano per le decisioni che il CT USA Bob Bradley dovrà prendere rispetto alle convocazioni. Di questo e di altro ha parlato in una lunga conferenza stampa tenuta oggi a New York. Ecco i punti principali, che danno un quadro della situazione in vista delle convocazioni per il ritiro pre-Mondiali.
Bradley prevede di portare in ritiro a Princeton 26/28 giocatori, dei quali 16/18 nomi sono già scritti - certi giorni qualcuno in più, ha detto Bradley. Il CT continuerà a tenere sotto osservazione i giocatori durante il prossimo weekend e prenderà una decisione entro l'11 maggio, data FIFA prevista per consegnare la lista prelimnare di 30 giocatori. La rosa finale difficilmente sarà pronta non prima dell'amichevole del 29 maggio contro la Turchia.
A quanto pare Bradley e i suoi collaboratori stanno chiedendo consiglio per le scelte finali ad amici fidati quali Bruce Arena (CT ai Mondiali 2002 e 2006 e oggi coach dei Los Angeles Galaxy) e Peter Nowak (coach di Philadelphia e fino allo scorso anno secondo di Bradley). “Un esercizio che ho fatto è chiedere a Quattro persone - senza dar loro alcuna informazione - di darmi la loro lista dei 23. Qualcuno mi ha risposto: No, ma che ne pensi di questo? Ma ciò che volevo era solo una lista per magari individuare qualcuno o qualcosa cui non avevamo pensato".
Sull'attaccante Charlie Davies in ripresa: "Il fatto che Charlie sia giunto sino a questo punto è fantastico, ma certo qualche considerazione va fatta. Gli ultimo scalini che deve salire sono i più difficili. Dobbiamo vedere come va".
Sul centrocampista dello Schalke 04 Jermaine Jones, il tedesco-americano infortunato dallo scorso anno: “Le cose non vanno bene. Se non dovesse star bene entro l'estate allora credo dovrà operarsi per essere per poter giocare in Bundesliga l'anno prossimo. Ne sapremo di più la prossima settimana". Lo stesso per Brian Ching, attaccante della Houston Dynamo infortunatosi in MLS due settimane fa: "Non si sta allenando con regolarità con la squadra. Vedremo nelle prossime due settimane".
A questo proposito Bradley ha parlato anche delle possibili convocazioni dell'ultimo momento per i migliori bomber americani di questa parte di stagione: Edson Buddle e Herculez Gomez. “Di Buddle è facile vedere gli ultimo gol segnati. Ma lo faceva da giovane, niente di nuovo. È molto maturato, sia umanamente che sul campo, dove ad esempio ha imparato a pressare l'avversario. Ma sarebbe lo stesso a livello internazionale? Gomez l'ho avuto nel gruppo alla Copa America 2007, in cui avevamo dovuto avere una squadra tutta diversa rispetto alla Gold Cup di pochi giorni prima. Di lui ricordiamo gli esordi con LA, in cui come toccava la palla segnava. Poi dopo un po' di appannamento ha ricominciato quest'anno col Puebla. Stiamo valutando se è in grado di fare lo stesso in una manifestazione come i Mondiali".
Su Jozy Altidore reduce da una capocciata ad un avversario in Premier League sabato scorso: “Ci sono moment diversi nella vita di un giocatore. Di certo l'esperienza con l'Hull City lo ha aiutato molto. Ci sono state giornate ottime - come col Chelsea - in cui ha dato qualcosa in più, in altre qualcosa in meno".
Poi il pensiero del CT è andato ai ragazzi dei Rangers Glasgow, reduci dalla vittoria nella Scottish Premier League. "DaMarcus Beasley ha giocato molte belle partite in inverno, riconquistandosi il posto che aveva perso. Da allora però è passato attraverso una serie di up & down, con qualche down di troppo. Sicuramente è sotto osservazione, e da lui ci aspettiamo certe risposte. Maurice Edu invece, pur non avendo giocato con regolarità , potrà tornar emolto utile vista la sua capacità di giocare anche da centrale di difesa, come ha già fatto alle Olimpiadi 2008".
A proposito di difesa, Bradley non ha scelto ancora il second, dove dietro Tim Howard (Everton) sono ancora in ballottaggio Marcus Hahnemann, reduce da un'ottima stagione con i Wolves, e Brad Guzan. Nel ruolo di terizno sinistro invece Bradley ha fatto riferimento all'impiego continuo nel ruolo da parte del Rennes di Carlos Bocanegra, e a Jonathan Bornstein, ricordando anche Jonathan Spector col West Ham ha giocato più a sinistra che a destra.
Per quanto riguarda il problema altitudine che gli USA si troveranno ad affrontare in Sudafrica Bradley ha detto: "Conosciamo il problema già dalla Confederations Cup dello scorso anno e sappiamo come regolarci. Se vai in altitudine ad inizio ritiro non puoi lavorare come vuoi perché non recuperi come dovresti. Vogliamo quindi prima prepararci bene fisicamente e poi avremo 12 giorni in altitudine per acclimatarci. Abbiamo fatto le nostre ricerche, e stiamo ancora valutando il possibile uso delle tende ad ossigeno".
In preparazione ai Mondiali gli USA scenderanno in campo il prossimo 24 maggio contro la Repubblica Ceca e il 29 contro la Turchia. Il 5 giugno invece ultima amichevole pre-Mondiale contro l'Australia in Sudafrica. L'esordio contro l'Inghilterra è invece previsto per il 12 giugno a Rustenburg.